Effetti indesiderati

Col loro nuovo spot pubblicitario è la prima volta che comincio a sentire un pochino le nostre vite possedute da Google.

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12 commenti su “Effetti indesiderati

  1. mico

    Microsoft si è presa tanto odio per avere desiderato di vendere un sistema operativo a tutto il mondo, mentre non c’è così tanto astio per chi ha preso tutte le nostre comunicazioni, le nostre foto, i nostri interessi, i nostri indirizzi e relative foto, la posizione delle wifi station di tutto il mondo.
    In realtà io sono passato da Windows a MacOS nel giro di poche ore, ma come potrei sostituire le foto dell’estate scorsa?

  2. vandario

    è però maledettamente affascinante pensare di regalare un “diario” così a tuo figlio. Lo è almeno per me. Poi non lo so se lo farò, anche se il giorno dopo la sua nascita gli ho aperto un account flickr e un indizzo email…
    è l’oggi.
    forse, un giorno, quando hanno inventato la fotografia qualcuno aveva paura che rubasse l’anima.

  3. corradoag

    mico: hai ragione, ma molto dell’odio per MS era dovuto al fatto che ‘sto benedetto win funziona(va) una chiavica. google è riuscito a dare un’impressione (esperienza, direbbero) di funzionamento mooolto migliore, e questo spesso basta per superare altre considerazioni (privacy) che per la maggior parte degli utenti sono secondarie.

  4. heilandstark

    Non vedo il punto.
    Se ci si preoccupa della privacy perché si scrivono quattro cosette in un’email o si pensa di tenere un diario digitale piuttosto che fisico, come la mettiamo con il resoconto dettagliato di una domenica in famiglia pubblicato su un blog?
    @Mico
    Forse il paragone più appropriato sarebbe con coloro che scelgono di pubblicare tutte le proprie foto (anche quelle dei figli che magari direbbero pure NO GRAZIE!) su Facebook.

  5. RicPol

    Oggi mi sento un po’ vecchio e moralista, ma tutta quest’affettuosità a poco prezzo e questa insignificante spazzatura personale che si accumula mi fanno una grande tristezza. So bene che è sempre stato così, almeno dai tempi del super-8… E’ un mercato anche questo, suppongo. Ma non si vede perché andarne fieri.
    Mia madre un giorno mi ha detto che, subito prima della mia nascita, si era fatta il fermo proposito di tenere un quaderno su cui annotare tutti i “fatti” che mi avrebbero riguardato: il primo dentino, il primo passetto, la prima parola… Solo che, mi ha confessato candidamente, arrivati al dunque si dimenticava sempre di segnarsi il momento esatto, e così dopo qualche mese ha buttato via il quaderno. Non potete immaginare quanto l’abbia segretamente ringraziata di questo.

  6. tuscanfoodie

    Concordo con il senso del tuo post. Sicuramente molto bella la pubblicita’, ma sinceramente e’ un ulteriore passo verso quello che per me e’ l’abisso.

    Concordo con il commento su Microsoft: avesse fatto Microsoft un quarto delle boiate che accettiamo da google, bill gates l’avrebbero impiccato.

  7. alozap

    La cosa che trovo più aberrante nel video è questa: far apparire come “normale” il fatto che un padre, che facendo esperienze con la figlia negli anni per definizione le sta man mano condividendo con lei, scriva alla fine “non vedo l’ora di condividere tutto questo con te un giorno”. La vita digitale sembra diventata semanticamente più importante della vita reale.

    Le parole sono importanti. La condivisione (sharing) di un’esperienza con qualcuno avviene nel momento in cui la si vive. Ripercorrere i ricordi assieme (siano questi ricordi quadri, disegni, lettere, foto, video, od ologrammi 3D) è bello perchè ci aiuta a compiacerci reciprocamente delle esperienze vissute e condivise in passato, ma NON E’ equivalente alla condivisione dell’esperienza stessa.

    So che posso sembrare un tantino troppo serio a proposito, ma penso che la progressiva perdita di connessione emozionale con il significato vero delle parole relative all’esperienza umana (share, friend, eccetera) stia diventando un problema culturale molto rilevante, e stia facendo perdere dinamica e sapore al nostro vivere quotidiano.

  8. danemblog

    Caro Luca,
    dopo quello che è successo ieri (a Blogger intendo), io comincio a sentirmi un po’ più che posseduto da Google…
    ..certo coi wordpressiani avrete sorriso, mentre noi disperati, temevamo di avere perso tutti i post.

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