Here’s to you, Joan Baez, 1971
Scritta con Ennio Morricone per il film su Sacco e Vanzetti
El pueblo unido jamas sera vencido, Inti Illimani, 1973
L’ha cantata persino Claudio Baglioni
Free Nelson Mandela, The special AKA, 1984
La più allegra e vivace canzone di protesta della lista, la ballarono nelle discoteche di mezzo mondo
Eppure soffia, Pier Angelo Bertoli, 1976
Spruzza acqua alle navi sulla prora
Hasta siempre comandante, Carlos Puebla, 1965
Con indulgenza per il verso che cita pure Fidel, su cui ci sono stati dei ripensamenti.
Woman is the nigger of the world, John Lennon 1972
Da una battuta di Yoko Ono, la prima canzone femminista della storia del rock.
Contessa, Paolo Pietrangeli, 1966
Nella versione “irlandese” dei Modena City Ramblers, che si poga.
Biko, Peter Gabriel, 1980
Sull’attivista anti-apartheid sudafricano Steven Biko, ucciso in carcere, come dice la canzone nel “september seventy-seven” a Port Elizabeth.
Redemption song, Bob Marley, 1980
Da un discorso del 1937 di Marcus Garvey, intellettuale panafricanista
I shall be released, Bob Dylan, 1967
Scelta prioritaria della chiusura dei concertoni.
Tutte a cavallo degli anni ’70: si protestava parecchio, diciamo.
Direi canzoni di denuncia, più che di protesta. Si denunciava parecchio negli anni ’70, diciamo.
Aggiungerei La canzone del pane” dei Camillas e Clandestino di Manu Chao.
* The Clash – White Riot
* Bright Eyes – When the President Talks to God
* Junior Murvin – Police and Thieves
* Manic Street Preachers – If u Tolerate This Your Children Will Be Next
* Woody Guthrie – This Land Is Your Land
* NOFX – Franco Un-American
* Arcade Fire – Intervention
* The Decembrists – 16 Military Wives
* The Beatles – Revolution
…e infine, se è vero che la rivoluzione inizia a casa propria…..
* Billy Bragg – A New England
E’ sempre deprimente vedere quanto poco di musica conosca il sottosritto e la sua generazione…
Per restare su Peter Gabriel, Wallflower, album PG4 o Security, 1982, sulle dittature sudamericane ed in generale sui prigionieri politici e sulla tortura; su YouTube ce n’è una registrazione dal vivo di una esibizione con gli Inti Illimani che fa venire i brividi, come se per questo non bastasse la versione originale
Se si parla di protesta non si può escludere l’Irlanda. Una Alternative Ulster degli Stiff Little Fingers la vedrei proprio bene.
la più recente è dell’ottantaquattro. largo ai giovani!
A sangue freddo – Teatro degli orrori.
Perdonatemi, sarò irrispettoso, però sono tutte delle gran lagne.
Rebel Rebel di Bowie molto orecchiabile ed efficace nell’ esprimere il sentimento di protesta dei movimenti giovanili di 40 anni fa.
In Italia , ha una grande valenza sociale ed esprime un disagio ancora diffuso ” Il Monolocale ” di Battisti
el pueblo unido… l’ha intonata anche don gallo, in piazza, recentemente
si potrebbe aggiungere il repertorio quasi completo dei rage against the machine
ma una Sunday Bloody Sunday proprio no?
ci starebbe anche una “sciur padrun dalle bele braghe bianche” celebre canto delle mondine! tanti la conosceranno!
L’autore di contessa è il paradigma del destino dei sessantottini e dintorni, dalla retorica rivoluzionaria e barricadiera alla regia per le tv di berlusconi.
@dobro jutro : well written!!!