Notizie che non lo erano

Martedì scorso molti giornali hanno scritto che la compagnia aerea Ryanair avrebbe fatto partire dall’aeroporto di Stansted (Londra) un aereo diretto in Lettonia con un finestrino della cabina di pilotaggio «aggiustato con il nastro adesivo». Con citazioni dell’«incredulità e l’orrore» di alcuni passeggeri mentre assistevano alla riparazione. Dopo 20 minuti di volo, l’aeroplano è dovuto tornare indietro per problemi tecnici. Ma Patrick Smith, il pilota che si occupa di voli aerei sul sito americano Salon e sul settimanale Internazionale ha spiegato che «non c’era alcun nastro adesivo. I meccanici hanno applicato un nastro in alluminio noto come “speed tape”». Ovvero un nastro estremamente resistente che ha un’alta tenuta, usata sovente per riparazioni temporanee sugli aerei. Nel caso di Ryanair, lo speed tape è stato usato per far tenere ferma una guarnizione. Lo scopo della riparazione temporanea non era quella di tenere al suo posto il finestrino, come hanno sostenuto diversi giornali, e la sezione trattata con il nastro non era sottoposta ad alcun particolare stress meccanico. Il sigillante utilizzato all’esterno dei finestrini delle cabine di pilotaggio viene impiegato principalmente per ragioni aerodinamiche, le guarnizioni che tengono al loro posto i vetri si trovano più in profondità nella lamiera dell’aeroplano e non nelle parti superficiali. Che una compagnia aerea low-cost che si è spesso fatta pubblicità con notizie inventate sui propri tagli ai costi tenesse insieme gli aerei con lo scotch era una storia attraente per i giornali, ma falsa, insomma.

Repubblica ha presentato giovedì le elezioni presidenziali irlandesi con un breve articolo che citava alcuni candidati, tra cui un senatore gay, scrivendo: “contro di lui nessuna polemica”. Ma invece il senatore Norris è stato travolto da uno scandalo – che lo aveva costretto a ritirare la sua candidatura, salvo poi rientrare – per aver fatto pressioni sul governo israeliano per ottenere clemenza per il suo ex compagno, condannato per violenza sessuale su un quindicenne.

Il progetto per il ponte sullo Stretto di Messina è stato annunciato come affondato e accantonato qualche giorno fa da tutti i giornali, ma venerdì sera i siti dei quotidiani annunciavano che invece resta in piedi: “contrordine”. Simile confusione intorno a una vaga e misteriosa notizia di una lettera contro Berlusconi di alcuni deputati del PdL che era circolata sui media tra giovedì sera e venerdì mattina, ma di cui si è persa ogni traccia o conferma.

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5 commenti su “Notizie che non lo erano

  1. dagda

    Nell’elenco manca la notizia – data dal Post e falsa – che i Radicali avevano consentito il raggiungimento del numero legale nell’ultimo voto sulla fiducia al Governo alla Camera.

  2. Vasiliy Stepanov

    Poveri radicali perseguitati da tutti… sarà mai che li conosciamo da anni e diamo per scontato che facciano delle porcate anche l’unica volta che magari non l’hanno fatta?
    (del resto che geni che sono: sono riusciti a muoversi in maniera tale da far credere a tutti di aver salvato B. senza la benchè minima ragione razionale – puro genio tattico di Pannella…)

  3. dagda

    @Vasiliy Stepanov Se vivi dando le cose per scontate sono affari tuoi, i fatti sono che i Radicali non hanno avuto un effetto nemmeno di traino sul numero legale.
    Magari potresti riflettere sul puro genio tattico di quelli del PD, che, loro si’, hanno fatto fare al Berlusca un figurone. Dei veri Napoleone.

  4. Vasiliy Stepanov

    Tranquillo, un posto sicuro per Pannella e i suoi dipendenti alle prossime elezioni il PdL glielo trova…
    (non precisamente una battuta raffinata ma con i radicali non c’è da sprecare spirito – le battute troppo sottili non le capiscono)

  5. dagda

    Ah scusa, anche se in ritardo ora ho inquadrato il tipo.
    Gente come te i Radicali se la dovrebbero tenere cara, come Beppe Grillo per il Berlusca.

Commenti chiusi