La settimana scorsa ha fatto migliaia di visioni su YouTube uno struggente servizio di Porta a Porta dedicato al trasloco delle ministre uscenti dal dimissionato governo Berlusconi. Le sventurate erano consolate da una giornalista del programma che con addolorata partecipazione domandava loro – senza alcuna traccia dell’ironia che vi pare di cogliere in queste righe – come avrebbero superato questi duri momenti, mentre immagini di scatoloni e stanze disadorne commuovevano lo spettatore. Il tutto era reso ancora più drammatico e lacrimoso dall’oculata scelta della colonna sonora, quella di “Luci della Ribalta” di Charlie Chaplin. Dalla grande e prolungata risata mista a sospiri di scoramento che si è diffusa attraverso internet per tutto il paese nei giorni successivi, mentre il video veniva visto e rivisto da nuovi increduli spettatori, si salvava solo quella musica, meravigliosa.
Chaplin ha tra i suoi grandi meriti l’uso di alcune straordinarie musiche nei suoi film, alcune delle quali composte da lui, come quella “Terry’s Theme”, poi diventata famosa come “Eternally” con le parole di Geoff Parsons e John Turner (meno famosa di “Smile”, pure di Charles Chaplin, ma altrettanto bella). Fu poi cantata Sarah Vaughan, Jimmy Young, Petula Clark. Nel 1972 vinse un Oscar retroattivo (al tempo il maccartismo hollywoodiano riteneva Chaplin un pericoloso sovversivo).
E insomma, c’è del buono anche nelle fesserie televisive più squinternate.
Luci della ribalta
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