In una partita di basket del torneo dei college alcuni tifosi della University of Southern Mississippi hanno urlato a un giocatore portoricano della squadra avversaria “Dove è la tua green card?”. Ne è nata una notizia, molto scandalo, e le scuse della preside e del responsabile atletico della squadra.
Per dire, ora pensate ai nostri stadi.
In Italia invece sono i giornali a superare lo stadio a volte. Incollo la lettera che ho mandato al direttore di Repubblica. DM
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Gentile direttore,
Le scrivo in merito a un video che è stato pubblicato su repubblica.it tre giorni fa e che mi ha turbato molto. Si tratta di un video tratto da una partita del campionato rumeno e ironicamente intitolato “Se questo è un portiere”: http://video.repubblica.it/sport/se-questo-e-un-portiere-ecco-baruch-mani-bucate/90532/88925
Il portiere in questione è Idan Baruch, nome e cognome che tutti possono riconoscere come indiscutibilmente ebraici, ed infatti è un calciatore rumeno-israeliano.
Immagino (e spero) che abbia già ricevuto altre lettere di protesta. Aggiungo anche la mia.
Trovo inquietante, ignobile e ripugnante utilizzare, banalizzandolo, il titolo di Primo Levi (cosa che è evidentissima) per ridere di un portiere incapace e per giunta ebreo. L’accostamento proposto ahimè da Repubblica è un bassissimo esempio di ridicolizzazione di quel testo fondamentale della nostra letteratura che è una delle più alte testimonianze sulla tragedia immane della Shoah.
Ma forse c’è anche di più. Come negare che si è portati a pensare che questa solo apparentemente simpatica presa in giro del portiere nasconda dell’altro, appunto un larvato sentimento di ostilità antiebraica? E allora, mi rivolgo ai suoi colleghi e redattori, come non essersene accorti, come aver permesso un tale sfregio?
Può darsi che il titolo sia stato confezionato in Romania e che Repubblica abbia ripreso il “contributo” traducendolo in italiano, ma la responsabilità del giornale rimane tutta e l’episodio è assolutamente grave e altamente diseducativo per i lettori.
Infine, mi dispiace dover aggiungere che questo video di repubblica.it non fa che confermare, assieme a moltissimi altri servizi superficiali e diseducativi presenti sul sito, la qualità infima dell’edizione online e la sua incoerenza (talmente palese nella scelta dei contributi video e delle immagini) rispetto alle cause civili e alle lotte sociali di cui Repubblica si dice sostenitrice (basti citare la questione femminile).
Su questa superficialità (frutto della profonda e inquietante ignoranza di alcuni redattori) e su questa incoerenza di fondo del giornale (dovuta probabilmente ad esigenze commerciali) gradirei molto avere una sua risposta.
Cordialmente,
Davide Mano