1. Le regole sono state scritte alcune settimane fa ed erano note. Mantenerle come sono è quindi del tutto “regolare”.
2. Alcune di queste regole erano state però contestate con valide ragioni, inascoltate. È del tutto legittimo e comprensibile che quelle ragioni siano di nuovo avanzate oggi, in buona fede e buona intenzione da chi le avanzò ieri.
3. Tra regole e rigidità c’è infatti differenza. Avvinghiarsi alla risposta non-si-cambiano-le-regole è indice di argomenti deboli e poca saggezza. Le cose si decidono con buone ragioni e per il meglio di tutti non perché ormai-sono-decise. La duttilità e la capacità di comprendere gli errori sono doti più importanti della coerenza cieca, che altrimenti suona come un alibi per altro.
4. Non si sta parlando di “cambiare le regole in corsa”, come si dice alludendo alla scorrettezza di applicare regole diverse in diversi momenti di una gara. Si sta parlando di cambiare le regole dei rigori quando sono finiti i 90 minuti. Non ci sarebbe nessuna differenza di trattamento né nessuna ricaduta su quanto è già avvenuto. Le regole che si discutono adesso non riguardavano la gara giocata finora. Si sta discutendo di modificare le regole di una gara ancora da giocare.
5. Altrimenti, se vogliamo decidere che si mantengono le regole com’erano prima del primo turno, perché siamo rigidi, allora non si capisce che bisogno ci fosse di una delibera di ieri che introduce invece delle novità: nelle regole “stabilite e accettate” non si parlava assolutamente di registrazione “presso il coordinamento provinciale”, ma si diceva che il coordinamento provinciale decideva le sedi delle registrazioni e più esplicitamente che queste si sarebbero svolte nei seggi.
Gli Uffici elettorali sono composti da almeno due addetti alla raccolta delle sottoscrizioni dell’Appello pubblico di sostegno alla Coalizione di centro sinistra “Italia Bene Comune”; alla registrazione nell’Albo degli elettori;
6. Incollo quello che mi ha scritto ieri un lettore di questo blog
Scusi se la disturbo via mail, ma ho letto la delibera numero 25 del coordinamento nazionale delle primarie
Ci ha dato un’occhiata?
Le diatribe attualmente in corso sul ballottaggio (votano solo gli iscritti al primo turno oppure no?) sono generiche e discutono il principio.
La delibera attuativa, pero’. è un vero SCANDALO.
In pratica, ogni coordinamento provinciale al quale verranno sottomesse le domande di “eccezione” (iscriversi al ballottaggio presentando motivazioni “credibili”) dovrà riunirsi e votare su ogni singolo caso. Passeranno solo i dossier che otterranno voto favorevole UNANIME!!!!!
A parte che già cosi’ è una roba che non sta in piedi. Ma si immagina, lei, che cosa capiterebbe se per caso nelle grandi città come Torino, Milano, Roma o Napoli, si presentassero, che so, 1.000 persone per chiedere il voto al secondo turno? Il Comitato provinciale dovrebbe riunirsi sabato 1 dicembre (unico giorno utile), analizzare 1.000 domande e votare su ognuna di esse? E basta un membro del comitato che dice no per escludere un potenziale elettore?
Ma, soprattutto, su che basi si giudica “credibile” una motivazione di non registrazione al primo turno? La delibera sembra dettagliare bene il regolamento, ma non lo fa affatto. Servono ricevute? Pezze d’appoggio? O ogni Comitato deciderà in modo diverso? Si valuterà la buona o la malafede di chi sosterrà di aver avuto degli imprevisti?
Insomma, che si sia d’accordo nell’aprire il voto a tutti oppure no, quel regolamento è semplicemente ridicolo. Una pagliacciata di cui non parla nessuno.
Magari, se anche lei la pensa cosi’, le scappa un pezzo sul Post o sul blog. La mia bacheca FB non ha certo lo stesso peso della sua firma!
Buona serata e scusi ancora per il disturbo via mail.
7. La storia della “giustificazione” per non essere registrati prima è stupida e umiliante, irrispettosa e antidemocratica. Ci mancherebbe che io debba spiegare a un “coordinamento provinciale” le mie private ragioni per non aver fatto la registrazione finora (e poi che fanno, le mettono a verbale? in un registro? immagino l’imbarazzo anche dei coordinatori): e chi insiste su questa assai derisa procedura non ci fa una bella figura, né il suo partito. Un partito di diffidenti e sbirri, non era l’idea che si voleva dare.
8. Le regole sono state scritte alcune settimane fa ed erano note. Mantenerle come sono è quindi del tutto “regolare”.
Ok, però leviamo almeno ‘sta stupidaggine di mandare le persone a presentare la giustificazione dal preside. I seggi riaprano le registrazioni e ai responsabili sia dato discrezionale mandato di obiettare a palesi irregolarità o iniziative sospette. Come dice Bersani: “Siamo gente perbene”.
Da lunedì 5 ilPost ricomincerà a parlare d’altro? Non se ne può più di questo endorsment implicito e esplicito per Renzi.
Un lettore affezionato (ed elettore di Bersani)
scusa Luca, io capisco e in parte condivido le critiche a queste regole, ma se rifletti un attimo sul punto 4 è evidente che il ragionamento ha una falla enorme
è ammissibile che alla fine dei tempi supplementari di una finale di coppa del mondo il capitano di una squadra dica…”va beh, facciamo che i rigori si tirano di mano”, l’altro che deve fare?
e allora a questo punto, se possiamo cambiare le regole dei rigori alla fine dei tempi supplementari possiamo pure decidere che i rigori non li tiriamo proprio e rimaniamo così, no?
Perché fare questo ballottaggio? In fondo è un’altra partita rispetto a quello che si è detto e scritto tre settimane fa ed era noto.
Aggiungo un’altra riflessione (e secondo me buona parte delle critiche, almeno di quelle in buona fede, si basano su questo presupposto sbagliato che su cui ti basi anche tu):
“Si sta parlando di cambiare le regole dei rigori quando sono finiti i 90 minuti. Non ci sarebbe nessuna differenza di trattamento né nessuna ricaduta su quanto è già avvenuto. Le regole che si discutono adesso non riguardavano la gara giocata finora. Si sta discutendo di modificare le regole di una gara ancora da giocare.”
Non è così.
Non stiamo al 90°.
Stiamo al 45°.
E tra un tempo e l’altro non si può mandare qualcuno che stava in tribuna in panchina o, peggio, in campo. A prescindere per quale squadra giochi.
A quelli che invece in buona fede non sono, dico che mi ricorda quando da ragazzi, giocando a pallone, la squadra che perdeva 9 a 0, verso la fine della partita, diceva “vabbè, chi fa questo vince”. Ma siamo cresciuti, da allora…
Allergie tardo autunnali, eh?
Il rimedio c’è, e si chiama onestà intelletuale. No, Sofri, non la trovi in farmacia.
Ciao,
Alessandro
Prima non voleva il ballottaggio e non voleva cambiare le regole (salvo quella che gli permetteva di partecipare), adesso, con la speranza ingiustificata che riaprendo arrivino truppe fresche vorrebbe cambiarle, mi sembra insensato com’è insensato quella della giustificazione a cui con un po’ di buon senso si può rimediare. Mi meraviglio che Luca così attento all’esattezza non abbia detto nulla sulla sparata dei 4.100.000 votanti e sul sucessivo ” a noi risultano solo 5 punti….”
@guidodaleno: mi chiedo come si possa essere contemporaneamente elettori di Bersani e lettori affezionati di una testata come Il Post (o di un blog come Wittgenstein) e pure lamentarsi della linea editoriale.
Sono abbastanza d’accordo con il post e vorrei aggiungere alcune considerazioni in qualche modo legate al discorso delle primarie e del ballottaggio del centro-siunistra.
Se io fossi uno del centro-destra (e non lo sono) intenzionato a “guastare” le primarie del PD, forse il primo che vorrei levare di mezzo è proprio Renzi, cioè il più moderato e quello che mi può levare più voti.
Se poi volessi semplicemente dare il mio voto al PD forse non sarebbe così scandaloso. Chissà quanti ex elettori della sinistra hanno cambiato idea negli ultimi 15 anni. E’ vietato cercare di riconquistarli?
Il PD si allea con partiti che hanno idee abbastanza diverse, vedi Di Pietro, Vendola e (forse) Casini, ma poi non vuole i voti diretti dei cittadini che in passato hanno votato altri.
Che strano modo di pensare e agire!!
Grazie e saluti.
ne avevo scritto ieri sul mio piccolo blog http://jacoposuppo.blogspot.it/2012/11/ecco-alla-fine-chi-puo-votare-al.html
Pingback: Sulle regole delle primarie per il ballottaggio | Grida la Tua
@wiz.loz leggo e apprezzo ilPost perchè la linea editoriale non è solo (fortunatamente) dettata dall’endorsment di cui sopra.
ilPost è anche altro. E anche io, nonostante voti e sostenga Bersani, non leggo necessariamente l’Unità o Europa.
Apprezzo la sua come provocazione, perchè certi paletti mentali fanno sorridere.
Ho capito: bisogna riunire d’urgenza il Board dell’Uefa! A parte gli scherzi, le regole sono le regole, e quelle delle primarie non sono state decise nel 1882.
Ho fatto lo scutatore ad un seggio ed ho assistito dei preoccupanti “passaggi di campo” tra cui quello di un consigliere provinciale ex-Forza Italia e ora Udc, che ha fatto dichiarazione di voto palese per Renzi…
Un cambiamento di regole adesso darebbe la stura a questi tempestivi trasformismi…
Pure a me che voto Bersani (con moltissime riserve) non piace questa regola del ballottaggio a cui sostanzialmente può votare solo chi lo ha fatto anche al primo turno. E però è stata decisa prima ed era arcinota. Così come erano arcinote queste primarie. Che hanno goduto di una straordinaria pubblicità mediatica come mai si era vista negli anni precedenti, grazie alla scomparsa del centrosestra. Renzi, Bersani, Vendola, Tabacci e Puppato hanno di fatto occupato in maniera costante (e asfissiante) tutti i salotti di Rai, La7 e Sky a quasi tutte le ore del giorno da oltre un mese. Chi voleva votare e decidere la leadership del centrosinistra alle prossime elezioni ha avuto tutto il tempo per alzare le chiappe dal divano e andare al seggio domenica scorsa. Chi non lo ha potuto fare per i più svariati motivi, ma almeno si è preso la briga di registrarsi in anticipo, potrà comunque votare al ballottaggio senza doversi giustificare.
E’ un po’ pretestuoso pretendere che adesso si aprano i cancelli per accogliere l’arrivo di persone che, pur sapendo benissimo quali erano le condizioni per votare, e pur sapendo chi, quasi certamente, sarebbe andato al ballottaggio, vorrebbero mettersi in fila domenica prossima non essendosi presi il disturbo di farlo durante quella scorsa.
La partita è andata così. Renzi puntava quasi tutto sul primo turno, sperando che Vendola togliesse tanti voti a Bersani. Infatti il sindaco inizialmente non voleva neanche il ballottaggio. Se fosse finita come sperava, ovvero in testa al primo turno, la regola del ballottaggio chiuso avrebbe avvantaggiato lui e non Bersani. E’ finita in un altro modo, e adesso si fa ancora più difficile, ma io questa settimana di ballottaggio la spenderei diversamente piuttosto che piagnucolare in continuazione sulle regole.
La storia della giustificazione e’ ridicola, punto.
Il regolamento e’ ridicolo, punto.
Ma la cosa di “voler cambiare” le regole per il ballottaggio tirando fuori argomentazioni plausibili ma non quelle vere, proprie e cristalline e’ altrettanto ridicola, punto.
Provate a dire:
“Dobbiamo subito cambiare le regole perche’ con un risultato del 35,5% , Renzi e’ divenuto ben piu’ allettante e convincente nei confronti di quegli scettici e/o pigri che domenica non c’hanno creduto e se ne sono rimasti a casa. Abbiamo assolutamente bisogno di quei voti”.
Provate ad essere sinceri e forse, con la maggiore credibilita’, aumenteranno anche le possibilita’.
@ wiz.loz: anche io sono sostenitore di Bersani e leggo il Post. E lo critico pure proprio perché è una testata interessante che ogni tanto prende qualche toppa IMHO. E mi dispiace proprio perché la apprezzo.
@ iosonostefano: io sono abbastanza d’accordo con te, da bersaniano; chi volesse “inquinare” (ma come fai a “inquinare” con 3 milioni di votanti?) da destra voterebbe Bersani (anche se è valido anche il ragionamento opposto: dato per scontato che vince Bersani, voto Renzi per aumentare la conflittualità interna). Infatti è una questione di serietà e di certezza: il ballottaggio si rivolge alla stessa platea che ha votato al primo turno, sennò non ha senso.
Nella storia dei tornei di calcio (non che ne sappia granché, però…), non ricordo di regole dei rigori cambiate alla fine dei 90 minuti. Nè di regole cambiate tra la partita dell’andata e quella del ritorno, o cambiate alla fine del girone di qualificazione. Mi sembra che di solito, una volta stabilite le regole, si giochi con quelle fino alla fine: poi, prima del torneo successivo, eventualmente si modificano, mentre nessuno sta giocando.
– Io sono dell’idea che dovrebbe essere proibito per legge cambiare le norme elettorali negli ultimi 12 mesi prima delle elezioni (niente sondaggi affidabili, niente modifiche utilitaristiche: si cambierebbero le regole con più obiettività, pensando al vantaggio per chi vince, non a quello per la propria parte), figuratevi se apprezzerei un cambio a elezioni iniziate.
– Quello di Renzi mi sembra un tentativo parecchio pretestuoso di cambiare una situazione a proprio vantaggio a tempo scaduto. E questo post del Peraltro un passo falso.
@wiz.loz
be’, why not?, si può essere contemporaneamente elettori di un non-Renzi e lettori affezionati di una testata come Il Post (o di un blog come Wittgenstein). Comunque, a proposito di cambiamento: è vero, non so se riesco a resistere fino alla fine della primarie. Questo endorsement mi sta sfibrando. Peccato, perché a me il Post piaceva, ma così comincia a sembrarmi troppo.
Ci sarebbe anche il discorso che i due addetti all’ufficio elettorale sarebbero anche un po’ stanchi.
Sarebbero stanchi di ricevere comunicazioni contraddittorie dal partito per il quale si stanno impegnando attivamente
Sarebbero stanchi di andare avanti e indietro dalla sede del coordinamento provinciale perché:
– domenica rivoglio indietro tutto il materiale
– lunedì ti ridanno indietro i registri e ti ripassano il lavoro di data entry nel database nazionale
– martedì ti ridanno anche i certificati perché dovresti fornire i duplicati
– Oggi probabilmente ci daranno anche i cedolini perché se si registra con la giustifica del provinciale bisognerà anche raccogliere i due euro e rilasciare la ricevuta.
E questo casino non è solo per il secondo turno: tipo che la convalida degli iscritti Online ci è stata comunicata venerdì scorso e fino a quel momento si era detto che gli online noi non li vediamo neanche
E poi si era detto che la registrazione online sarebbe stata chiusa venerdì in tempo per eliminare eventuali duplicati e fornirci delle liste di votanti, e invece ad urne aperte uno poteva iscriversi più volte giocando su degli errori di inserimento dati (una lettera in più e una in meno) e mentre sei al seggio come fai a controllare il database? Considerando poi che per ragioni di privacy non posso neanche prendere la lista degli iscritti come faccio a vedere se uno si è registrato più volte?
Le regole devono essere fisse, stabilite e spiegate per tempo: altrimenti poi noi saremo anche “gente per bene” ma dall’altra parte Striscia la Notizia e Libero sono bravissimi a sfruttare la nostra confusione interna e le nostre inevitabili falle per far votare alla stessa persona 5 volte il gabibbo e il messaggio che passa agli indecisi è che il centrosinistra è composto da cialtroni.
Ci vogliono regole fisse, decise e spiegate ai volontari con un buon anticipo e non mentre di corsa dobbiamo andare a fare, perché qui è due mesi che tutti gli incontri della sezione del partito sono incentrati sul regolamento delle primarie, e noi vorremmo anche parlare di politica e non di burocrazia nel nostro tempo libero. Inoltre penso che a questo punto non ci siano più due volontari che abbiano la stessa idea sulle procedure di voto.
Regole chiare: per me si chiudono le iscrizioni una settimana prima e si mandano le liste degli elettori iscritti ai seggi in modo che possano essere verificati i doppioni, si chiede il numero di carta di identità o il numero di tessera elettorale per evitare i duplicati e vota solo chi è abbastanza interessato da perdere 10 minuti in anticipo, del voto di chi si sveglia solo adesso sinceramente non so che farmene.
E ti dirò di più: se non avessimo perso tempo con queste regole complesse di registrazione avremmo potuto registrare molta più gente perché per capire il sistema non siamo stati in grado di comunicare il sistema attraverso cartelloni, volantini, incontri pubblici e infatti la gente è arrivata tutta domenica facendoci diventare folli.
Half of democracy is about just showing up.
la brutta impressione che lascia bersani è come la vecchia scritta sui tram: non disturbate il conducente. proprio quello che contesta renzi, cioè l’eccesiva chiusura e autoreferenzialità di questo gruppo dirigente
Concludendo il ragionamento di prima, se fossi un elettore moderato di centro-destra farei carte false per avere come candidato del centro sinistra Vendola o un Bersani tirato per la giacca da Vendola.
@pifo
Concordo con l’ultimo paragrafo del commento. Mi dispiace dirlo ma trovo un po’ ridicolo il cercare dei buoni motivi per cambiare sulla base di una similitudine con una partita di calcio. Tanto vale essere espliciti e dire le cose come stanno. E’ chiaro che non si vogliono cambiare le regole per un improvviso slancio di giustizia e democrazia nei confronti degli elettori. I renziani sentono profumo di vittoria e tentano il tutto per tutto.
Mi pongo una domanda: ma perché non prendersela direttamente con sé stessi, per non aver partecipato e protestato al momento giusto, quando le regole erano ancora in trattativa durante l’assemblea dei democratici?
Ciao, io non ho votato al primo turno perchè non ho potuto e non era necessario essere a NY bastava anche stare a casa. Avrei votato Bersani e non perchè il suo programma(quale?) fosse più convincente di quello di Renzi (quale?) ma perchè occorre fare conti con una realtà di numeri e cose reali e governarlo davvero un paese. Per assonanza ed età dovrei essere Renziano ma è facile essere il moderato del qualunquismo. Avrei voluto votare al secondo turno e bastava poco perchè si fosseDemocaratici nei fatti non nelle parole. Ho votato a tutte le primarie del PD pagando e lasciando i mie dati ogni volta. Ed ora devo sentirmi dire dallo Stumpo di turno che io devo giustificarmi. La democarazia è persone che vanno a votare liberamente, decidendo liberamente perchè farlo quando farlo per chi farlo. Hanno perso un voto alle politiche! Grazie sul serio per non aver perso il vizio di essere la peggiore espressione del comunismo.
Ragazzi, ma un minimo di buon senso! È assurdo questa storia della giustifica. Se si è fatta la registrazione (e si è pagato i 2 euro), cosa bisogna fare di più per votare? Io, fossi Bersani, sarei più soddisfatto di vincere senza tutti sti vincoli. E se dovessi perdere, vuol dire che la maggioranza di un gruppo di elettori più vasto non mi ha scelto. Ammetto che sono pro Renzi, mi piace il rischio, mi piace l’approccio pratico, ma soprattutto non mi è piaciuto quello che ho visto finora. Purtroppo però, ho il sospetto che il Tafazzi insito nel popolo di centrosinistra trionferà anche stavolta.
anch’io sono uno di quelli che non ha votato al primo turno (figlio piccolo malato a casa, vale come giustificazione se non ho certificato?) e vorrei poter votare ora. Però non mi convince il discorso cambio regole con la spiegazione che non si tratta di cambio in corsa ma di una nuova partita. Quantomeno a livello teorico, fosse stato detto dall’inizio che chi non avesse votato al primo avrebbe potuto comunque votare al secondo, ci sarebbero potute essere differenze di affluenza (“tanto andranno al ballottaggio, oggi me ne sto a casa”). E, fossero state concentrate su un candidato, avrebbero potuto cambiare l’esito della votazione, con una vittoria al primo turno o con un ballottaggio diverso. Improbabile? Vero, ma già solo per questo a mio avviso si tratterebbe di cambio regole in corsa
Su quanto il bombardamento di post su Renzi stia sfiancando hanno già detto sopra, spero sia stato talmente controproducente da far restare a casa quanti lo avrebbero votato ma hanno cambiato idea perché fermamente intenzionati a non farsi mai (più) governare da chi ha questa idea di utilizzo dei propri mezzi di informazione.
E avete anche il coraggio di sfidare i contestatori a dimostrare in cosa sareste berlusconiani.
In questo, per esempio, e non è poco visto che era tra le cose che più gli si contestavano quando se ne voleva provare la scarsa attitudine, diciamo così, al gioco leale.
Detto questo, sul tema del giorno “Il pallone non è solo tuo” io dico solo che chi utilizza la parola “sbirri” in un articolo che compare su una testata d’informazione, dovrebbe essere condannato a non poter guidare nemmeno più un giornalino di quartiere per almeno tre anni per manifesta inadeguatezza.
Siete evidentemente stanchi, in trance agonistico, ubriachi di chilometri, annebbiati dai caffè, state dando uno spettacolo che dire indecoroso è dire poco e, a giudicare dal booster che avete dato alla macchina causa i pochi giorni rimasti, Sbirri e il calcio come metafora della politica rischia di non essere nemmeno il punto più basso.
State dando ragione a chi dice che non è nemmeno Renzi il problema, ma chi gli sta dietro.
Michele Salvati, uno dei padri del PD e autore de “Il partito democratico per la rivoluzione liberale” (già dimenticati il testo e il suo significato?) ieri sul corriere http://www.corriere.it/opinioni/12_novembre_28/salvati-renzi-sinistra-allargata-tornano-ideali-valori-primo-pd_65578ea2-3936-11e2-8eaa-1c0d12eff407.shtml
Scusate il ritardo
9. A Renzi è stato negato un rigore solare.
10. Moggi sta con Bersani.
Mi pare tutto molto chiaro: le differenze di interpretazione che vedo (tralasciamo quelli che sono capricci o cattiva digestione) mi sembra discendano da letture diverse di temi a monte, come il senso delle regole, il valore dei principi astratti e dei contesti concreti, il rapporto con gli elettori diversi da noi, altre cose che meriterebbero trattazioni più ampie e probabilmente notti di assemblee. Quindi grazie.
La furbizia di alzare la polemica su ogni aspetto anche leggermente irragionevole nell’organizzazione delle primarie è irritante e soprattutto lasciano come messaggio mai detto ma spesso sottointeso che quelli del PD vogliano fregare Renzi.
Veramente insopportabile.
Robdale, ti piace l’approccio pratico di Renzi ma non hai letto le regole per votare al secondo turno. Se ti eri registrato puoi votare, non importa se hai votato o meno. La giustificazione – questa sì ridicola, io sarei per eliminare la possibilità di giustificarsi, perché le deroghe non sono mai granché – serve se non ti sei registrato al primo turno.
Poi, sul senso delle regole cui accenna Sofri mi piacerebbe si facesse proprio una discussione, perché sono vent’anni qui che qualcuno ci racconta che le regole sì va beh ma bisogna anche vedere il contesto. Non esiste contesto, la regola va rispettata, ogni cosa altrimenti sarebbe contestualizzabile, tanto valeva non fare nessuna regola e ognuno fa quello che vuole no?
(postilla: non sono bersaniano e non ho votato alle primarie perché avrei votato probabilmente Renzi più per quello di cui viene accusato a sinistra, essere il Blair italiano, che per quello che effettivamente è, fuffa)
Possiamo discutere sul punto 6, ossia quello delle regole per poter ottenere l’iscrizione, ma che fosse più difficile iscriversi per votare al solo secondo turno, lo si sapeva da tempo. E’ strumentale chiedere ora di cambiare. E se Renzi e il suo staff si sono fatti fregare in questo modo su un tema così evidente, mi pare un motivo in più per negargli il mio voto. Ora si parla di regole per le primarie, domani si discuterà con Fondo Monetario e Angela Merkel delle regole di bilancio dell’Italia. Se non ci si accorge che il vincolo messo alle primarie di iscriversi entro il primo turno è assolutamente controproducente per la propria parte, è meglio non sedersi mai ad un tavolo a negoziare con vecchie volpi dell’economia mondiale.
E poi, chiedo scusa, altro punto a sfavore del cambio:
fosse stato il risultato del primo turno rovesciato (Renzi primo e Bersani secondo), e fossero state cambiate le regole per permettere la partecipazione di chi al primo non aveva votato, avremmo tutti gridato al complotto (quantomeno io..). Così è volere cambio regole solo in un caso, e dunque si vizia il risultato. Le regole stabilite prima non vanno modificate anche per evitare che si possa dare adito a sospetti di cambiamenti opportunistici a seconda del risultato. (Poi ripeto io vorrei votare al secondo turno non avendo votato al primo, ma mi parrebbe una forzatura, perquanto trovo assurda la regola in sè)
Il problema non è se si possano o meno cambiare le regole delle primarie (io comunque opterei per la seconda). Il problema è che noi che vogliamo il cambiamento della classe politica che ha governato a fasi alterne negli ultimi vent’anni siamo finalmente tanti ma siamo ancora una minoranza, nonostante tutto quello che costoro hanno combinato. Allargare la base dei votanti per il secondo turno non cambierebbe nulla.
Sottoscrivo, grazie
Grazie Mirko. Mi sembrava un po’ strano. Comunque, il senso non cambia. Questa disputa sulle regole un po’ racchiude anche la dispuata fra i due contendenti. Uno uno conservatore, con la mano corta, un po’ inviso al colpo di genio, e col senso di colpa di aver contribuito, anche se solo come osservatore passivo, allo sfascio in cui siamo, ed un altro che sta provando a sparigliare le carte. Certo, può essere un bluff, ma cosa ci rimane? Veramente pensiamo di poter ricostruire questo paese con D’Alema e Bindi? Come possiamo migliorarci, noi nel ruolo di cittadini, come possiamo provare a diventare più onesti, coraggiosi, rispettosi se a guidare il carro sono ancora persone che non hanno dimostrato di essere più bravi di noi?
@Jeanor:
Magari il problema è che a volere il cambio della classe politica si è in molti, mentre (da questa parte) è (per fortuna ancora) minoranza il sottoinsieme di quelli che per raggiungere quel fine sono disposti a sacrificare il principio delle regole.
Magari è possibile che per vedere in maggioranza quel tipo di elettore e di eletto basti fare un salto “dall’altra parte”, dove hanno raggiunto la repubblica presidenziale a colpi di microviolazioni e palesi mistificazioni, dove stanno giocando con la legge elettorale piegandola e rigirandola come un origami fino a che non soddisfi la loro panchina.
Magari anche basta con questa storia che vede chi non sostiene Renzi stare nel gruppo di quelli che non vogliono il cambiamento, anche in virtù del grido di battaglia del Peraltro “Il mondo è un po’ più complesso”.
C’è la remotissima possibilità che possa esistere nel vostro casellario la colonna di quelli che vogliono il cambiamento e PER QUESTO non votano Renzi?
Vi crea un cotrocircuito dialetticamente invalicabile l’associazione di questi due elementi?
penso che motivare il mancato voto al primo turno sarebbe giusto, in astratto, ma diventa complicato nella pratica e si presta a critiche varie.
sarebbe stato meglio limitare la possibilità di registrazione entro e non oltre domenica 25.
ma gli argomenti di chi si affanna a sostenere il diritto di partecipare SOLO al ballottaggio mi sembrano solo pretestuosi.
Penso che nessuno possa negare che le primarie siano una forma di democrazia, un modo per coinvolgere i cittadini nella scelta del candidato e del programma del proprio partito. La discussione dovrebbe essere sugli obbiettivi che si vogliono raggiungere attraverso il cambiamento delle regole e se questi obbiettivi possano giustificare un ‘cambio in corsa’. Secondo me, lo scopo primario del cambio delle regole sarebbe quello di allargare la base elettorale e creare le condizioni per la piu’ ampia partecipazione dei cittadini possibile. Penso che si possa correre il rischio.
io non considero Renzi un cambiamento, il fatto che non ci fosse lui prima non necessariamente implica un cambiamento e soprattutto non necessariamente implica un cambiamento in meglio
le stesse cose si dicevano di Berlusconi nel 94, che lui non c’era prima (non è un paragone diretto con Renzi eh)
ripeto, mi aspettavo altro da Renzi
la discussione sulle regole poi è stato il colpo di grazia sulla presunta novità della sua figura, ma d’altra parte tutto è iniziato col calpestamento della regola che prevedeva il segretario del Pd come candidato del partito alle primarie di coalizione, quindi non sono sorpreso
in ogni caso qui non si parla di questo, non si tratta di essere con Renzi o con Bersani
@Broono
1) Non mi sembra di aver scritto di essere favorevole al cambio delle regole per le primarie. Mi sembra di aver scritto che a livello teorico sono contrario e a livello pratico ritengo sia inutile.
2) Sì, ti confesso che quelli che vogliono il cambiamento e PER QUESTO votano quelli che sono stati al potere negli ultimi venti anni mi creano un “cortocircuito dialetticamente invalicabile”. E’ sicuramente colpa mia per cui chiedo pazienza per i miei limiti.
le regole contestate erano sull’iscrizione in un posto e la votazione in un altro e sull’iscrizione on line. Perchè scrivi che sono state “inascoltate”? Io mi sono iscritta on line.
Leggendo alcuni commenti, tipo quello di @dan che domenica aveva il figlio malato, mi sembra che a molti non sia chiara una cosa secondo me fondamentale:
chi si è registrato per votare nei 21 giorni che c’erano a disposizione per registrarsi non ha bisogno di alcuna giustificazione per votare al ballottaggio, anche se al primo turno non si è presentato.
Nel sito del PD c’era un elenco completo dei locali in cui effettuare la registrazione in base al proprio seggio elettorale, con indirizzo esatto e orari di apertura. A Firenze l’ufficio relativo alla mia sezione è stato sempre aperto in questi 21 giorni almeno per 2 ore, i giorni feriali dalle 17 alle 19 o dalle 20 alle 22, il sabato dalle 10 alle 14. Oltre a questo era possibile registrarsi anche il giorno del voto, ma facendo un bel po’ di fila.
Come si fa a sostenere che per 21 giorni si è stati impossibilitati a iscriversi? Chi non si è iscritto in questi 21 giorni vuol dire che non era davvero interessato alle primarie ed è giusto che non voti al ballottaggio. Fine.
(tra parentesi, io ho votato Renzi al primo turno, ma il modo in cui sta conducendo la campagna per il ballottaggio mi fa venire voglia di votare Bersani)
Premetto che ho da porre una questione generalissima e che non ho votato alle primarie né voterò al ballottaggio.
Vorrei sapere se è mai stato spiegato a Renzi – da Bersani o da chicchessia – che prendere i voti che precedentemente andavano a destra è una bella cosa, ma alle elezioni politiche, non alle primarie. C’è differenza tra le due cose. Le elezioni primarie sono una questione *interna* a un certo campo o schieramento, che va delimitato; le elezioni politiche riguardano ovviamente tutto il corpo elettorale. Mi pare semplice, no?
Non sono d’accordo con i commenti precedenti. Io ho votato Renzi e lo voterò anche al secondo turno, però un paio di cose le voglio dire:
1. Le regole delle primarie sono assurde e un autentico autogol per il PD. Chi avrà il coraggio di votare alle politiche un partito che si è inventato la stupidaggine assurda della “giustificazione”?
2. Se fa tanto schifo il voto di chi ha votato centrodestra in altre elezioni [io al massimo ho votato Radicali, come verrò definito?], perché fare Primarie aperte?
3. Non si vogliono elettori di centrodestra, magari pentiti di aver votato Berlusconi, perché “chissà quali oscuri interessi ci saranno dietro alla loro conversione politica”. Bene, ma allora perché volersi alleare con Casini dopo le elezioni? Uno che ha candidato Cuffaro e C. è meglio di un elettore qualsiasi?
4. MOBBASTA con la storia delle regole. Renzi, come un babbeo, ha deciso di non chiedere nulla quando il regolamento è stato approvato. Ora se le tenga e cerchi di vincere comunque, perché ha stufato anche chi lo ha votato.
5. Riusciamo a discutere seriamente dei problemi del paese? Se Renzi parlasse di programmi guadagnerebbe migliaia di voti rinfacciando a Bersani l’accusa principale che era stata rivolta a lui: dietro il nome, il nulla, visto che Bersani non ha uno straccio di programma, a parte “dare un po’ di soldi ai lavoratori” e “fare un qualchecosa con le municipalizzate”.
sottoscrivo quello che scrive alexmeia.
al di là dei convenevoli, mi sembra chiaro che si vorrebbe consentire il voto a persone che potrebbero falsare il risultato finale.
spero che non accada e che se renzi (ahimè…) vincerà, sarà perchè ha raccolto i voti necessari tra i 3 milioni e rotti del primo turno.
@Paolo S.
No. Quello che dici vale per elezioni interne a un partito, non per delle Primarie. Come fai a sapere per chi ho votato io? Ecco, discussione inutile: si vuole limitare il voto di elettori di centrodestra senza che esistano metodi per sapere cos’hanno votato nelle elezioni precedenti. Una regola inutile finisce solo con l’essere dannosa, perché intralcia l’attività dei benintenzionati senza limitare l’affluenza di “destrorsi”.
Per dire, avete fatto tutto ‘sto casino per evitare che gli ex-elettori del centrodestra potessero votare alle Primarie, e poi si scopre non solo che questi hanno votato comunque, ma addirittura che qualche buontempone ha votato tre, quattro volte. Complimenti.
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@ILSENSOCRITICO
Mi par di capire che l’iscrizione nel registro, la firma sotto la dichiarazione del programma di massima della coalizione, ecc. ecc. abbiano proprio la funzione di delimitare un campo. Non importa chi hai votato prima, importa chi ti impegni a votare. Personalmente ritengo questa forma di primarie aperte di coalizione (tra l’altro, manco si sa di preciso da chi è composta la coalizone…) troppo ambigua e caotica, ma una volta deciso di farle è inevitabile tracciare delle frontiere e stabilire un corpo elettorale. Una volta trovato il candidato, poi, ci si rivolge a tutt*, anche al di là della coalizione.
@Paolo S.
sì, ma lo capisci che posso sottoscrivere la carta d’Intenti e votare comunque Partito Nazionale Fascista alle politiche?
Sì, ma non c’entra con la mia qestione, che riguarda la forma e il significato delle primarie aperte di coalizione.
una domanda: ma se si presentano in 1000, non è il caso di sospettare????????
preferisco una regola ‘ottusa’ e ‘infantile’ (esattamente come gli italiani) e una votazione corretta che non il viceversa.
Per restare nella metafora, dire “Siamo al 90′” quando invece siamo appena al 45′, come ha fatto giustissimamente notare qualcuno, e si sa benissimo di stare entrando nella parte più succosa dela partita non richiede affatto “trattazioni più ampie e probabilmente notti di assemblee”. E’ una boiata bella e buona. E lo si nota subito.
Aspetto con gioia l’edizione del Post di lunedì listata a lutto. Il vostro sostegno a Renzi è semplicemente insopportabile.
@Ilsensocritico:
“Io ho votato Renzi e lo voterò anche al secondo turno, […] Chi avrà il coraggio di votare alle politiche un partito che si è inventato la stupidaggine assurda della “giustificazione”?”
Tu, per esempio, se non sei appunto tra quelli che vanno alle primarie a votare Renzi, pronti però a violare l’impegno sottoscritto al momento dell’iscrizione, nel caso vincesse Bersani.
E qui sta il punto: se nonostante il tuo giudizio sulle regole domenica andrai a votare Renzi, stai accettando le regole, tutte le regole, compresa quella che ti vincola (moralmente’ s’intende) a votare alle politiche il partito che s’è inventato quelle regole.
Perché mi sa che sta un po’ sfuggendo il punto: le regole non richiedono condivisione perché siano rispettate.
Le si rispetta in quanto regole, se ne può contestare il merito ma il principio (i Princìpi, che bella parola) della regola fa sì che la contestazione non svincoli dal rispetto della stessa.
Tantomeno quando hai tutte le possibilità, se non le condividi, di non partecipare a competizioni da quelle regole regolate.
E non si tratta di non conoscere il meraviglioso fascino dell’elasticità, ma molto più banalmente di essere stanchi di un paese che del concetto di deroga, di riscrittura in corsa, di ridiscussione dei fondamentali ogni volta che un fondamentale rompe le scatole a qualcuno, ha fatto unica cinghia di trasmissione fino al punto da esserci dimenticati che Premier e governo li sceglie il parlamento, fino a che non verrà riscritta FORMALMENTE quella regola lì.
Berlusconi voleva piegare il paese a questo e a colpi di deroghe e sofismi ci è riuscito al punto che persino lo schieramento avversario oggi sta qui a discutere del grande valore della ridiscussione delle regole perché il proprio pupillo non ne resti impigliato.
Ieri sollecitato al ticket Bersani Renzi ha detto che i nomi del “suo” governo ovviamente li ha ma li cominicherà dopo il ballottaggio e SOLO se lo vince e che chi vince si porta dietro la sua squadra.
Qualcuno lo avvisi che alle politiche non vince un governo, ma una maggioranza, che quella maggioranza eleggerà un governo che non sta scritto da nessuna parte, se non nel libro degli ospiti di Arcore, essere necessariamente quello (non) presentato alle primarie e che al momento il parlamento è l’unica istituzione eletta direttamente da quella roba brutta che si chiama popolo.
Quindi se vai alle primarie a votare Renzi, stai sottoscrivendo il tuo impegno a votare il PD per il parlamento alle politiche, nient’altro che abbia a che fare con governi e premier a meno di non fregarcene delle regole così tanto da ignorare la prima e principale, quella del parlamento.
Rimettiamo la discussione sul piano corretto, per cortesia, perché sta facendo acqua da tutte le parti e se fossi Berlusconi in questo momento starei in poltrona a brindare al mio definitivo aver piegato il paese a quello che io volevo, e ho ottenuto, diventasse.
Salve a tutti. Le ultime notizie (non linko nulla perché la news è ormai su centinaia di siti) sembrano positive. Grazie a Luca Sofri per aver contribuito con il suo blog e le sue riflessioni.
Pare dunque che la registrazione al secondo turno si potrà fare anche via mail o via fax e che si tratterà di una semplice “autocertificazione” (si’, ha ragione Sofri, resta ridicolo, ma meglio che esibire certificati medici…).
Questo non cambia di una virgola tutti i dubbi (che condivido in pieno) sulla “genesi” del regolamento e della famigerata “delibera 25”, ma sembra un apertura di fatto.
Ora, se l’iscrizione è a portata di click, tutto sembra essere rimesso al buon senso dei comitati provinciali che, a meno di altre modifiche dell’ultimo minuto, dovranno rispondere a tutti i diretti interessati (sempre via mail o fax) dichiarando di aver accettato all’unanimità la loro richiesta di partecipazione al ballottaggio.
Mi auguro davvero che questo enorme margine di discrezionalità non sia la causa di sgradevoli polemiche post-voto. Rovinerebbe una bella festa.
Di certo, sono piu’ ottimista di ieri. Non solo per il merito della questione specifica, ma perché pare che qualcuno si sia messo una mano sulla coscienza e abbia riconosciuto i difetti strutturali del regolamento delle primarie. Se ci fosse stata una chiusura ad oltranza del Comitato Nazionale, sarei certo rimasto deluso per gli esclusi di domenica prossima, ma la delusione piu’ grande sarebbe stata quella relativa alla poca onestà intellettuale di un apparato che oggi, invece, pare capace di mettersi almeno un pochino in discussione.
Ok, tutto vale come argomento di discussione, ed è più che probabile che chi vuole cambiare le regole in corsa lo fa a partire da uno sperato vantaggio. Così come chi le vuole mantenere così come sono. Più, mi pare, ci sia un piccolo gruppo che non vorrebbe cambiare le regole perché non si fa (e non perché converrebbero al ballotatto meno gradito).
Bòn. Il peraltro direttore ci informa
a. che lui le regole le cambierebbe (è convincente nell’uso della metafora? secondo me: no; ma non è questo il punto. sarà ben libero di dire cosa vorrebbe lui, sul suo blog? direi proprio: sì)
b. che c’è una certa contraddizione tra il dire che le regole in corsa non si cambiano (perché non è corretto) e poi cambiarle, comunque (guarda caso: in direzione opposta a chi le vorrebbe cambiare in altro modo e per motivi opposti).
Fine.
Forse perfido, ma direi decisamente onesto.
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Mah, alla fine tutta la questione è stata gestita in maniera pasticciata. Già le regole “decise” il 6 ottobre sono state un suicidio politico. Dopodiché è stato uno stillicidio di richiesta di deroghe, modifiche, insulti perché si erano cambiate le regole da una parte. Dall’altra un va tutto bene, siamo democratici, salvo poi ridurre la democrazia al dare ragione a chi urla di più. Come negli ultimi 20 anni (almeno) in Italia. Vabbé, il rinnovamento non è passato neanche questa volta. Sicuramente non nei modi. Speriamo almeno nei contenuti.
@Epicuro: sebbene io mi auguri la vittoria di bersani, sarei più cauto riguardo l’attesa con gioia…
il format di renzi prevede ironie varie, lamenti, piagnucolii, martiri (ad es. recarsi a votare al momento giusto per fare una fila di 2 ore), etc., ma è evidente (e non da ora) che egli guida una “macchina da guerra” (aggiungerei “gioiosa”, porta sfiga…) con una barca di soldi a disposizione (altro che i contributi di 5 euro…) e persone preparate.
La notizia che ci si può registrare anche al secondo turno è una grande prova di civiltà. Evidentemente c’è stata una richiesta forte, e da più parti, ed è stata accettata. Ci sarà forse un po’ di voto inquinato, ma è fisiologico. Io sto con Renzi, ma se la sua squadra perde e finisce in panchina, io continuerò a sostenere la squadra che va in campo, sperando che vinca la partita. Mi dispiace che c’è sempre qualcuno che vive male le contrapposizioni, anche se sono interne allo stesso schieramento. Si cerca di mascherarle con l’ironia, ma si vede che c’è una discreta dose di intolleranza.
Sarà interessante vedere i numeri che arriveranno dalla Toscana riferiti ai nuovi votanti (quelli che erano stati assolutamente impossibilitati a iscriversi – ehi, a iscriversi online: ad accendere il pc e battere quattro tasti – dal 4 al 25 novembre) .
E adesso, io, (che non ho votato al primo turno e che non me la sento per onestà intellettuale di andare a raccontare una palla) mi sento un po’ preso per il c…: mi piacerebbe votare al ballottaggio, non posso perché avevo 20 giorni di tempo per iscrivermi e non l’ho fatto, ma ho il sospetto che ci sarà un bel po’ di gente che inventerà una scusa qualsiasi (o una scusa che magari qualche comitato farà girare come incontestabile) e andrà a votare anche se non avrebbe potuto. Altrimenti non capisco perché dovrebbe essere tanto importante che possano votare quei 4 gatti che sono stati “impossibilitati a registrarsi nei VENTUNO GIORNI giorni precedenti al primo turno”: dovrebbero essere numeri irrisori, riguardanti solo chi è stato in ospedale, in galera, in un eremo o disperso sul Cervino per 21 giorni, senza un computer portatile né uno smartphone (ehi, non abbiamo più di un cellulare a testa, in Italia?).
Quoto Giameddu: così si riduce la democrazia al dare ragione a chi urla di più
A me comincia a tornare alla mente lo spot della Casa delle Libertà (e facciamo un po’ come c* ci pare), ma vedo Renzi e non Corrado Guzzanti alla testa del trenino.
@fjodor
ti sfugge che in Toscana ha stravinto Renzi al primo turno….
@ILSENSOCRITICO
perché mi sfugge? parlo di nuovi votanti, e ho la sensazione che potrebbero essercene parecchi proprio dove Renzi sa di essere più forte. Altrimenti, perché battersi tanto per cambiare le regole?
Caro lorenzoz è evidente che la campagna di Renzi la paga Lui e ha mandato in massa i suoi a votare per le primarie (però poi sono stati meno delle altre volte…). Naturalmente gli farà vincere le elezioni politiche e poi faranno un ribaltone in parlamento, mandando quelli del PD all’opposizione, non tutti naturalmente, solo quelli che non sono a favore di Renzi. Ti ho letto nel pensiero eh?
Leggendo i commenti a questo post ci si fa una bella cultura del Paese (povero Sofri, dovrai cambiare il titolo del libro e a venti sostituire 40 o 50…) , soprattutto degli “elettori” di sinistra e si capisce perchè si perdono le elezioni praticamente sempre, a parte quando ci si allea con tutto l’arco politico, per non governare.
ma lei l’ha letto flores d’arcais che dice che vota renzi alle primarie per spaccare il pd, poi alle secondarie voterà grillo? e ci sono diversi che la pensano come lui pure berluschini, due dei quali ho visto coi miei occhi a votare. mi pare che la pretesa di scegliersi anche l’avversario sia un po’ troppo. e le regole se ci sono vanno rispettate facciamola poco lunga . siamo un paese che ne ha bisogno
Ho solo un appunto. Riprendendo la metafora della partita che si conclude ai rigori, che tifosi sono quelli che entrano allo stadio solo per tifare (votare) durante la lotteria dei rigori?
Il punto 4 lo trovo un po’ pretestuoso: i rigori non fanno parte della stessa partita/sfida/gara? Come se ci si mettesse d’accordo per battere gli shootout (quelli da 30 metri). Dai, non regge, troppo tirata ‘sta argomentazione.
Che poi, dico io, non si può chiedere di fare una seconda stupidata perché se ne è già fatta una (punto 5).
BASTEREBBE LEGGERE L’ARTICOLO 14.4 DEL REGOLAMENTO DELLE PRIMARIE PER FAR FINIRE QUALSIASI POLEMICA:
4. Possono altresì partecipare al voto coloro che dichiarino di essersi trovati, per cause indipendenti dalla loro volontà, nell’impossibilità di registrarsi all’Albo degli elettori entro la data del 25 novembre, e che, in due giorni compresi tra il 27/11 e il 01/12, stabiliti con delibera dal Coordinamento nazionale, sottoscrivano l’Appello pubblico in sostegno della Coalizione di centro sinistra “Italia Bene Comune” e quindi si iscrivano all’Albo degli elettori .
Non è la cattiva intenzione di frapporre ostacoli: è l’anima burocratica che dalla sinistra si è diffusa nel Paese, soffocando l’Italia: esattamente quella che Renzi vuole rottamare.
Nel frattempo, la si può seppellire con una risata:
“…….Help … Mi sono capitati Tre casi:
1) La signora Clara 73 anni, non in grado di utilizzare le apparecchiature informatiche, vive sola con Cesare (il gatto) a Castelletto Stura e per tutta la settimana passata ha dovuto assistere il gatto improvvisamente in grave stato psicofisico a rischio esistenziale. Non ha potuto registrarsi… ADESSO il gatto é passato a miglior vita.
Giustificazione: Occorre il certificato del veterinario?
2) Pierluigi, deluso ex militante del PD, vista l’alta affluenza alle urne ha deciso solo ADESSO di esercitare il suo diritto di voto e contribuire anche lui a sostenere uno dei candidati del partito votando. ADESSO é, inoltre, convinto di tesserarsi nuovamente al PD ma solo se viene messo nelle condizioni di votare il giorno 2 p.v.
Giustificazione: Deve dichiarare tutte le motivazioni della mala politica che lo hanno temporaneamente allontanato, non per sua volontà, e indotto a non registrarsi al primo turno?
3) Luigino e Elsa hanno trascorso tre mesi al rifugio montano la Quiete, per trascorrere la luna di miele occupando il prezioso tempo a un momento passionale di coppia. Sono tornati in tre, felici ma preoccupati di non poter votare il giorno 2. Non si sono registrati prima, ma non perché non volevano, erano impegnati su altri orizzonti e obiettivi.
Quesito: occorre il certificato di gravidanza del ginecologo o é sufficiente osservare il lieve rigonfiamento della pancia di Elsa con l’autodichiarazione di Luigino che attesta di essere stato lui e che al rifugio erano prima solo in due?
chi decide ….X. Y. PD, K. L. SEL, M. N. Socialisti?
Con quali criteri di selezione e in base a che cosa escluderanno tizio piuttosto che caia?
Sosterranno mica tutti e tre uno solo dei due candidati?
:)
Saluti
Ivan
Han detto che chi ha votato al primo turno si potrebbe sentire preso in giro se cambiassero le regole in corso però ad esempio io, dopo essermi dovuto assentare dal lavoro per andare a registrarmi all’ufficio elettorale, quando ho letto che avevano concesso la possibilità di potersi registrare anche ai gazebo, più che pensare “mi hanno preso in giro” ho pensato “meno male, hanno capito”.
Han detto che le primarie non sono “un porto di mare”, però quello che si chiede è solo di utilizzare lo stesso metodo di registrazione con gli stessi paletti validi per il primo turno: o erano parametri da porto di mare anche prima o non lo sarebbero neanche ora.
Se, come sembra assai probabile, il candidato alle nazionali sarà Bersani, credo sia un peccato che da futuro leader non abbia avuto il coraggio e l’onestà intellettuale di ammettere che queste regole sono un’assurdità e il coraggio di chiedere delle modifiche, a maggior ragione dall’alto del suo quasi 10% di vantaggio.
Peccato, stanno un po’ vanificato l’ottima figura e l’effetto benefico delle primarie.
Scusate, una curiosità. Chi tra voi ha votato Renzi alle nazionali ha la sensazione che poi riuscirà a votare serenamente il Centrosinistra con leader Bersani alle nazionali? Io debbo confessare che prima delle primarie ero sicuro di sì ma adesso, dopo aver sperato in qualcosa di nuovo, ho molta più difficoltà. Sta succedendo anche a qualcun altro di voi?
@andrea400: io ho votato Bersani, ma ribaltando il discorso sono d’accordo con te. Alla luce di quel che è successo negli ultimi 2 giorni, secondo me l’errore è stato il doppio turno. Mi sembrava strano essere d’accordo con Rosi Bindi…
Adesso abbiamo anche i lumpenradicalchic. buonasera direttore
Dal Sito ufficiale: http://www.primarieitaliabenecomune.it/faq
#4. Per motivi indipendenti dalla tua volontà non hai potuto “registrarti” nel corso dei 21 giorni in cui sono stati aperti gli uffici elettorali e la registrazione on line?
Il 29 e il 30 novembre recati presso il Coordinamento Provinciale delle Primarie Italia Bene Comune, oppure invia un fax o una e-mail. I Coordinamenti sono aperti in ogni capoluogo di provincia. Puoi chiedere di essere registrato spiegando le tue ragioni. Il Coordinamento provinciale al quale partecipano i rappresentanti dei candidati, decide se accettare la richiesta di registrazione o meno. Entro sabato 1 dicembre 2012 riceverai la risposta e saprai se la tua richiesta è stata accettata o meno, insieme all’indicazione del seggio in cui eventualmente votare.
A me pare sia quello che c’è scritto anche nel sito della discordia
@ecaste
:-D
vorrai mica che si rischi di aumentare il bacino di voto del Pd? Di sto passo dove arriveremo? Finisce che vinciamo le elezioni! Giammai
Leggere questo commento sembra di sentire le persone che domenica scorsa chiedevano come mai dovessero per forza votare nella zona di residenza, che allora è tutto organizzato coi piedi, che siamo (noi del PD) i soliti vetero incapaci, ecc. ecc.
Si tratta solo di seguire le regole, senza inventarsi cose nuove; la regola era: ci si registra e quelli registrati votano primo e secondo turno. Tre settimane fa, quei fenomeni che improvvisamente oggi (IN CORSA) vogliono l’accredito non potevano pre-iscriversi on line?
200mila persone che avevano tutte il crampo al dito del mouse?
Renzi sta sputtanando le primarie (a cui sembrava tanto tenere).
ribadisco che le regole vengono rispettate, era già previsto dal regolamento ufficiale che:
#4. Per motivi indipendenti dalla tua volontà non hai potuto “registrarti” nel corso dei 21 giorni in cui sono stati aperti gli uffici elettorali e la registrazione on line?
Il 29 e il 30 novembre recati presso il Coordinamento Provinciale delle Primarie Italia Bene Comune, oppure invia un fax o una e-mail. I Coordinamenti sono aperti in ogni capoluogo di provincia. Puoi chiedere di essere registrato spiegando le tue ragioni. Il Coordinamento provinciale al quale partecipano i rappresentanti dei candidati, decide se accettare la richiesta di registrazione o meno. Entro sabato 1 dicembre 2012 riceverai la risposta e saprai se la tua richiesta è stata accettata o meno, insieme all’indicazione del seggio in cui eventualmente votare.
Comunque, se vuoi ti racconto il casino che ho dovuto fare io per votare al primo turno, data la mia situazione non considerata dal regolamento e non considerata perchè le regole sono state fatte volutamente cervellotiche e pure male, lasciando molti vuoti legislativi, in cui io mi sono trovata. E ci tengo a dire che non ce l’ho con i volontari nei cirsolo o ai seggi che, sono stati disponibilissimi, ma che hanno subito, anzi anche loro, questo regolamento raffazzonato
http://www.youtube.com/watch?v=oLF8EZaBSXU&list=UUYj2t05uU65UrlI1f0OGhlg&index=6&feature=plcp
Non solo Enrico Letta, ma anche il “garante” Luigi Berlinguer tirato fuori dalla naftalina il 25 novembre aveva dichiarato che chi si fosse iscritto ai centri giovedì e venerdì avrebbe potuto votare al ballottaggio di domani, per cambiare successivamente totalmente versione.
Poi, dice: ma cosa garantiscono i garanti?
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