My man Wim

Wim Mertens mi piace da un sacco, da quando ero giovane e sentivo cose più rumorose e cominciai a innamorarmi dei pianoforti da soli, o anche dei pianoforti lamentati come quelli di Wim Mertens (o anche di quelli borbottati, come nel caso di Keith Jarrett). Però quando lo dico in giro, che mi piace ancora Wim Mertens, molto – il quale fa cose uguali ormai da un sacco di tempo, non solo col pianoforte, ma per me tutte belle – quelli bravi che conosco che si occupano di e fanno musica colta mi guardano un po’ come se avessi citato Tiziano Ferro durante un concerto di Neil Young. E allora ho via via smesso di citarlo, ma mi sento in colpa, anche perché da ragazzo ho visto molti suoi concerti, che lui è belga ma veniva sempre in Italia in certi bei teatrini di provincia. Quindi per farmi perdonare gli faccio molti auguri, che oggi compie 60 anni e io gli sono grato.

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2 commenti su “My man Wim

  1. Steve Romano

    Eh. Paragonato ad Allevi o a Einaudi, questo a momenti sembra addirittura un compositore. Certo che gli archi hanno una funzione puramente scenografica.

  2. fran

    concordo anche a me piace moltissimo, ma non mi vergogno per niente a dirlo….auguri Wim

Commenti chiusi