Notizie che non lo erano

Il tabloid irlandese Sun (edizione locale di quello britannico, giornale di non grande affidabilità) ha pubblicato martedì la notizia che Silvio Berlusconi sarebbe “indagato per riciclaggio” in Irlanda. Il giorno dopo la notizia è stata ripresa da molti quotidiani italiani: Repubblica l’ha messa in prima pagina e le ha dedicato una pagina all’interno chiamando “scoop” quello del Sun. Ma dal giorno dopo non ne ha parlato più nessuno, e a quanto pare al Sun avrebbero fatto confusione con le implicazioni irlandesi di alcuni vecchi e noti procedimenti che riguardano le aziende di Berlusconi.
Molti quotidiani italiani hanno scritto di un progetto di “uccidere Obama con i raggi X” sventato dall’FBI che ne ha arrestato gli autori. La storia dell’arresto e del progetto è vera, ma il piano – in prima pagina sul Corriere della Sera – è stato giudicato completamente implausibile dalle autorità americane e dagli esperti interpellati: si tratta di uno dei numerosi arresti che l’FBI compie rispetto a ipotesi di attentati contro il Presidente, che i giornali americani hanno ignorato o a cui hanno destinato spazi marginali (non era su nessuna prima pagina, per esempio).
Diversi siti di quotidiani (La Stampa e Repubblica, tra gli altri) hanno titolato su una “commissione d’inchiesta indipendente” che Obama avrebbe annunciato per indagare sulle attività di controllo del traffico online da parte della NSA. Ma c’era stato un errore di traduzione rispetto a una commissione sulla privacy citata da Obama che esiste dal 2004: gli articoli sono stati poi corretti.
Mercoledì il quotidiano Milano Finanza ha scritto che “secondo quanto appreso da fonti qualificate” la società di proprietà di Daniela Santanché aveva acquistato alcuni periodici che l’editore RCS aveva messo in vendita. La notizia è stata ripresa da alcuni siti di news, come quello di Libero e Lettera43. Ma era falsa, e i periodici sono stati invece venduti a un altro offerente.

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2 commenti su “Notizie che non lo erano

  1. Michele Mauri

    Leggete la rettifica in coda all’articolo apparso una decina di gioni fa sul NY Times http://www.nytimes.com/2013/06/14/opinion/brooks-religion-and-inequality.html Non è sorprendente? D’accordo, sorprendenti forse erano anche gli errori. Però il fatto che un noto editorialista del NY Times incorra in alcune imprecisioni e il giorno dopo il suo pezzo venga ripubblicato precisando gli sbagli mi sembra giornalismo da fantascienza. Almeno visto dall’Italia. http://wp.me/3fDtD

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