Notizie che non lo erano

Lunedì scorso, poco dopo che un uomo era entrato nella sede del quotidiano parigino Libération, aveva sparato a un fotografo ed era poi fuggito, il giornale francese Le Parisien ha annunciato sul suo sito che lo sparatore era stato arrestato. La notizia è stata ripresa senza più attente verifiche o ricerca di altre fonti da parte di molti siti internazionali, anche italiani. Ma era falsa, e Le Parisien l’ha smentita dopo circa mezz’ora. Un uomo accusato dell’attacco è stato poi arrestato due giorni dopo.
Notizie false in momenti particolarmente concitati come quello (e molti altri di cui abbiamo parlato in questa rubrica) non sono proprie dell’era di internet, come spesso si sostiene. Il cinquantesimo anniversario dell’uccisione del presidente Kennedy, venerdì, è stato l’occasione per rivedere le prime pagine del giorno dopo: e il quotidiano la Stampa, per esempio, aveva nel sommario “Uccisi due poliziotti della scorta”. Notizia che non era vera.

Il Vaticano ha ritenuto di rimuovere dal suo sito internet l’intervista fatta a ottobre dal fondatore del quotidiano Repubblica Eugenio Scalfari a papa Francesco – e che era stata pubblicata da Repubblica – trovandola non esattamente corrispondente alle parole del Papa: lo stesso Scalfari ha quindi spiegato le discrepanze tra ciò che ha scritto e il pensiero reale del Papa dicendo che ne aveva avvertito l’intervistato con queste parole: «Consideri che alcune cose che Lei ha detto io non le ho incluse, ed altre che io La faccio dire tra virgolette, Lei non le ha dette, ma io le ho incluse perché consideravo che, facendogli dire certe cose, il lettore poteva capire meglio chi è Lei. Perciò, la legga bene questa ricostruzione». Scalfari ha detto di non aver registrato la conversazione col Papa né di aver preso appunti, e che i virgolettati attribuiti al Papa sono stati ricostruiti a memoria.

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Un commento su “Notizie che non lo erano

  1. Lazarus

    Quindi il convertito Scalfari rivendica il diritto di modificare a suo piacimento il pensiero dell’intervistato per farlo capire ai suoi lettori (che essendo lettori di Repubblica qualche limite di comprensione probabilmente ce l’hanno). Ha fatto bene il Vaticano.

Commenti chiusi