Una delle cose più anacronistiche e assurde dei funzionamenti delle nostre società è il meccanismo della firma personale a garanzia di qualsiasi cosa, quella con la penna. Ogni giorno firmiamo cose, in un implicito mutuo accordo – basato su quasi niente – che uno sgorbio manufatto “siamo noi”, legalmente e scientificamente (“basta una sigla”). Liberatorie, giustificazioni scolastiche, contratti e contrattini, ricevute, per conoscenza, riunioni condominiali: una firma e tutti sono tranquilli, niente firma e non si può procedere con niente.
Ecco, io mi immagino il giorno che tutto questo sarà eliminato, e il nostro consenso a qualcosa sarà definito, esatto, unico e indiscutibile, con un qualsiasi sistema tecnologico o digitale adeguato a questi tempi e a quello che è ormai il resto delle nostre vite, e non con un sistema quasi medievale, da ceralacca.
E quel giorno lì, mi immagino il severo articolo di Jonathan Franzen:
«La perdita di umanità e maturità che ha portato l’adozione della firma digitale ci ha ridotto tutti a degli irresponsabili, e ha disumanizzato un gesto – la firma, la penna, il movimento del polso sul foglio, ogni volta nuovo e diverso – che era parte della nostra formazione di uomini e donne, e del nostro rapporto col mondo e con la natura che ci circonda: è finita l’età adulta, e la bambagia tecnologica in cui ci culliamo non ce ne fa rendere conto, e ci fa preferire quest’ottusità tramortita: salvo ai pochi di noi, privilegiati, che hanno gli strumenti per apprezzare il piacere di firmare ogni tanto, da ondose località di mare, una cartolina»
E quanto saremo commossi, a leggerlo, anche quel giorno lì.
C’é chi ci sta lavorando notte e giorno.
Viene dal Bitcoin ed é il sistema in cui si regge: Blockchain.
C’è anche dove è realtà dal 2000. In Estonia la grandissima maggioranza dei contratti sono firmati in digitale. Oggi è possibile avere cittadinanza virtuale dopo essersi registrati in un’ambasciata estone: https://e-estonia.com/e-residents/about/
Anch’io spero che arrivi, quanto prima, “quel giorno lì”. Dove si firma? :)
Luca quello non è Franzen, è Michele Serra.