What happens

Ancora sui temi del Cosa sta succedendo, alcuni passaggi di David Brooks.

Most of all, the honor code has been undermined by rampant consumerism, by celebrity culture, by reality-TV fantasies that tell people success comes in a quick flash of publicity, not through steady work. The sociologist Daniel Bell once argued that capitalism would undermine itself because it encouraged hedonistic short-term values for consumers while requiring self-disciplined long-term values in its workers. At least in one segment of society, Bell was absolutely correct.

(…)

From 1945 to 1995, conservative and liberal elites shared variations of the same vision of the future. Liberals emphasized multilateral institutions and conservatives emphasized free trade. Either way, the future would be global, integrated and multiethnic.
But the elites pushed too hard, and now history is moving in the opposite direction. The less-educated masses have a different conception of the future, a vision that is more closed, collective, protective and segmented.
Their pain is indivisible: economic stress, community breakdown, ethnic bigotry and a loss of social status and self-worth. When people feel their world is vanishing, they are easy prey for fact-free magical thinking and demagogues who blame immigrants.

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2 commenti su “What happens

  1. Julian B. Nortier

    Siamo in un tempo di disillusione,in cui astensionismo e ricorso a chi da soluzioni facili(spesso di buon senso e,secondo me,potenzialmente efficaci) prevalgono su astruse idee positiviste post berlusconiane(renziane).
    Quello che non convince è questo continuo voler vedere ogni cosa da un punto di vista meramente globale quando l’Italia ha delle peculiarità(berlusconismo prima,grillismo poi) assolutamente uniche,i cui prodomi furono nella “filosofia” federal populista alla Bossi-Miglio.Da noi la disillusione è sempre a rischio di esser preda di nuovi caudilli,per ora,pare,aldilà da venire.Con il rischio che il circolo vizioso riprenda,passando ancora dalla visione “ecumenica” di una decrescita all’edonismo fotonico stile anni ottanta.Per ora,questo rischio sembra messo da parte ma,temo,è solo spazzatura sotto il tappeto.Nel frattempo,rileggiamoci Pasolini.

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