Hits 2018

C’è questa cosa che faccio da 14 anni, per mania statistica e amore per la prevalenza dei fatti sulle opinioni: che non gliene frega niente a nessuno (e io pure copincollo questa introduzione), ma ormai sono prigioniero della tradizione. Le canzoni che ho sentito di più quest’anno, stando a iTunes (sì, sono all’antica, niente streaming).

Dancefloor, Tracey Thorn, 51
There’s a Light, Jonathan Wilson, 48
The Crown, Gary Byrd & The G.B. Experience, 47
Loving You, Jonathan Wilson, 40
Queen, Tracey Thorn, 38
All or none, Pearl Jam, 28
The Songwriter, Father John Misty, 23
Video Killed the Radio Stars, Anne Dudley, 21
Lucky Man, Glen Hansard, 20
Kerosene, The Bad Plus, 19

(sento sempre meno musica nuova, e si incuneano nella lista cose più datate, già)

E come al solito, la lista dell’anno scorso e quella di sempre:

In Our Bedroom After the War, Stars (2007), 270
Harvest For The World, Isley Brothers (2009), 242
Fix You, Coldplay (2012), 235
Sunday Morning, Maroon 5 (2008), 234
The Blower’s Daughter, Damien Rice (2003), 228
Superstar, Carpenters, 214
Non Me Lo So Spiegare, Tiziano Ferro (2004), 214
Hospital Food, David Gray (2005), 211
Vagabond, Beirut (2013), 209
Aftermath, R.E.M (2004), 207
Hard To Miss You, Mojave 3 (2003), 207
I Love Everybody, Lyle Lovett (2005), 202

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