Approfitto degli apprezzamenti ricevuti da una serie di articoli di divulgazione toponomastica sul Post (e di una goffaggine salviniana) per una piccola comunicazione personale, che esporrò nella forma della conversazione che si svolge quando mi capita di raccontare di essere nato – per un accidente temporaneo a cui sono affezionato – nella città di Massa.
– Ah, Massa Carrara?
– No, Massa. Massa è una città, Carrara un’altra città.
– Ma la città non si chiama Massa Carrara?
– No, si chiama Massa. Carrara è un’altra città.
– E perché si dice Massa Carrara?
– Perché la provincia amministrativa si chiama così, e comprende le due città. Come Pesaro e Urbino. Che sono due città diverse, lo sai, vero?
– …Certo!
– Figurati che c’è gente che pensa che “Carrara” sia un aggettivo di Massa, tipo Massa Marittima, Massa Lombarda, Massa Carrara…
– …
– La provincia ha quel nome dall’Ottocento (e il legame viene da altri due secoli prima), anche se il capoluogo è sempre stato Massa, e ha il trattino, Massa-Carrara: hanno provato a ribattezzarla “Massa e Carrara” per legge anche di recente, ma non ci sono riusciti.
– Ok, ma è vicina a La Spezia, giusto?
– A Spezia, ma quella è un’altra storia.