Pensavo Peccioli

Ok, ne abbiamo fatta un’altra: cioè, il grosso l’ha fatto Peccioli, che è un grazioso paese toscano su un poggio dove da molto tempo si inventano un sacco cose per le persone che ci abitano e anche per quelle che abitano in tutta la Toscana intorno: cose di cultura, cose di arte, cose di ricerca scientifica, cose di informazione (e l’accento è sulla e, Péccioli!).
L’autunno scorso pensarono a un ciclo di incontri con giornalisti sui tempi che corrono e mi coinvolsero: e venne bene, con grandi soddisfazioni di tutti. E quindi abbiamo pensato di rilanciare, e su “cosa sta succedendo” abbiamo convocato in un weekend di quasi primavera un sacco di ospiti che ne hanno da dire. E per fare gli spiritosi tutto questo lo abbiamo chiamato “Pensavo Peccioli” e per fare i fenomeni ci siamo fatti fare il manifesto da Emiliano Ponzi.

Il posto è bello, gli ospiti qualificati e numerosi: in ordine sparso Michele Serra, Alessandro Baricco, Annalisa Cuzzocrea, Eva Giovannini, Giuliano Ferrara, Carlo Verdelli, Irene Tinagli, Gianrico Carofiglio, Francesca Mannocchi.
Poi Francesco Costa a fare il punto su Trump, Paolo Nori a raccontare cosa sta diventando il nostro linguaggio, Carlo Gabardini a dire che c’entra Churchill con la democrazia e l’Europa di oggi, Walter Veltroni col suo nuovo film, Christian Rocca col suo libro su “Chiudere Internet”, Giacomo Papi coi suoi radical chic, Filippo Solibello a dire cosa succede con la plastica e gli oceani, Enrico Palandri su cosa c’entra l’Infinito di Leopardi con tutto quanto, Pietro Biancardi a mostrare come si fa una bella rivista, e ancora Marianna Aprile, Davide De Luca, Marco D’Amore, Ilaria Mazzarotta, Simone Lenzi.
Io e Costa e Rocca facciamo le rassegne stampa consuete la mattina, e per il tempo che rimane ci aggiriamo tutti per il paese, ci salutiamo cordialmente e ordiniamo da bere. I più avventati possono andare in gita a Pisa in una mezz’ora ma tornare presto perché il programma è denso.

A Peccioli, il weekend del 15-17 marzo.

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