Hits 2020

C’è questa cosa che faccio da 16 anni, per mania statistica e amore per la prevalenza dei fatti sulle opinioni: che non gliene frega niente a nessuno (e io pure copincollo ogni anno questa introduzione), ma ormai sono prigioniero della tradizione. Le canzoni che ho sentito di più quest’anno, stando a iTunes (sì, sono all’antica, niente streaming): la lista è più lunga del solito perché grazie alla newsletter Le Canzoni quest’anno ho sentito più cose. I links sono alle newsletter relative, per l’occasione temporaneamente aperte anche ai non abbonati al Post.

Patience, Porches, 36
The Beauty of Survival, Foreign Fields, 34
St. Cloud, Waxahatchee, 33
Baby Is It Over Now, Hothouse Flowers, 32
Many Moons, Mick Lynch, 31
Ur name on a grain of rice, Runnner, 29
Speaking of the End, Låpsley, 28
Take Me Out of Town, Matt Berninger, 28
Revolving Broken Heart, Shelby Lynne, 27
The Cost, Gordi, 26
Breathe, Morgan Harper-Jones, 25
Don’t Wait For Me, sir Was, 25
Foolssong, Destroyer, 23
The Copper Top, Bill Wells & Aidan Moffat, 22
Late, Chelsea Peretti, 22
Petrichor, Paul Kelly, Paul Grabowsky, 21
While Heaven Is on Fire, Simen Mitlid, 20
The Village Green Preservation Society, Natalie Merchant, 20
Robber, The Weather Station, 19
Welcome to the endgame, Typhoon, 18

E come al solito, la lista dell’anno scorso e quella di sempre:

In Our Bedroom After the War, Stars (2007), 275
Harvest For The World, Isley Brothers (2009), 247
Sunday Morning, Maroon 5 (2008), 247
The Blower’s Daughter, Damien Rice (2003), 246
Fix You, Coldplay (2012), 238
Superstar, Carpenters, 237
Hard To Miss You, Mojave 3 (2003), 225
The luckiest, Ben Folds (2001), 221
Vagabond, Beirut (2013), 220
Hospital Food, David Gray (2005), 219

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