Per non essere da meno

Oggi Mattia Feltri prova a dire sulla Stampa la cosa più semplice e vera sul processo Depp-Heard, ovvero che tutto è deragliato scelleratamente, e che quello che deve accadere in un processo – appurare se un reato sia stato compiuto – è diventato tutt’altro ed è stato preso in ostaggio nei dibattiti sui media e online.

Il processo serviva a stabilire se Heard avesse diffamato Depp dandogli del violento, ed è diventato un giudizio universale sugli uomini e sulle donne, se gli uomini accusati siano tutti colpevoli, ovvero porci maneschi prevaricatori, e le donne accusatrici tutte vittime, ovvero succubi di una cultura brutale e bestiale. O, all’opposto, se tutti gli uomini accusati siano diffamati e se tutte le donne accusatrici siano infide bugiarde. Ha vinto Depp, e la sua assoluzione è l’assoluzione di tutti gli altri? E ha perso Heard, e la sua condanna è la condanna a tutte le altre? Il dibattito dimostra quanto sia posta male la questione, quanto pretendano una parte e l’altra, rappresentate da cortei di supporter con cartelli e cori fuori dal palazzo di giustizia, una resa dei conti spietata, e non per quello che si è fatto, ma per quello che si è e si simboleggia, per nascita, per classe sociale, per genere, per colore della pelle.

Lo cito per condivisione, e per aggiungere soltanto un altro fattore alla lista finale: nella resa dei conti spietata aggiungerei non solo l’appartenenza a categorie ampie, ma anche l’individualissima e capricciosa necessità di affermazione di sé, di una propria identità personale, di un’occasione bellicosa di scontro e di possibile vittoria. Siamo in quanto litighiamo, in quanto partecipiamo al litigio, e in quanto vinciamo o in subordine ci proclamiamo vittime e perseguitati/e (come alla fine delle partite di calcio, sì: purtroppo rimane quello il modello più familiare di quasi tutti i confronti contemporanei, lo stadio). Rispetto a questo, le categorie citate da Feltri diventano persino meno rilevanti e legate ad appartenenze desuete che almeno definivano una coerenza ideologica, la difesa di una comunità, nel torto o nella ragione che fosse: ora litighiamo e prendiamo parte per non sparire, per non essere da meno, contro-l’altra-parte, e la parte è insignificante.

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