Offensivo

Se non vi scandalizzate, Makkox ha dato all’uscita ubriaca del ministro Giovanardi sui maniefsti di Ikea ciò che meritava

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27 commenti su “Offensivo

  1. giach

    uhm, a parte che g. è sottosegretario, “uscita ubriaca” sottintenderebbe che costui ha anche uno stato di sobrietà in cui dice frasi sensate, ma a me non è mai capitato di vederlo in tale stato.
    buon pasqua e complimenti a makkox

  2. Raffaele Birlini

    Sui “maniefsti” se è quella che ho letto sul Corriere l’opinione di Giovanardi, espressa in toni civili, è la stessa di milioni di italiani, l’ha esposta pochi giorni fa anche Severgnini, che ritengono la famiglia una istituzione ben definita.

    Ikea, come se le altre ditte che producono mobili e oggetti dai colori più o meno discutibili non accettassero i soldi dei gay. Se merita come risposta una vignetta pornografica il giorno di Pasqua? Boh, il giornale è tuo, se lo affermi ne andrai fiero, immagino. A Natale cosa pubblicherai?

  3. grohl

    D’accordo con Raffaele Birlini, è una bella caduta di stile. Dal livore di certe vignette e di certi commenti sembra quasi di essere tornati alla fine degli anni ’70.

  4. Barbara P

    Ah perché c’è questa regola non scritta che non si pubblicano vignette pornografiche nelle feste comandate? Comunque i genitali non si vedono, quindi proprio pornografica pornografica non sarebbe.
    [Birlini, non ho capito come deve intendersi questo passaggio: “Ikea, come se le altre ditte che producono mobili e oggetti dai colori più o meno discutibili non accettassero i soldi dei gay.” che voleva dire? a chi era rivolta]

  5. Mark

    L’altra settimana ho visto la copertina di una rivista di viaggi, e un tizio e una tizia – dai tratti somatici chiaramente ebrei – bevevano un cocktail. Trovo tutto ciò contro la nostra costituzione. Perdipiù mi rendo perfettamente conto di dire una cosa totalmente cretina, pesantemente discriminatoria e oggettivamente insensata, ma siccome l’ho espressa in toni civili (vedi l’ineffabile commento del Birlini) sto a posto.

  6. ilbarbaro

    @Mark
    Da cosa si distinguono i “tratti somatici chiaramente ebrei”? Lo chiedo anche a beneficio di tutti i Birlini del mondo.
    Quanto alla vignetta di Makkox, chi ha detto che sia riferita a qualcuno in particolare? La figura a destra potrebbe essere lo stesso Giovadardi, mentre quella a sinistra rappresentare un cittadino italiano a casa nella sua attuale condizione. Fatti salvi, ovviamente, gli eletti.
    Qualcuno, poi, altrove, ha fatto notare che il fondatore della società presa inopinatamente di mira da un esponente del governo è un ex simpatizzante nazista e che, mentre il querulo Giovanardi invita al rispetto dei valori costituzionali c’è chi, accanto a lui, li calpesta quotidianamente, insieme ad altri (valori e non solo).
    Leggere certe commenti serve anche a ricordare da che parte stanno le “confederacy of dunces”…

  7. Raffaele Birlini

    Ricapitolando, mi citate espressamente nei vostri commenti (chissà perché non posso mai fare un commento senza trovarmi immerso in assurde e deprimenti polemiche) per farmi sapere che la vignetta non è pornografica (!) e che Severgnini, che la pensa come Giovanardi su famiglia e gay, è una specie di nazista (!).

    PS: se volete vedere lineamenti da ebreo vi basta guardare la mia fotografia, lo dico anche a beneficio di tutti gli imbecilli del mondo.

  8. Mark

    Come sarebbe, da cosa si riconosce un ebreo? Ma dal grosso cappello nero e dallo sguardo sfuggente. Così come un gay si riconosce dai vestiti curati e dall’l’inopinato l’uso del congiuntivo. Scusate, dopo avervi letto pensavo di ingraziarmi la platea contribuendo al festival del trito luogo comune. Unica consolazione: cogliete l’ironia al volo.

  9. Mark

    Ah, ovviamente questa non me la faccio sfuggire: se volete vedere i lineamenti di un omosessuale, vi spedisco un mio jpeg. Lo dico per tutti i sapidi elettori di giovanardi.

  10. minimAL

    @birlini
    se milioni di italiani la pensano come Giovanardi e Severgnini (con cui ho avuto il mio bello scontro pubblico a riguardo, cfr Italians), si capiscono molte cose.
    In un paese civile, veramente civile, non ci sarebbe bisogno neanche di vignette come questa.
    Ma siete voi quando quotidianamente i gay vengono ghettizzati proprio dal “buon senso” di Severgnini e Giovanardi?
    Avete mai visto cosa diamine succede nella vita quotidiana di un gay italiano grazie proprio a uscite – ben che approvate – come quella di Severgnini e Giovanardi?
    Ancora siamo costretti a parlare di queste cose? Ancora?!?!
    Alessandro

    ps per la cronaca: non sono gay; per un quinto ebreo, però (conta?)

  11. Raffaele Birlini

    @minimal Non capisco perché il tuo commento lo indirizzi a me, così come non capisco tutti quelli che mi tirano in ballo ogni volta che faccio un commento. Non è che Severgnini non può avere un’opinione diversa da quella che vuoi tu sulla famiglia come istituzione senza venire incolpato di ghettizzare i gay. Ma sa difendersi da solo, parlane direttamente con lui, che vuoi da me?

  12. dmaneschi

    essere contrari al matrimonio o all’adozione per i gay é una posizione, per cui ognuno puó avere le sue ragioni – e poi possiamo discutere su quelle ragioni se siano giuste o sbagliate, se ci piacciano o no.

    dire che una pubblicitá di un’azienda privata, in un paese in cui c´é libertá di pensiero e parola, “viola la costituzione” solo perché non ti piace il messaggio, non é un’opinione o una presa di posizione, ma una gran cazzata. tanto piú grande se sei un membro del governo.

  13. Mark

    Raffaelebirlini, non vogliamo niente. Rilassati. Respira profondamente, chiudi gli occhi e ripeti lentamente: “non ce l’hanno con me, non ce l’hanno con me”. Poi potresti anche pensare cose tipo “Evidentemente scrivo delle cose controverse su un blog pubblico, e può anche capitare di venire criticato”, ma francamente credo che questo sia chiederti troppo. Ti consiglio di scrivere i tuoi pensierini su raffaelebirlini.qualcosa e bloccare i commenti. Così starai finalmente tranquillo.

  14. Raffaele Birlini

    Sveglia, si sta difendendo la pubblicità dell’Ikea (e chi ha ideato lo slogan si dà delle pacche sulle spalle perché ha centrato l’obiettivo di far parlare della cosa, o credete che l’Ikea sia un organo politico? Se il suo slogan avesse sostenuto Gesù o la legge Biagi o avesse osteggiato l’eutanasia o l’energia pulita cosa si doveva fare, boicottare?). Perfino su una pubblicità si cerca il litigio e lo scontro, è una situazione allucinante. Ce lo dobbiamo far dire dall’Ikea come dobbiamo intendere la famiglia o si mette nel programma elettorale la famiglia gay e vediamo se la gente lo vota?

    Ora si passa dalla difesa del matrimonio gay, non coppia di fatto o qualcosa del genere ma famiglia vera e propria del tutto equiparata a quella etero, all’accusa a Giovanardi di aver detto una fesseria. Si derubrica a reato minore, da nazista a portatore sano di opinione non esternabile. Come se Giovanardi stesse covando la fesseria da giorni e avesse convocato una conferenza stampa, prevedendo l’invio di carri armati al confine svedese, quando invece parlava in chissà che trasmissione o chissà dove con il solito giornalista pronto a cogliere al balzo l’opportunità di far arrabbiare un po’ di gente, come se la gente non fosse già arrabbiata di suo senza bisogno di ulteriore pompaggio nervoso. Scommetto che un sacco di gente si è arrabbiata di default, gli è bastato leggere Giovanardi.

    Quindi una bella vignetta pornografica la mattina di Pasqua perché ‘se la merita’, come se si dovesse punirlo per aver detto una fesseria. Meglio ancora se nel punirlo come merita si scandalizzano un po’ i cristiani, en passant, tanto per gradire, facciamo arrabbiare anche i cristiani la mattina di Pasqua. A me tutta questa violenza fa schifo, c’è gente che è sempre pronta a dare del fascista e del nazista agli altri quando per trovare un fascista vero gli basterebbe guardarsi allo specchio.

    Non so voi, ma io sono troppo vecchio e troppo stanco per aver voglia e tempo di arrabbiarmi a comando per ogni stupidaggine, ogni volta che i politici o i giornalisti decidono che c’è bisogno di fare casino. Preferisco cercare di godermi la vita, che è già difficile anche senza avere sempre gente intorno che ti spiega perché e per come tu ti debba arrabbiare, tu debba identificare il nemico e dargli quello che si merita. Tutta pubblicità, e chi sta al gioco lavora gratis per i pubblicitari, che cerchino clienti per le industrie o elettori per i partiti politici.

  15. Broono

    “Preferisco cercare di godermi la vita, che è già difficile anche senza avere sempre gente intorno che ti spiega perché e per come tu ti debba arrabbiare”
    Cioè chi ti spiega il “perché” e il “come” ti debba arrabbiare intralcia la tua voglia di goderti la vita e lo dici dopo che per millemila commenti hai cercato di dire agli altri il “quando” e, nello specifico, non in coincidenza con l’uscita dalla messa.
    Perché al netto del fumo, il tuo punto centrale è quello fin dal primo commento: non si fa a pasqua.
    Allora se vuoi spiegare al mondo il quando, ti becchi anche la gente intorno che in cambio a te dice il come e il perché.
    Se al contrario la tua felicità è intralciata dai come e dai perché intorno, coerentemente dovresti tenerti per te i tuoi quando.
    Non so se mi sono capito.

  16. Raffaele Birlini

    @broono 1- millemila commenti un paio di palle, non posso aprire bocca senza che ogni volta si scatenino le mute dei troll.
    2- al netto del fumo un paio di palle, fumo è nella testa di chi si lascia telecomandare da pubblicitari e politici
    3- io commento il post del titolare del blog, non trollo i commenti altrui per punire e dare quel che si merita a chi si permette di fare un commento che non mi piace
    4- la mia felicità è intralciata da fascisti che danno del fascista agli altri, da chi mi rompe le palle tirandomi in ballo espressamente e direttamente invitandomi a stare zitto, a tenermi per me i miei commenti, a scrivere i miei pensierini altrove
    5- non ho detto non si fa a pasqua, ho detto che pubblicare una vignetta pornografica la mattina di pasqua fa arrabbiare i cristiani perché ha tutta l’aria di essere una provocazione da bambino ateo dell’asilo. Lo posso dire senza che qualche fascista anonimo mi venga a rompere le scatole? Per quanto me ne frega Sofri può anche pubblicare una vignetta blasfema a natale, son cazzi suoi, mica miei, il giornale è suo, magari decide anche di rischiare la vita facendo arrabbiare altre religioni.

    Adesso posso vivere la mia vita in pace o non avete ancora finito di rompermi i coglioni?

  17. ilbarbaro

    “non capisco tutti quelli che mi tirano in ballo ogni volta che faccio un commento”

    E se fossero idiozie? No, ovviamente, no.

    “Perfino su una pubblicità si cerca il litigio e lo scontro, è una situazione allucinante.”

    Sono i Birlini d’Italia a cercarlo, e il più Birlini di tutti non è Raffaele, ma quello che, questi, insieme a un 25% di altri Birlini, ci ha appioppato come capo di un governo che non governa, e che fa andare in giro gente come Giovanardi (e non solo).

    “Adesso posso vivere la mia vita in pace o non avete ancora finito di rompermi i coglioni?

    Basta stare zitto, ma nessuno vuole invitare a farlo, al contrario degli altri Birlini d’Italia, Raffaele in primis.

  18. mico

    La vignetta esemplificava la stessa idea che è venuta anche a me: guarda da dove arriva questa difesa sperticata dei valori familiari.
    Quanto a Giovanardi, la sua apertura mentale è nota: è un miracolo che riesca a tirare avanti con i neuroni a disposizione ed è un mistero che gli siano affidate responsabilità.
    Infine, la Pasqua dovrebbe essere la festa in cui l’amore vince su tutte le sofferenze, che durano solo tre giorni e poi … puff. Perché non può essere ogni tipo di amore? Perché c’è gente che si va a preoccupare che gli altri scopino nel modo giusto?

  19. mico

    P.S. ho visto in libreria il pamphlet “Indignatevi!”. Che senso può avere un libro come quello in un paese in cui la gente fra un’indignazione e l’altra non ha più di cinque minuti di requie?

  20. Barbara P

    Birlini, io veramente oltre a sottolineare che la vignetta non è pornografica, le avevo chiesto di chiarificarmi un passaggio un po’ oscuro del suo commento. Forse scioccamente, pensavo che avesse commentato per farsi leggere e partecipare a una discussione, che è un po’ il senso di un commento pubblico a un post (se la disturba essere tirato in ballo, le consiglio di scrivere delle e-mail private a Sofri, c’è l’indirizzo sotto il logo del blog).

  21. Raffaele Birlini

    @barbara Cara signora o signorina Barbara P. lei può chiedermi tutto quello che vuole, ma questo non significa che io debba risponderle. Potrei dirle la stessa cosa che lei dice a me: scriva in privato. Un commento pubblico a un post può anche essere il semplice esercizio della libertà di opinione, di pensiero e di parola, cosa che dà molto fastidio a chi non riesce a trattenersi dall’attaccare in modo anonimo e fascista chiunque non la pensi come lui commentando i commenti al posto di commentare il post al quel i commenti dovrebbero riferirsi. Visto che le piacciono i tecnicismi e non trova pornografica una vignetta se non si vedono i genitali, allora è un tecnicismo anche il fatto che un blog non è un forum, non si commenta per chiacchierare con gli altri commentatori, tantomeno per venire insultati e trollati da imbecilli e fascisti anonimi in servizio permanente effettivo, si commenta per esprimere al titolare del blog la propria opinione sul contenuto proposto nel post dal titolare del blog. Se a lei piace fare casino nei blog lo faccia, ma non critichi me se chiedo continuamente di essere lasciato in pace.

  22. Barbara P

    Capisco che non dovrei neanche risponderle, ma trovo quantomeno singolare che fare una domanda e specificare il significato di un termine possa essere riassunto con “fare casino nei blog”.
    A chi dovrei scrivere in privato, non mi è chiaro. Ma in effetti non è molto interessante, quindi a posto così.

  23. Lazarus

    Tutto sto casino per difendere una vignetta orribile e una pubblicità ipocrita di Ikea. Va bene che oggi è obbligatorio indignarsi per la minima bischerata, ma insomma.

  24. Carlo M

    mi scusi raffaele, io non la conosco, ma forse sarebbe il caso di calmarsi un attimo, non crede? non è che se uno non è d’accordo con lei diventa automaticamente troll e fascista, amche perché mi pare che lei non abbia lesinato insulti né aggressività.

    la pubblicità di ikea può piacere o non piacere, legittimissimo, ma sostenere che attacca la costituzione e la famiglia tradizionale è umoristico. a me personalmente è una pubblicità che non dà fastidio; mi dannno molto più fastidio le idiozie di giovanardi, che giudica “grave e di cattivo gusto che una multinazionale svedese, a cui il nostro Paese sta dando tanto in termini di disponibilità e che sta aprendo centri commerciali a manetta, venga in Italia e dica agli italiani cosa devono pensare polemizzando contro la loro Costituzione.”

    ma si possono dire ste baggianate?

    riguardo alla vignetta di makkox, certo che è volgare, ma giovanardi se l’è meritata tutta.

  25. Narno

    Gentile Raffaele,

    gli insulti si giudicano da sé. Tuttavia, secondo me è utile parlare di minoranza e maggioranza.

    La democrazia non coincide con l’idea della maggioranza. Se così fosse, in Italia avremmo la pena di morte, il linciaggio, l’apartheid e così via.

    Anzi: le idee nuove e buone sono sempre, in principio, di una minoranza. Spesso lo rimangono: sia minoritarie sia buone.

    In particolare, i diritti (specie i soggettivi, naturali e reali) sono tali perché nessuna maggioranza può darli né toglierli.

    Ora, se una minoranza (es. gli omosessuali) si sente esclusa da certi diritti, ha il diritto di esprimerlo e di agire, in modo pacifico, per cambiare questa situazione.

    La libertà di parola e l’interesse sono: l’uno, un diritto più forte della famiglia (è sancito prima nella costituzione, è sancito ovunque nei proclami internazionali, sussiste indipendentemente dalla condizione di famiglia); l’altro, nientemeno che uno dei concetti cardine dell’intero diritto.

    Nessuna costituzione, peraltro, può avere l’esclusiva di una parola o concetto né determinare le sue accezioni: “famiglia” vuol dire molte cose. Un manifesto pubblicitario non è un articolo di legge, anche se può alludervi – perciò l’uscita di Giovanardi è sciocca: ammette una sola accezione del termine “famiglia”, quella costituzionale, e ne estende la rigidità ad ambiti impropri.

    Infine, idee buone e minoritarie sono divenute legge, di altre più dibattute il percorso è più incerto. L’obiezione di coscienza è un diritto, eppure la costituzione sancisca il dovere di difendere la patria. Tutto è cominciato quando ci si è chiesti che cosa significa, oggi, “difendere” e “patria”. La costituzione, se è un testo vivo, non solo può ma deve essere continuamente interpretata: altrimenti non è la guida di una società che cambia, ma la sua gabbia. L’obiezione fiscale alle spese militari è un caso più dibattuto: in sé, è un illecito amministrativo (e persino penale). Chissà in futuro.

    La costituzione riconosce i Patti Lateranensi, ma anche la pari dignità delle religioni – ossia ciò che era negato dai Patti. Sanare questo iato è questione delicata e lunga, ma si deve fare, piano piano. E non, o non solo, con la maggioranza. Alcune chiese valdesi, ad esempio, chiedono che l’8 per mille sia abolito, o almeno che diventi un tributo volontario. Un’idea, a oggi, minoritaria e illegale. È vietato esprimerla? È vietato farle pubblicità in tutti i modi pacifici che si vogliono?

    Saluti cordiali

  26. splarz

    Non si possono pubblicare vignette pseudopornografiche la mattina di Pasqua sennò i cattolici potrebbero risentirsi? Ma scherziamo? Per i non cattolici è una mattina come un’altra e molti altri cattolici sono d’accordo con quella vignetta (perchè, vorrei ricordare, lo scopo è ricordare a tutti i comportamenti di una certa destra, non esaltare la pornografia).

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