Ci sono delle cose su cui il tic immediato ad avere un’opinione e prendere una posizione non riesce a scattare: quando mi capita sono un po’ spaesato e un po’ rassicurato. E malgrado la mia prossimità sentimentale con Livorno, i suoi canali e i suoi moletti, fatico a farmi un giudizio su una polemica pubblicata oggi sul Tirreno (ieri sul sito): non solo sulla sostanza della contesa – cose di politica livornese: il direttore suona convincente sui fatti, ma è sempre facile per chi ha l’ultima parola, e meno convincente sulla retorica da coscienza pulita e sullo scandalo enfatico per le accuse ricevute – ma anche sulla stessa scelta di dedicare così tanto spazio a quelle che vengono descritte come critiche pretestuose e in mala fede da parte di un sito indicato dal Tirreno come anonimo e sconosciuto.
Forse è una buona scelta di confronto, direi inedita per i quotidiani italiani – “rispondere a un sito web! Nel merito! Follia!” -, o forse è l’abbassamento di un’asticella che può far diventare trascinata polemica e discussione ogni accusa, aggressione e insulto. Privilegiando difese autoreferenziali su notizie, fatti e fare un altro lavoro.
Non lo so: però è interessante e, ripeto, non mi pare si fosse mai visto.
Carissimo Luca, all’ ombra del sindaco 5 stelle è cresciuto una nuova classe politica che aspira a dare la linea a quello che giudicano un sprovveduto, ma anche lui allergico a regole …e con una smoderata ambizione. Sbagli su quello che definisci un sito perché quella di Senza soste è un realtà ben organizzata con una redazione ed un mensile presente in tutte le edicole della città, e adesso , loro malgrado, sono ceto politico ,ovvero fanno parte di quel blocco di potere che in questo momento sta governando Livorno, un blocco che ha precisi interessi in campo.
Il problema che questo ruolo non se lo sentono, ma appongiando Nogarin si stanno accollando le responsabilità di questa giunta, pur senza avere un ruolo operativo, almeno per ora. Come dire di lotta e di governo.
La riposta del Tirreno, l’ho letta fino al primo paragrafo:
Ora, potranno avere tutte le ragioni del mondo, ma non si capisce un cazzo.
Se in questo modo
allora certo che chiunque, non solo il tenutario, fatica a farsi un idea dei fatti.
Forse il giornalismo dovrebbe smettere di farsi le pippe con le frasi ad effetto e riportare dei fatti.
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OK, ma se i fatti non esistono e gli vengono addebitati?
Bene io avrei risposto così:
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I fatti cui si riferisce l'articolo ABC non esistono.
Le cose sono due, o ABC è in grado di provare che esistono, oppure sono cazzate inventate.
Nel primo caso mi dimetto, nel secondo ABC spieghi perché inventa cazzate.
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No, eh?!