Notizie che non lo erano

Aggiornamento importante, soprattutto per una rubrica come questa. La settimana scorsa avevo scritto, tra le altre cose, dell’uomo morto negli scontri di Londra durante il G20. Il dubbio era che lo spazio dato nei titoli di prima pagina a quella morte fosse stato precipitoso e sensazionalistico: le informazioni su come fosse avvenuta erano – al momento dei titoli – molto sommarie, e due giorni dopo la polizia aveva annunciato che Ian Tomlinson fosse morto di infarto mentre tornava a casa dal lavoro. Le testimonianze sulle violenze della polizia non erano a quel momento definite e circostanziate.
Forse ho sbagliato a non aspettare ancora, prima di scrivere qui di quella versione della polizia. Nei giorni successivi sono emerse prove e video che dimostrano che Tomlinson è stato colpito e aggredito da un agente, prima di morire di infarto. Un’inchiesta è in corso, e però si può dire di certo che la morte di Tomlinson sia avvenuta in relazione a quelle manifestazioni e a quegli scontri.
La principale notizia che non lo era di questa settimana ha invece provocato grandi dibattiti e molte sincere indignazioni, soprattutto su internet dove il video relativo è stato molto ripreso. Parlo dell’annuncio da parte di una giornalista del Tg1 dei successi di pubblico ottenuti dallo stesso Tg1 nelle sue edizioni sul terremoto. Forse non era una notizia. E forse il trionfalismo si poteva evitare.
Concludendo con notizie-che-non-lo-erano più piccole, Repubblica ha dato una pagina al debutto del nuovo programma televisivo di Elvis Costello. Ma si trattava di un debutto canadese, non esattamente una notizia per noialtri italiani: il programma è già andato in onda negli Stati Uniti dallo scorso novembre.

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