Caro lettore berlusconiano, per il quale acquistare un appartamento senza denunciare l’intera cifra non rappresenta questo gran delitto, perché così fan tutti. L’accusa su cui è saltato Scajola non è di aver comprato in nero un ammezzato con vista sul Colosseo e sui cucinini di Raoul Bova e Lori Del Santo, ma di esserselo fatto comprare in nero da qualcun altro, per inciso da un tizio che traffica con gli appalti pubblici. Riesce a cogliere la differenza? E, nel caso, potrebbe spiegarla al condirettore de «Il Giornale» che l’altra sera a Ballarò metteva sullo stesso piano il regalino miliardario a un ministro della Repubblica con l’affitto a equo canone di D’Alema?
(Massimo Gramellini, sulla Stampa di oggi)
E a Flores d’Arcais chi lo spiegherà, Travaglio?
Il problema più grave rimane secondo me che ci sia qualcuno che pensa che “acquistare un appartamento senza denunciare l’intera cifra non rappresenta questo gran delitto”.
Se il pensar comune è questo (ed ho proprio paura che sia questo) allora la Grecia non è troppo lontana…
Il dettaglio sfugge anche perché fino a ieri l’unica cosa certa era una cifra dichiarata nel rogito inferiore a quella di mercato. Dappertutto era un fiorire di forse, chissà, non si sa, c’è qualcosa che non torna ma non si sa cosa e chi lo sa non lo dice.
Per me non solo devono dare le dimissioni, ma devono proprio sparire dalla politica tutti quelli che dimostrano di non meritare i soldi, il potere, i privilegi della carriera politica.
Anche D’Alema, non facciamo finta che sia pulito perché l’altro è più sporco.
PS: non ho capito perché Gramellini insulta gratuitamente i “lettori berlusconiani”. Per farsi dire che è del partito dell’odio o solo perché ha dormito male? :)
È lo stesso tentativo di buttarla in vacca che è stato messo in atto, con discreto successo, per il caso D’Addario: il problema principale non era la frequentazione di escort (per quanto tale comportamento sia discutibile, per una carica pubblica), ma il perché qualcuno mettesse a disposizione le accompagnatrici, se per appalti, per amicizia, per un posto in politica, per poterlo ricattare. Se al posto delle dieci domande di D’Avanzo se ne fosse pubblicata una sola, chiara, mirata, sarebbe stato evidente per tutti il nocciolo della questione. Anziché sentirsi dire dal mitico Uomo Qualunque “Con i suoi soldi può fare quello che ne ha voglia, anche andare a puttane”. Che rischia di trasformarsi in “In fondo tutti hanno pagato una parte della casa in nero”.
@Raffaele: Gramellini si rivolge ad un “lettore berlusconiano” ben preciso (e più avanti a un “lettore dalemiano” ben preciso), non sta generalizzando. Il passo qui riportato può essere equivocato, meglio se ti leggi il fondo per intero.
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Come dicono a Roma: a Gramelli’, stai a rosica’!
Qualcuno che capisce di economia più di Gramellini segnala giustamente che le affinità di comportamento tra D’Alema e Scajola sono più di quelle che si vuol far credere:
http://www.noisefromamerika.org/index.php/articles/Scajola%2C_D%27Alema_e_l%27etica_sottile#body