“Rischi creativi”, concetto ignoto qui

Anche stavolta, leggo questa notizia sulla richiesta da parte del BBC Trust di maggiori “rischi creativi” nel palinsesto di BBC Radio e inevitabilmente penso a Radiorai.

In an unexpected move, the Trust also subjected BBC1, the corporation’s flagship channel, to pointed criticism, saying its evening schedule should be more “ambitious and distinctive” and telling executives to take more “creative risks” in primetime. “The biggest single issue for audiences is that there is no programming which is ‘fresh and new’ to meet their expectations,” the Trust said. The number of “unique programme titles” between 7pm and 9pm had fallen by around half since 2005, it added.

The trust also found daytime programming on terrestrial channels too derivative. “Some viewers believe parts of our schedules on each channel lack quality and have become too weighted towards long-running factual entertainment strands with similar formats and covering similar subject areas, characterised as ‘collectible hunting’ and property.

L’articolo dice che la richiesta avrà delle conseguenze sul palinsesto: che bizzarro posto, l’Inghilterra.

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3 commenti su ““Rischi creativi”, concetto ignoto qui

  1. cento

    ‘ambitious and distinctive’ già da soli questi due termini risultano non appartenere al lessico di chi, attualmente, gestisce la radio pubblica italiana.
    basterebbe ascoltare, dico io anche solo BBCRadio2, per accorgersi, con piacere nel mio caso, di quanto ‘ambitious and distinctive’ lo sia già oggi questo canale, dopo ‘secoli’ di trasmissioni dedicate ‘ai vecchi’ (e non per questo meno ambiziose e distintive…)
    incuriosisce come, nel volerla svecchiare, abbiano cessato le trasmissioni di Terry Wogan (faccio notare che calamitava circa 9 milioni di ascoltatori tutte le mattine nella fascia pre/post breakfast!!!!), appunto forse ritenuto troppo per ‘old biddies”, portandolo alla domenica a pranzo, con un programma d’intrattenimento per nulla vecchio, Weekend Wogan.
    hanno chiamato chris evans, già conosciuto per il suo forte appeal verso i giovani, e le old biddies si sono lamentate, anche scrivendo allo stesso Wogan di tornare per amor di patria, ma il direttore di rete non si è fatto assolutamente influenzare: chris evans è al suo posto, nonostante alcune gaffes poco politically correct…
    jeremy vine conduce un programma di news ed approfondimento, sul tipo del nostro radio anch’io o 3131, capace di approfondire e ‘portare il colpo’ usando il solito understatement inglese. programma che ha avuto tutti e tre i candidati in lizza alle ultime elezioni, giusto pochi giorni prima delle suddette.
    e che dire dei programmi dedicati alla musica country? a quella irlandese/celtica? ai concerti per organo??? a paul o’grady… tutto su BBCRadio2, nello stesso medesimo ‘contenitore’. fotografano una realtà, o almeno ci provano, che certamente non è piatta ma è fatta di voci distinte e distinguibili, diverse e diversamente orientate: ci provano, nel dirci, a noi che l’ascoltiamo, che l’inghilterra è così: variamente variegata!

  2. capodoglio

    Scusate, ma magari sbaglio: se leggo “viewers”, mi viene da pensare che qui si parli di TV, mica di radio. E siccome so per certo che BBC1 è la tv e BBCradio1 è la radio…

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