La stampa libica

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3 commenti su “La stampa libica

  1. Michele Luzzatto

    Non ho capito: l’articolo del Tempo è a favore o contro Berlusconi? O sostiene semplicemente che è il massimo a cui possiamo aspirare perchè è quello che ci meritiamo?

  2. massimo codognello

    La noia è per un povero Paese così debole da esprimersi sempre con grande ambiguià e su questa galleggiare.
    Il dittatorello Libico è l’istrione solito, ama il clamore che rafforza il suo ego, non diverso dal nostro, dittatorello nazionale, non per nulla suo amico e estimatore.
    Detto questo è altrettanto vero che gli affari si fanno con le banconote che notoriamente non puzzano, conseguenza: grandi indignazioni mediatiche, scandalo per la sfilata di professioniste dell’immagine, utilizzate, ormai, anche al convegno dei pescatori di anguille, e, senza farlo tanto vedere grandi strette di mano tra i “notabili turbantati” e gli “imprenditori” nostrani indifferenti ai cavalli berberi o ai lagher nel deserto anche da loro finanziati, ma molto pronti con la penna sguainata per i contratti di fornitura, tutto già ampiamente visto con Cina, Iran, Iraq prima e tutti quei Paesi che brillano per la salvaguardia dei diritti dell’Uomo.

  3. piti

    Concordo col Tempo sul fatto che il nostro premier rappresenti l’essenza dell’italianità in materia di autocritica.

Commenti chiusi