Sto guardando la diretta della tv svedese sui risultati elettorali. In studio a discutere ci sono quattro donne e due uomini. Hanno appena parlato la capo dell’opposizione e ora la leader del Partito di Centro, vice primo ministro. Indovinate chi è l’unico partito zeppo di uomini? I nazionalisti xenofobi.
Diamo il mondo alle donne, per provare
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Francesco
La domanda è: ma conosci lo svedese o la tv svedese ha sottotitoli stile Lost?
Anche in Italia nel 2008 c’era un candidato premier donna, suvvia. Per il partito dei nazionalisti xenofobi, oltretutto (quelli tradizionali, i neri).
Il limitato accesso alle donne in politica in Italia e’ solo un aspetto del problema piu’ generale e coinvolge la maggioranza dei cittadini (che il dubbio che viene e’ che occorra essere delinquenti per aumentare la probabilita’ di fare parte di qualsiasi organismo di potere).
E visto che si sono citati gli xenofobi svedesi:
Oggettivamente di soluzioni effettive e a lungo termine per la costruzione di societa’ multietniche ancora non se ne sono viste in nessuna parte del mondo e negare che esistano problemi espone il rischio di lasciare gestire (e rendere peggiore la situazione) alle componenti piu’ estreme:
http://www.youtube.com/watch?v=whWgCOE56K8
E quindi? Nel nordeuropa comandano le donne. Che verso i cinquanta diventano maschi muscolosi che ti stendono a terra con uno schiaffo e pedalano nella tormenta di neve a maniche corte.
Ogniqualvolta i nazionalisti xenofobi guadagnano punti, chi preoccupa sono quelli che li perdono. Il disinteresse di quelli che li perdono, rispetto coloro che sono presi di mira dai nazionalisti xenofobi. Se i problemi sui quali gli xenofoni si buttano fossero affrontati con delle proposte costruttive, solo risicatissime minoranze malsane si ridurrebbero a sostenere tali rappresentanti Che poi sia un uomo o una donna l esponente svedese, che vi si faccia solo caso, la dice solo lunga, in tema di discriminazioni, su colui che ci ha fatto appunto caso