These days around

Bisognerebbe avere il tempo di riguardare tutto Happy Days, altro che Rubicon e compagnia. Sembrerebbe vecchio, dite? Sembrerebbe povero, al confronto con l’inventiva delle serie di oggi? Sembreremmo vecchi, tutti quanti? Funzionerebbe solo per l’effetto nostalgia?
A parte che l’effetto nostalgia non è male: Fabio Fazio ci fece un programma tv geniale, ormai parecchi anni fa (nostalgia della nostalgia), e il meccanismo prospera da molto prima.
Ma se c’è una cosa per cui andrebbe rivisto Happy Days è per rendere il meritato tributo a Tom Bosley, ovvero al suo personaggio Howard Cunningham, il padre di Richie Cunningham. Stiamo sempre a ricordare Richie e Fonzie, e Potsie e Ralph, e Sottiletta e persino Spadino, ma il vero grande genio della situazione era Howard. Era circondato da una manica di deficienti, e riusciva con pazienza infinita – e il soccorso occasionale di “Marioooon!” – a sopravvivere loro, a instillare negli spettatori l’idea che la normalità fosse possibile, che la stupidaggine degli adolescenti conoscesse una sanzione da parte di qualcuno che scuoteva la testa desolato. Solo il professor Kotter nei Ragazzi del sabato sera lo superò in efficacia in un simile ruolo.
Tom Bosley è morto la settimana scorsa, ma Howard Cunningham sopravvive nel paziente disincanto di tutti noi.

Abbonati al

Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.

E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.

È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.

Abbonamento mensile
8 euro
Abbonamento annuale
80 euro

3 commenti su “These days around

  1. piti

    La cosa straniante furono le interpetazioni successive, di poliziotti e persino di personaggi “cattivi”.
    Howard Cunningham cattivo: non poteva essere. E di certo quel signore non più giovane, pacioso e grassottello non era un attore di nome Tom Bosley. Era Howard Cunningham, titolare di una ferramente, marito di Marion, padre di Ricky e “Sottiletta”, e aspirante Gran Puba alla Loggia del leopardo.

  2. Flx

    Da ricordare la puntata nella quale Howard vota per Eisenhower (R) e Richie per Stevenson (D).

  3. Pingback: Lifestream settimanale 31/10/10 - Entropicamente

Commenti chiusi