Un aspetto particolare delle bizzarrie dell’informazione italiana è quello delle “notizie che lo erano già”: nei giorni scorsi per esempio tutti i quotidiani hanno annunciato la possibilità della liberazione di Aung San Suu Kyi esattamente negli stessi termini in cui avevano dato la stessa notizia un mese prima. Capita spessissimo. A volte viene da pensare che se nelle redazioni arrivasse un’agenzia che dice che Obama è diventato presidente degli USA, qualcuno ci farebbe un pezzo.
Oggi in prima pagina sul Corriere c’è una bellissima foto di un orso polare che gioca con un cane da slitta. Il titolo è “L’orso polare che abbraccia i cani” e c’è un bell’articolo di Danilo Mainardi commenta le immagini. La foto “viene da una zona selvaggia”, l’orso “ha scelto un cane per amico”, “un fotografo documenta”, tutto un grande uso del tempo presente.
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Ma questo non una cosa tipica dei media italiani, con tutti i loro limiti, è una cosa tipica dell’informazione ai tempi della Rete cioè di una profusione di informazioni decontestualizzate e detemporalizzate che sono sempre nuove per qualcuno, sia che operi per una testata storica che per un blog ‘zero comments’ che per un fan forum di qualsiasi genere. E’ impossibile, online, smentire definitivamente alcunchè e perciò tutto si ripete in un blizzard di link e copincolla e mi piace e lolz…