Altro che Wikileaks

Ecco con quale understatement comincia un articolo sul Sole 24 Ore di oggi, prima di rivelare il tema di tanta enfasi.

Ne parla il Papa, e ne parlano i filosofi scettici. Il Dalai Lama medita nei suoi sermoni come su twitter il blogger Morozov. Il romanzo di Eco e gli elzeviri di Arbasino, i nuovi scrittori Lagioia, Recuperati e Murgia, faticano sulla stessa cornice. E se le speranze di Obama languono alla Casa Bianca, Cameron insegue a Downing Street la riscossa dei conservatori e l’Europa ha perduto gli ideali, la ragione è unica.
Le idee del Novecento, il secolo grande e terribile che ci ha dato guerre, aspirina e pillola Pincus, la Luna e l’Olocausto, la fine delle colonie e la liberazione della donna, il secolo dell’auto, della tv e del computer, della Morte di Dio e di Giovanni XXIII, di Camus e del jazz, del web e del rap, le idee che hanno commosso e rovinato generazioni, creato Grossman e Benjamin, il teorema di Godel e le teorie del caos, Stalin e al Qaeda, Gandhi e Mandela, la Wolf e la Aung San Suu Kyi, sono finite. Straordinarie e seducenti, pericolose e vitali, non ci aprono le porte, felici o misteriose, del XXI secolo.

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3 commenti su “Altro che Wikileaks

  1. alex

    Se Flaubert fosse ancora vivo, non ce la farebbe a star dietro alle tante “sottises” di cui abbonda questo scorcio iniziale (felice o misterioso?) del XXI secolo – in particolare nelle redazioni italiane.

  2. francescorocchi

    In questi giorni sto guardando su youtube Space Battleship Yamato, splendida Space Opera in cartone animato degli anni ’70.

    E’ più sobria.

  3. Raffaele Birlini

    Riotta mi lascia sempre a bocca aperta, tutte le volte che lo sento parlare mi sembra di vedere un filo di fumo azzurrognolo che gli esce dalle orecchie, è strabiliante, un uomo da ammirare e portare come esempio: se ce l’ha fatta lui ce la puopi fare anche tu. Ies iu chen.

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