Complici

Era il 29 luglio quando il PdL ha di fatto espulso Gianfranco Fini. Sono passati quattro mesi e mezzo. Nei quali non è successo niente: niente è cambiato politicamente, ma abbiamo semplicemente buttato via il tempo e i giorni in uno stillicidio inutile che non si è ancora concluso. I finiani avrebbero potuto votare la sfiducia al governo già il 30 luglio per quello che sappiamo: le condizioni erano identiche a quelle del 14 dicembre. Avrebbero dovuto chiuderla non appena avevano sostenuto che fosse chiusa. Ecco perché la questione della complicità con questa maggioranza non si è esaurita con la nascita di Futuro e Libertà. Quel partito non segna di certo una discontinuità innovativa: ancora oggi stanno a discutere se fare un passo indietro o mezzo avanti. E c’è tutto un paese stordito e ipnotizzato a pendere dalle loro balbuzienti labbra.

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15 commenti su “Complici

  1. lcn03

    Il problema è che per fare qualcosa, qualunque cosa, bisogna prima di tutto sapere cosa fare, poi avere il coraggio, e infine la forza di farla.
    Fini e i suoi, al di là dei fiumi di parole di cui ci inondano quotidianamente, hanno dimostrato di essere mancanti di tutti e tre i requisiti.
    Ma il tempo sta per scadere: martedì prossimo vedremo se finalmente prenderanno una decisione, in un senso o nell’altro purché chiara e definitiva.

  2. siviez

    suprema indecisione… se davvero stesse loro a cuore il bene comune avrebbero già votato la sfiducia…

  3. stefano b

    I finiani stanno dimostrando che l’antiberlusconismo di destra mostra gli stessi limiti di quello di sinistra: affascina ed attrae l’elettorato radicale e militante, ma politicamente alla prova del dunque si dimostra debole nel reggere l’urto dei sotterfugi di Berlusconi.

  4. mico

    Ci sono persone che hanno l’occasione, temporeggiano, e non ce l’hanno più. Fini si accomodi vicino a Segni.

  5. Broono

    Tocca citare Striscia (brrr! Scusate! Scusate! Vi prego scusatemi!):
    Con l’invenzione di FLI l’unica novità è che c’è un altro partito che appoggia Berlusconi.

  6. francescorocchi

    All’epoca si diceva che dovevano prendere tempo per strutturarsi come partito, per radicarsi. Pare non abbiano fatto una cippa.

    A me non sembra che neanche il PD si sia mosso granche’ bene, ma e’ tutt’un altro discorso.

  7. alfa

    Fini per ora non si sta dimostrando all’altezza del ruolo che sembrava volersi ricucire. Si è aggregato a dei grandi personaggi come Casini e Rutelli e non riesce (o forse non vuole) a smarcarsi integralmente da Berlusconi.

    Ad ogni modo ho l’impressione che siano tutti “annunci” finalizzati a sondare l’opinione pubblica per poter fare le scelte con più consensi. Dobbiamo aspettare il 14 per sapere cosa succederà il 14, tutto ciò che viene detto prima è solo puro gioco politico.

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  10. marco batt

    pensatevi solo se i finiani avessero votato la sfiducia il 30 luglio, sarebbero stati di meno, non sarebbe passata, Fini avrebbe dovuto andarsene di sua sponte e B avrebbe potuto lavorare meglio senza un intrigo come l’ex An. Tutto un favore al capo.
    Oggi almeno si è intavolato qualche altro discorso, che poi nella sostanza non cambi nulla ok, però almeno si è incrinato il potere di B in Parlamento, al punto che nuovi scenari sono alla porta.
    Capisco l’irritazione, ma pensiamo sempre anche all’aspetto più negativo che può essere stato evitato. In questo caso non è poco….

  11. johndoe

    Ehm marco, quale sarebbe “l’aspetto più negativo” che avremmo evitato, il fatto che Fini se ne sarebbe andato? Pensa te che io farei carte false per questo…e prescindendo dal destino del berlusca, che mi interessa meno. Vedi a volte com’è vario il mondo.

  12. marco batt

    no beh, piano, john. Un B senza neppure un barlume di “opposizione interna” significa disastro assoluto, completo, senza ritorno.
    Tanto di quella esterna a lui non interessa, finchè comanda a regime il Parlamento della sua parte ognuno può dire quel che vuole tanto non cambia l’esito. Se qualcuno invece rompe le balle dalla sua, beh, ha il dovere di mediare.
    E di un B senza remore, beh, avrei gran paura sinceramente, non oso pensare a quanti danni potrebbe fare ancora…

  13. braccale

    La politica ha i suoi tempi. Snervanti, qualora si intraveda l’ineluttabilità dell’esito.
    Ma la sedimentazione delle rotture dipende dalla vorticosità e viscosità del liquido di contrasto mediatico in cui è immersa la fanghiglia.
    Ed è dalle dune formatisi, che parte la rincorsa agli scranni.

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