Che mi è piaciuto Moneyball lo avevo già scritto, anche se ne ho scritto solo un decimo dei motivi, per non rovinare il film a nessuno. Mi ha anche dato molto da pensare per quel che la storia è metafora di rivoluzioni riuscite o rivoluzioni possibili o rivoluzioni incomplete che ci sono molto vicine. Ma di questo magari dico ancora un’altra volta: stavolta aggiungo solo una cosa che ora vedo aveva notato anche David Denby del New Yorker, anche se io non la trovo né un’ironia né una stranezza, ma una realistica e lucida lettura. Nel film si contrappongono – come in molta altra letteratura e cinema – una visione delle cose legata all’istinto, alla passione, all’esperienza umana, all’intuizione e una che investe sulla scienza, sui numeri, sull’uso dei dati e delle macchine: ma in questo caso, per la prima volta, i buoni sono quelli della seconda.
there’s an inescapable oddity at the center of “Moneyball”: Beane and Brand are possessed by a passion that is almost sacred in its strength, yet it’s devoted not to character or courage but to hard, cold numbers, an irony that the moviemakers could have made more of.
avete paura di sbagliare. la scienza regala una sicurezza quasi religiosa da portar via
Non per buttarla in cronaca…ma l’ultimo che pensava di poter fare le cose a istinto, è stato Schettino…
Ma davvero c’è questa contrapposizione tra istinto, intuizione, passione, esperienza umana da una parte, e numeri e scienza dall’altra? Non è forse la passione e l’intuito, e a volte perfino il caso, che hanno guidato i più famosi scienziati a realizzare scoperte meravigliose? E non è forse vero che alcuni famosi letterati hanno avuto una meravigliosa attrazione per la razionalità e per l’indagine “scientifica”?
Forse sarebbe ora di lasciar cadere questo trito e tristo cliché di Gentiliana memoria, e di cominciare a vedere le cose da un altro punto di vista.
la bellezza dei numeri della scorsa stagione mlb http://espn.go.com/mlb/story/_/id/7366294/strange-true-feats-year-postseason-edition
@uqbal
secondo il tuo “ragionamento”, tutte le persone fuggite dalla nave hanno agito “male”. ti ricordo, visto che non sembri in grado di comprendere in autonomia i fatti, che i passeggeri scappati, i sopravvissuti, sono stati animati dalla stessa volontà di schettino, una stupida paura. è sempre un piacere vedere la scarsa qualità dei commenti
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@glipari
la gentiliana memoria la lascio al passato insieme ai morti. ad essere sincero, mi riferivo al conflitto tra dominio della tecnica sull’uomo e libertà dal dominio della tecnica sull’uomo di origine habermasiana. un aggiornamento ogni 20anni non sarebbe male, professore
@uqbal
Reince Priebus ha detto che Obama è un capitan schettino, più o meno. adesso sono onorato del tuo paragone col capitan schettino, grazie