Ce ne fossero, di Call me maybe

Si potrebbe scrivere un trattato, su “Call me maybe”, la canzone che ha spopolato nell’estate di mezzo mondo, battendo ogni record di appiccicosità della storia. A un giudizio musicale severo, è una canzonetta pop facile facile, suoni e vocetta da pop caramelloso anni Novanta e un refrain che non esiste, una sorta di slogan scandito. Di fatto, è “Barbie girl” degli Aqua, appena un po’ meno cartone animato. L’unica cosa che è davvero una trovata geniale – nel suo genere – è la ripetizione delle quattro note di sintetizzatore, lavoro del produttore (oltre che cantante e musicista) Josh Ramsay, che ha messo le mani su una cosa che prima era una canzonetta folk che non sarebbe andata da nessuna parte. Ma proprio per la sua semplicità innocua, è invece impressionante il potere scatenante di buonumore universale che “Call me maybe” ha generato. Le parodie e le adozioni abbondano in rete, e alcune sono esilaranti (cercate quella di Obama, quella di Chatroulette, o quella di Guerre Stellari, lavoro certosino che esalta le tre note suddette). E tutti quelli che la cantano sembrano – lo dico – felici? Tutti decerebrati devastati dal consumo di una droga stordente (la musica è una droga, nel senso degli effetti e della dipendenza)? Non credo: e comunque non importa. Se una fuggevole allegria complice passa per gli umori di chiunque grazie a una stupida canzonetta, quella è una gran stupida canzonetta.

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9 commenti su “Ce ne fossero, di Call me maybe

  1. bobryder

    Personalmente credo che ce ne sono di molto più orecchiabili.Roba lontana(almeno agli anni ’90) quella in cui c’erano pezzi pop da canticchiare ma non trash, i Queen dei successi più pop in questo erano maestri, solo per fare un esempio.
    ps: tra le canzoni che a me hanno cambiato qualcosa devo dire che ne metterei almeno una mezza dozzina di Bob Dylan, e “like a rolling stones” non è nemmeno, in assoluto,tra le dieci sue migliori.
    “My back pages” e “Sad eyed lady of lowlands”.Ma questa è poesia, come quasi tutto quello che Dylan ha fatto tra il ’62 e il ’73(dal primo folk alla colonna sonora di “Pat Garet Billy Kid”).

  2. uqbal

    Sofri, stai intellettualizzando.

    Ti piace una canzonetta, fattene una ragione. Ci siamo passati tutti. Io sono cresciuto con puro hard rock anni ’70, Heavy Metal classico (Iron Maiden & Manowar) e Thrash Metal ancora più classico (Metallica fino a And Justice for All), mentre di italiano ascoltavo solo i cantautori.
    Adesso in radio cerco Shakira, Lady Gaga e Black Eyed Peas. Mi sono arreso al mio destino, amen.

  3. bobryder

    Non credo che il senso di questo post sia che a Luca Sofri piace una canzonetta(call me maybe,segnatamente) ma casomai il fatto che la gente, per quanto stupida sia questo motivo, lo canta e, mentre lo fa,pare felice.Indi per cui il punto centrale è il potere trascinante di certe canzoni innocue.Anche se, Luca,in genere se uno è felice è quasi fisiologico che intoni qualcosa(magari una “canzonaccia”) mentre più raro cantare per mettersi di buon umore,nonostante il vechio adagio.Comunque, se volete provare(a mettervi di buon umore con un pezzo) questo credo sia tra i più papabili degli ultimi tre lustri.
    http://www.youtube.com/watch?v=kS-zK1S5Dws

  4. wiz.loz

    Straordinario, la canzone dell’estate e sono riuscita a non conoscerla, a non essermene accorto e a non averla mai sentita nemmeno di sfuggita fino a quando non ho letto questo pezzo e l’ho cercata su YouTube. La mia uscita dal mainstream è completa!

  5. marquinho2

    @wiz.loz
    in Italia la canzone dell’estate è stata un’altra, quella che non voglio nemmeno pronunciare, parla di animali, se non hai sentito nemmeno quella me ne felicito e non andarla a cercare.

  6. S.ara

    Vi ricordate quando si riusciva a ballare, dico: ballare, su “Life is life”?O madonninasanta…

  7. Luca

    Nessuno è tenuto a saperlo, ovviamente, ma ci ho scritto un libro sulla mia passione per le canzonette di ogni qualità, non c’è rischio che “intellettualizzi”.

  8. uqbal

    Luca, mi stai dicendo che ci hai scritto un libro intero sulle canzonette, per dimostrarmi che non stai intellettualizzando? Sicuro?
    In ogni caso, la mia canzonetta della consapevolezza è stata Wake Up di Hillary Duff, e poi ho proseguito con Shakira. Non mi sento di escludere ragioni non puramente musicali alla base delle mie inclinazioni.

Commenti chiusi