Il senso della democrazia

C’è un divertente articolo sull’Economist che pone questa domanda: se ogni logica ci dice che il nostro singolo e personale voto non può cambiare il risultato elettorale, perché facciamo lo sforzo di andare a votare?

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5 commenti su “Il senso della democrazia

  1. Lodovico Valentini Perugia

    Forse perché definiamo democrazia una cosa che non lo è più. Infatti, il voto non è più umano, è solo un gesto che altri guidano, in tal senso un solo voto non ha alcun valore. Se così è, anche tanti voti non hanno significato. Sono solo quantità numeriche! Che purtroppo non miglioreranno una situazione.
    La realtà è che nessuno, ormai, in un paese così detto democratico, usa la sua testa e la sua sensibilità per esprimere un’idea. Il caso del nostro Paese è più drammatico, perché nessun partito esprime un” ideale” ma individui che promettono una soluzione senza averla.
    Siamo noi cittadini che dovremmo tornare a pensare che siamo Cittadini (Citoyens alla francese), e rincominciare a esprimere le nostre idee, chiedendo ai partiti di rappresentarle.

  2. alessandro chiarini

    Ormai siamo maturi per la democrazia perfetta, ovvero eliminare le elezioni e implementare il sorteggio. Cosi i costi dai circa 20€ per votante (tra rimborsi e costi organizzativi) scenderebbero a 1/2€.

  3. Geffe

    Perché quella logica è formulata a partire da un altro assunto: che qualcun altro ci vada, a votare.

  4. Giordano

    Per lo stesso motivo per cui per saziarti devi mangiare un piatto di riso, non un chicco. Puoi togliere un singolo chicco dal piatto e non vedere la differenza ma se li togli tutti non mangi niente…
    In questo senso il “chicco” insignificante di per se acquista significato quando si raggruppa in una quantità abbastanza significativa per diventare un piatto di riso…

  5. giaimeddu

    Quel che è importante non è il risultato, ma il viaggio. E’ chiaro che un singolo voto non cambia le cose, ma il gioco si fa interessante se si discute con la gente, se si convincono altre persone a votare la stessa propria scelta. Oppure sperando che tutti gli altri stiano a casa e il proprio voto rappresenta il 100% delle preferenze.

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