I picchetti alle password

Lo sciopero dei giornalisti congegnato con meccanismi anacronistici solleva mille contraddizioni, ai tempi del web: dare una notizia su twitter è violare lo sciopero? Scrivere sul proprio blog è violare lo sciopero? E non è assurdo che in tempi di informazione dal basso e giornalismo della gente, i professionisti non scrivano cose che intanto verranno scritte dai non professionisti? Che i siti non testate giornalistiche diano ai lettori un servizio che non stanno dando i siti che sono testate? E visto che si parla di “giornalisti”, che fanno i moltissimi non giornalisti che producono e aggregano contenuti di informazione sul web?

Ho dei forti dubbi su questo genere e modo di protesta, che suona ogni volta di più come un’affermazione di esistenza di una corporazione in crisi di identità: non si capisce per quali percorsi questo sciopero dovrebbe ostacolare l’approvazione di una legge sbagliata, e sembra invece figlio di una vecchia logica dobbiamo-fare-qualcosa priva di idee e ricca di riflessi condizionati.

Detto questo, non scioperare con queste obiezioni è sempre sgradevole e scorretto nei confronti di chi lo fa in buona fede e con buone ragioni, e inevitabilmente suggerisce – altra stupidaggine a cui costringe l’imposizione unilaterale di questa scelta – una contrarietà alle ragioni della protesta. Io spero che la discussione critica che vedo nata in rete faccia comprendere meglio tutto questo e faccia fare un passo avanti a un ripensamento su queste proteste: anche se lo diciamo ogni volta e poi siamo sempre qui a scioperare con modalità impiegatizie (“dalle sei alle sei del giorno dopo…”) e linguaggi da carabinieri (“ancorché”).

Quello che poi mi sembra ulteriormente punitivo per i lettori e rivelatore di pigrizia assolutista è il blackout totale per il web, soprattutto quando alle reti televisive è offerto di scioperare e al tempo stesso dare “notiziari in forma ridotta” o “notiziari straordinari”: ulteriore paradosso che non ha logica. E su questo qualche pensiero di maggior buon senso subito si può fare.

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3 commenti su “I picchetti alle password

  1. Pingback: Quel che penso dello sciopero dei giornalisti di lunedì « Tutte cose

  2. Drockato

    Utile sarebbe anche domandare ai collaboratori dei giornali se trovano giusta questa decisione, calata dall’alto da Cdr e giornalisti dipendenti.

  3. Pingback: Kataweb.it - Blog - Giornalismo d’altri » Blog Archive » Scioperi e giornate del silenzio: tacere non è più (materialmente) possibile

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