Cosa dovrebbe fare Pierluigi Bersani lo spiega bene qui Francesco Costa. Io mi offro per scrivergli la formulazione esatta delle proposta, in un linguaggio che faccia proprio quello del leader del M5S e lo assecondi, come segno di benevolenza:
“Beppe Grullo è una zecca attaccata all’Italia. Da anni sta importunando tutti noi e costruendosi una seconda vita a spese degli italiani invece di occuparsi dell’orto di cui tanto parla e che sta ammuffendo. Ha passato gli ultimi anni formulando su di me, i miei compagni e il mio partito giudizi squisitamente politici, ricordiamoli:
Zombie politico
Morto che parla
Vi seppelliremo vivi
Gargamella
Stalker politico
Gli abbiamo regalato un ultimo sussulto di vita
Smacchiatore fallito
(qui lo staff di Bersani può aggiungere a piacimento)
Ora questo fine analista politico ha l’arroganza di bocciare a priori una nostra disponibilità a collaborare, prima ancora di conoscerla.
Non importa. Gliela spieghiamo lo stesso.
Il PD darà il voto di fiducia al M5S se questo partito – vincitore chiaro delle elezioni – vorrà proporre un governo con un programma che adotti i temi proposti dal PD, a cominciare dal cambiamento della legge elettorale”
Il Gabinetto Von Schleicher. Franz Von Papen. La caduta del Governo Facta. Lo controlleremo, lui e quegli altri contadini ignoranti.
La responsabilità di governo lo logorerà.
Lo usiamo quando vogliamo.
Stacchiamo la spina quando vogliamo.
Poi non va sempre così.
@Andrea P: aldilà degli esiti, che credo meno drammatici di quelli, però è la stessa cosa che ho pensato io. Poi, per carità, le istituzioni democratiche dovrebbero essere più solide al giorno d’oggi rispetto agli anni ’20 del secolo scorso, ma l’idea di non fare*mai* compromessi e sparare sempre più alto, porta sempre brutte conseguenze.
Mi pare di intravedere una grande ingenuità.
Se i grandi strateghi del PD lasciano il pallino in mano a Grillo quello li fa subito a fette.
Lui non ha nulla da perdere e sopratutto non ha persone da difendere né gruppi né organizzazioni né blocchi sociali né interessi acquisiti da favorire e proteggere, come è (quasi) normale che avvenga all’interno di un partito tradizionale.
Grillo presenterebbe un programma di Governo di questo tipo:
Severissima legge anticorruzione.
Rigorososissima normativa contro conflitto d’interessi.
Abolizione finanziamento pubblico ai partiti e all’editoria.
Tetto agli stipendi dei dirigenti etc.
(Applausi generali!)
Poi:
Banda larga gratuita per tutti.
Abolizione IMU.
Asili, scuole e cure gratuite per tutti.
(Applausi generali)
Poi arrivane le polpettine avvelenate:
Referendum su Europa?
Via TAV e F35?
Commissione d’inchiesta su MPS e fondazioni bancarie?
Dimissioni per gli indagati (Vendola, Rossi e compagnia cantante)?
Limatina alle unghie dei sindacati?
Responsabilità civile per i magistrati?
In uno scenario simile il PD si dissolve in quindici minuti e alle elezioni successive…
Chi tocca Grillo muore!
Andrea P.
Fammi capire, gli squadristi grillini che stanno menando i sindacalisti dove sono? Gli Junker prussiani confluiti nel M5S che stanno facendo?
I reduci di guerra sono stati inquadrati nelle formazioni paramilitari grilline?
Cerchiamo di non dire fesserie ammantandole nel drappo della storia.
@uqbal: non credo che intendesse che saremmo in una dittatura di quel tipo, ma se ti fai un giro in rete, tipo sul sito del fatto quotidiano, gli squadristi li trovi. Certo, non ammazzeranno Matteotti, ma si sa bene, la prima volta è tragedia, la seconda farsa.
E in ogni caso, credo che lo scenario prospettato da il pastore dell’essere è quello più probabile.
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Con parole mie? Neanche tu, Luca Sofri, Ci hai capito niente.
Geniale. E il domatore di giaguari dovrebbe comprare una pagina del corriere per pubblicarla. Solo così si gioca a poker. Tanto alla fine Grillo accetterà. Ma farà sudare tutti, tutti gli italiani. Facendo capire che fa sul serio, che lui non scherza e che appena si alza male una mattina stacca tutto. Magari con Fiorello presidente del Consiglio. Ma accettare, o almeno far finta di accettare è l’unica opzione che ha. Sei mesi di stillicidio senza governo lo riporterebbero sotto i 10 punti, di 8 milioni di voti, 5 han già paura di aver fatto una cazzata, in più non avrebbe più Bersani davanti. Realizzare troppe cose lo svuoterebbe di appeal e tornerebbe sotto i 10 punti, anche perché sarebbero ormai anche nel programma del partito dei pensionati. Quindi rimane un governo di scopo con poche riforme, non credo con ritocchi costituzionali, in modo che il “molto” rimanga in piedi e si venda l’idea che lui/loro sono il solo veicolo per finire lo sporco lavoro. Se il Pd entrasse in modalità “cos’avemo tanto da pperde” se la potrebbe giocare alla grande, dividendo i successi popolari/populisti, ma facendo da garanti, passando per quelli seri “che non si può dire ad alta voce, ma meno male che ci sono loro che controllano, che sanno scrivere una legge”… insomma il ruolo dei grillini.
La fantasiosa proposta di Costa è destinata a cadere nel vuoto, il primo commento al suo post è molto più realista del post stesso e dice già quasi tutto. E non è solo questione di coraggio e intelligenza politica (sempre stati carenti nel PD). E poi mi pare che l’intervista a D’Alema abbia già chiarito cosa fare, e D’Alema sappiamo detta come sempre la linea cui a Bersani poi toccherà adeguarsi. Del resto oggi i quotidiani sono occupati a discutere sul possibile incarico a Renzi che troverebbe d’accordo anche Bersani. Come volevasi dimostrare.
Una seconda vita a spese degli italiani? Che lettera ridicola.
Bersani rappresenta una classe politica fallita, una lettera del genere non avrebbe alcun senso: quando Grillo dice zombie politico dice una cosa vera, quando Bersani dice fassista del web dice una sciocchezza. Che razza di offesa sarebbe “smacchiatore fallito”? Capiamo la differenza tra questo e paragonare Grillo ad Hitler?
Fino a ieri ero convinto aveste capito qualcosina… e invece niente eh!
Questa poi è una chicca:
“Ora questo fine analista politico ha l’arroganza di bocciare a priori una nostra disponibilità a collaborare, prima ancora di conoscerla.”
Ma quale proposta potrà mai essere credibile se viene da gente che vorrebbe allearsi con Berlusconi? E’ Bersani, non è Civati, non è la Serracchiani.