La pena ad personam per Berlusconi

Soprassediamo sulla stampa specializzata e di settore (di settore antiberlusconismo) che cerca di ridare spazio ossessivamente al suo settore in crisi: enfatizzando qualunque irrilevante esausto mugugno di un uomo fuori dalla scena come se il mugugno stesse per abbattere la democrazia e la Costituzione.
Passiamo al merito della questione, ovvero che le eventuali critiche di Silvio Berlusconi nei confronti della magistratura possano costargli un aggravamento della pena e complicazioni nella sua esecuzione. Ci furono obiezioni e moderate proteste a suo tempo, ma molti di coloro che la trovano una decisione illiberale e prepotente misero in conto che di fatto quell’avvertimento non avrebbe avuto conseguenze. E io tendo ancora a pensarlo, che sia solo una minaccia, ma questo non toglie che – ora che se ne riparla dopo che ieri Berlusconi ha di nuovo attaccato verbalmente i magistrati – la minaccia resti inaccettabile, maramalda e pericolosissima. A Berlusconi viene inibita la libertà di opinione, e chi chiede che le sue reazioni di ieri abbiano delle conseguenze sull’esecuzione della sua pena, sta chiedendo una repressione “ad personam” dell’espressione libera di un’opinione.

Poi se c’è chi ha ancora voglia di indignarsi contro quell’opinione e di discuterla, e ne ha tutto il diritto e la libertà: basta che non si pretenda che le opinioni siano libere solo a seconda di chi le esprime. Che Berlusconi sia l’unico italiano a cui è vietato dire che “la magistratura è irresponsabile” e che è minacciato di essere messo in carcere se lo dice, è una cosa da Canossa mille anni fa o da cosche di bulli adolescenti, non da amministrazione del Diritto.

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27 commenti su “La pena ad personam per Berlusconi

  1. Francesco

    Non son sicuro che sia l’unico: conosco poco la legislazione sull’affidamento ai servizi sociali, ma mi pare tutta improntata al moralismo (al contrario di quella sui collaboratori di giustizia, ai quali non si richiede nessun pentimento).
    Si richiede che il condannato dimostri di essere un bravo cittadino rispettoso delle leggi e delle istituzioni. E questo non si riduce a rispettarle, le leggi, bisogna mostrare un atteggiamento particolarmente rispettoso.
    A me pare sbagliato tutto l’insieme (dalla richiesta di genuflessione al fatto che la pena diventi sostanzialmente simbolica), ma non particolarmente ad personam.
    E neppure mi pare un aggravamento di pena: si perde uno sconto di pena per non aver rispettato gli oneri. Non è solo una formalità: non gli viene comminato nulla in più di quello che già si è stabilito gli spetti per i reati di cui è stato riconosciuto colpevole.

    Detto questo, credo che nel caso specifico sarebbe particolarmente scorretto, perché la frase è stata detta da testimone in un processo, non in una dichiarazione spontanea. Non poteva rifiutarsi di essere presente e di rispondere alle domande, non si può poi punirlo (neppure ritirando un “privilegio”) se ha perso le staffe in un contesto in cui è stato costretto; sarebbe davvero odioso.

    ps: sul merito, come al solito, mescola alcune verità in un discorso sostanzialmente eversivo. Bisognerebbe trovar la forza di ignorarlo e mettersi d’impegno a riformare la giustizia in modo da renderla più precisa, responsabile, efficace e rapida.

  2. Giordano

    A quanto ne so l’opinione di Berlusconi (che definire inibita mi pare quantomeno forzoso) è direttamente collegata con la pena che sta scontando. Vorrei un parere “tecnico” da chi se ne intende ma, a quanto avevo capito, per ottenere i domiciliari e il servizio civile una delle pre-condizioni è dimostrare di essersi pentito (non solo per B., per tutti quelli nelle sue condizioni).

    Ora il punto non è l’opinione di B. sulla magistratura (che conosciamo) ma il fatto che continuando a battere su quel tasto dimostra di non essersi pentito affatto e di imputare la sua colpevolezza alla partigianità dei giudici.

    Quindi, nel caso specifico, lui ha la libertà di espressione che vuole ma se dice cose che dimostrino il suo non sentirsi colpevole, ci può anche stare che la pena venga commutata, mancando uno dei pre-requisiti.
    Maestroyoda

  3. aghi_di_pino

    Definire Berlusconi “fuori dalla scena” quando si appresta a mettere la sua firma in calce alla più corposa modifica costituzionale dalla nascita della carta, è francamente azzardato.

  4. layos

    Premesso che sono contrario a qualunque reato di opinione, perfino i più odiosi e disgustosi come l’antisemitismo ed il razzismo in senso lato, che non dovrebbero essere questioni delle quali, fino a che si resta nell’alveo del parlato, si debba interessare il codice penale, mi pare che derubricare il veto posto a Berlusconi a sparlare delle magistratura (per altro nell’arco di tempo limitaato alla espiazione della sua pena) ad una censura sia un po’ una forzatura.
    L’affidamento in prova ai servizi sociali è una decisione arbitraria di un magistrato che scaturisce dall’osservazione della personalità e dal fatto che il condannato stia seguendo un percorso riabilitativo incoraggiante. Fra gli elementi di valutazione di questo percorso c’e’ anche un atteggiamento rispettoso e deferente verso le istituzioni che concedono questa forma più blanda di espiazione della pena.
    Se Berlusconi volesse potrebbe stare ai domiciliari o in galera e urlare a pieni polmoni che i giudici sono dei corrotti e dei burattinai comunisti, senza rischio di censura alcuna.
    Per altro non essendo un atto unilaterale del Tribunale di Sorverglianza ma una precisa rischiesta dei difensori (nella cui memoria difensiva per la richiesta si faceva esattamente cenno all’atteggiamento di B. verso i magistrati definendolo “propaganda politica”) se non si fosse voluta questa censura e non sottostare a queste restrizioni, si sarebbe potuto evitare di chiedere l’affidamento ai servizi sociali e passare 10 mesi a Villa S.Martino con Dudù e la Pascale, che pure come prigionia non mi sembra tanto dura.

  5. fp57

    Mi pare un problema di ipocrisia. Berlusconi si dichiara innocente. Come puo’ essere pentito? Perciò non capisco questo tipo di richiesta da parte dei giudici. Ipotizzo che i giudici non conoscano Berlusconi. Infatti se lo conoscessero, non avrebbero potuto valutare meglio qualcosa di compatibile con la persona (in termini di ulteriori restrizioni, giorni di lavoro, altro) invece che chiedergli di essere ipocrita?

  6. cinziaopezzi

    come si fa a “dimostrare” di essere pentiti?
    sa di strascico di logica cattolica, di cui sembra ancora permeata la legislazione italiana

  7. Philip Michael Santore

    @ layos:

    Leggo sul Corriere che i magistrati starebbero valutando “l’ipotesi dell’avvio di un procedimento per il reato di oltraggio a magistrato in udienza”. Ciò in quanto B. ha detto che «La magistratura è incontrollata, incontrollabile, irresponsabile e ha l’impunità piena» (il che è oggettivamente vero, ancorché ognuno possa considerare la cosa un bene o un male).

    Quindi non stiamo parlando di uno che ha detto “che i giudici sono dei corrotti e dei burattinai comunisti” e che pertanto non ha “un atteggiamento rispettoso e deferente verso le istituzioni”.

    @ Francesco:

    “Si richiede che il condannato dimostri di essere un bravo cittadino rispettoso delle leggi e delle istituzioni. E questo non si riduce a rispettarle, le leggi, bisogna mostrare un atteggiamento particolarmente rispettoso.”

    Che cos’è in concreto un “atteggiamento particolarmente rispettoso”? Forse un comportamento “praeter legem”? O per parlare chiaro, oltre a togliere a B. il diritto di esprimere le sue opinioni (come ha scritto Luca Sofri, che per una volta ha azzeccato un post), ora la magistratura gli vorrebbe forse imporre la linea politica che deve tenere Forza Italia?

  8. clam

    Sì, è vero, Berlusconi è l’unico italiano cui sia proibito insolentire la magistratura in tribunale, così come Luca Sofri è l’unico giornalista cui sia concesso diffondere stupidaggini a mezzo stampa.
    Nel caso di Berlusconi, però, si tratta in realtà di una questione di furbizia. La mamma ha detto: se continui a tirargli la coda, il gatto prima o poi ti graffierà, ma il bambino ignora l’avvertimento. Furbo, no?

  9. werner58

    Beh, tutte le pene consistono in limitazioni della libertà. Se lo Stato ti concede su sponte una riduzione rispetto a quello che a norma di legge meriteresti, e tu violi le condizioni a cui ti è stata concessa, la perdi. Che cosa c’é di tanto strano?

  10. Francesco

    Pensandoci meglio credo che in realtà sia un discorso che non regge: la pena normale per Berlusconi sarebbe un anno (ok, quattro, ma indultati) di privazione della libertà personale.
    Unidici mesi di privazione della libertà di espressione sono comunque uno sconto, non c’è verso di considerarlo uno scandalo.

  11. rinko

    Capisco l’irrefrenabile tentazione di dare contro alla stampa specializzata in antiberlusconismo, cosa che considero generalmente meritoria, però seguire questa tentazione senza rifletterci troppo può portare a conclusioni quantomeno affrettate. Infatti bisognerebbe registrare che Berlusconi ora sta scontando una pena alternativa alla detenzione (domiciliare) e la sua libertà di opinione, oltre ai limiti validi per tutti i cittadini, condiziona anche la possibilità di beneficiare delle misure alternative poiché esse richiede un atteggiamento rispettoso e collaborativo da parte del reo in funzione della sua riabilitazione sociale.

    http://www.mondodiritto.it/dottrina/diritto-penale/le-misure-alternative-alla-detenzione-dalla-riforma-dell-ordinamento-penitenziario-alle-attuali-applicazioni-legislative.html

    PS
    werner58 +1

  12. odus

    “è una cosa da Canossa mille anni fa o da cosche di bulli adolescenti.”

    Non sono d’accordo. Per me è una cosa da violatori del diritto e quindi da fuorilegge.

  13. maragines

    L’articolo dice il vero in parte: a Berlusconi viene inibita l’espressione delle proprie opinioni.
    Ma appunto Berlusconi sta scontando una pena. E le pene del nostro ordinamento sono anche afflittive. Potrà non piacere ma una parte della pena è proprio l’azione coercitiva che limita le libertà garantite a tutti gli altri… Berlusconi ha scelto di chiedere l’affidamento ai servizi sociali e quindi di godere di una limitazione meno grave di quella prevedibile per lui e si è quindi sottoposto a determinate condizioni.
    **
    Potrà sembrare odioso (e forse lo è) ma è l’applicazione di un sistema moderno di diritto penale e di amministrazione della giustizia. Ed è, tra l’altro, una condizione del tutto simile a quella di altri condannati.
    ***
    Berlusconi, inoltre, non si deve mostrare “pentito” usando con questo l’accezione moralistica che molti danno al concetto di pentimento… Questa è sì una concezione arcaica e primitiva del diritto (quasi pre-romana direi). Berlusconi mostra il suo “pentimento” semplicemente perché soggiace alla forza coercitiva e vincolante dello stato subendo gli effetti afflittivi della pena.
    SE il giudice riterrà che il suo comportamento viola le prescrizioni revocherà alcuni (o tutti?) dei benefici.
    Ma è quello che succede in modo analogo anche con altri.
    *****
    Vero è che l’anomalia sta nel fatto che Berlusconi è e rimane (e sempre rimarrà sinché i voti e gli accoliti lo seguiranno) un soggetto politico infungibile e non sostituibile. Legittimato da rappresentanti eletti in Parlamento e da voti che continua a ricevere. Quindi il diritto a manifestare le proprie opinioni si scontra, in parte, con la pena irrogata.

  14. granmadue

    > «Che Berlusconi sia l’unico italiano a cui è vietato dire che “la magistratura è irresponsabile” (…)»

    Sofri, non condivido la tesi da te sostenuta, per vari motivi già trattati da chi mi precede, che non sto a ripetere.
    Aggiungo solo, in riferimento al concetto che ho estrapolato, che secondo me sostieni una cosa inesatta.
    Berlusconi quel giudizio l’ha espresso durante il suo esame in qualità di testimone nel corso di un processo penale. Il testimone, chiunque egli sia, è lì per rispondere alle domande che gli fanno. Stop. Non è lì per divagare, per polemizzare o per esprimere opinioni. Non potrebbe nemmeno mettersi ad elogiare “la magistratura”, per intenderci.
    Dovessi adottarlo io, in quelle circostanze, un comportamento del genere, mi disintegrano.

  15. tanogasparazzo

    Il direttore continua per senso del dibattito ad esplicitare una tesi che il testimone poi in seguito imputato possa durante una testimonianza divagare, che la magistratura è tutta al servizio di un’ avversario ieri i comunisti, oggi una casta pericolosa, fuori dal controllo, del esecutivo politico. Vorrei porre all’attenzione: il ragazzo o giovane della Valle di Susa che ripeteva ad un’altro giovane con divisa una frase ” pecorella ecc…” Venne condannato a quattro mesi. Ora su questo episodio nessun paladino intellettuale con il dubbio, sollevò, condannò, per la sentenza esagerata, al reato così contestato. Invece il potente che grazie al suo agire tramite gli avvocati ha edulcorato i meccanismi del quantificare la somma delle condanne, diventa un pretesto oppure esempio a paladino del suo agire , nel finale della sua commedia degli utili idioti.

  16. aristarco

    Credo ci sia differenza tra dire quelle cose nell’editoriale della domenica mattina e in un’aula di tribunale dove sei chiamato a testimoniare. Cosa ne avrebbe fatto di un fabrizio corona qualsiasi, la Corte se questo avesse avuto il comportamento del testimone B. ?

  17. Philip Michael Santore

    @ aristarco:
    Non è che se la magistratura è ingiustamente arrogante con i deboli che allora è giusto che lo sia anche con i forti. Negli anni 80 chi ragionava così diceva che Tortora aveva avuto un trattamento di favore perché era ricco, perché poteva permettersi i migliori avvocati e perché ne aveva fatto un caso politico.
    Ragionando come te Tortora sarebbe morto in carcere.

    Viceversa che la magistratura si azzardi a sanzionare B. per la sua dichiarazione. Che si vada allo showdown finale, così una buona volta vediamo come va a finire.
    Io credo che in quel caso sarebbe B. ad ottenere piena ragione.

  18. lorenzo68

    Sofri, Le ricordo che RETE 4 è illegale. Ne vogliamo parlare e ci dedichiamo a quelli che un Ghedini non se lo possono permettere? Si può fare?

  19. Arkha

    Sofri, figli di puttana come te ce ne sono pochi al mondo. Già che ci sei potresti difendere le opinioni di Adolf Hitler, dicendo che in fondo il suo odio per ebrei, omosessuali, disabili e tutti gli altri era motivato e non lo si può condannare per le sue opinioni. dopo tutto siamo in democrazia, o sbaglio? Fai prima a morire e lasciare tua moglie e le tue figlie davanti al portone di arcore, così il tuo amicone se le tromba per bene alla faccia tua, e se sono minorenni ancora meglio, vedrai che se la gode, PEZZO DI MERDA.

  20. Arkha

    E COMUNQUE SEI UN VENDUTO DEL CAZZO. VERGOGNATI, BASTARDO TRADITORE FIGLIO DI UNA GRAN PUTTANA TROIA DI MERDA.

  21. Steve Romano

    Beh, a tassare gli smartphone ha fatto naturalmente benissimo, ci mancherebbe altro. Avrebbe dovuto tassarli di più… Non vedo comunque come c’entri con la faccenda di Berlusconi (sulla quale Sofri ha torto).

  22. lorenzo68

    La tua risposta entra in conflitto con il pensiero liberista di cui l’articolo ne fa ampio uso. Il guaio è che ormai voi comunisti pensate sempre alle bandiere (oggi, Renzi domani?) invece di pensare alle cose terrene e alla plebaglia. Un teatro degli orrori ormai consumato e assente da qualsivoglia uso dell’intelligenza. Lo specchio è proprio l’articolo citato che invece è molto intelligente ed è bastato metterci dentro il Dio di Arcore per causare pruriti e irritazioni in luogo del vero valore che oggi si vorrebbe attribuire al termine di libera opinione.

  23. Steve Romano

    > oggi, Renzi domani?

    Domani il mondo, vedrai!

    Te ce l’hai su perché hai paura di non poter cambiare il tuo telefonino da gasato ogni due mesi come fai adesso, o piccolo evasore fiscale. Ma si avvicinano tempi duri per voi! :-)

  24. lorenzo68

    Se potessi evadere non perderei il tempo a disquisire con il plebeo dalla bandiera rossa. :p

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