A otto anni dalle immortali considerazioni “Cose che odio negli aeroporti“, voglio celebrare con una nuova lista scorbutica e capricciosa, più adeguata al tempo che passa e che mi fa prendere meno aerei e impigrirmi in più alberghi.
1. quando ti rimboccano il lenzuolo di sotto con quello di sopra, e a tirarlo fuori si smonta tutto quanto
2. le grucce antifurto con l’incastro sfinente, che siete proprio pidocchiosi
3. le pantofole di spugna orrende, che prima cosa che faccio le calcio sotto il letto
4. i secchielli dei rifiuti della colazione, che è come avere a tavola la pattumiera
5. il sapone nelle bustine, che non si trova mai il taglietto per aprirle, figuriamoci da bagnati
6. il dispenser del bagnoschiuma nella doccia
7. le lucette della tv e del resto, antincendio, led, interruttori, che la notte balena qualunque cosa e devi lavorare da ingegnere con cuscini, zeppe, toppe
8. il frigorifero che romba, e allora stacchi la spina e la mattina è pieno d’acqua
9. gli shampoo nelle confezioni verticalissime, che non possono stare in equilibrio sulla mensolina grigliata della doccia
10. i rubinetti di design moderno che non sai mai dove girarli per avere l’acqua fredda o calda
11. la richiesta di checkout prima delle 12
Aggiornamento col contributo di Filippo Facci, di cui condivido quasi tutto:
il cavatappi che non c’è mai.
l’acqua sgasata (per chi la beve gasata).
i tendaggi che ci vuole un quarto d’ora a fare buio e c’è sempre una falla di luce.
le grucce che oltretutto sono poche. E quelle miste, di vari tipi.
il sistema di interruttori delle luci che non capisci più gli incroci per spegnere tutto.
Se sei cecato come me, in doccia, non distingui neanche la bustina dello shampoo da quella del bagnoschiuma.
i bagni che se accendi l’aspiratore deve stare accesa anche la luce.
le docce che non c’è proprio nessuna mensolina
quando c’è praticamente una sola presa in tutta la stanza, dietro un cassettone.
le salviette che capisci solo dopo che era un tappetino
Le finestre che non si aprono
Le vasche da bagno con la tenda che non copre il perimetro e ogni doccia è un lago di Garda sul pavimento.
Le tv all’estero che hanno in italiano solo Rai International (quando va grassa).
Il “caffè” della colazione.
La faccia della receptionist quando chiedi “the invoice” e poi rispondi “no” alla domanda: “have you ever been here before?”.
La pur elegantissima struttura del letto in ferro battuto quando il materasso è lungo 190cm e chi ci dorme è lungo 191cm
La colazione senza teiere disponibili: se vuoi un tè più lungo di una sola tazza o ricicli la bustina o devi aprirne due, in entrambi i casi ti devi rialzare per riempire una seconda volta la tazza
il bidet che non c’è
Il termostato elettronico del condizionatore che non si riesce a spegnere
I messaggi di benvenuto sulla tv
Oh, dear customer, ‘scolta bene:
– massacrare muri mobili e infissi trascinando i trolley come clandestini alle frontiere;
– poi schiantarli su tavoli e coperte invece che usare il portavaligie dopo che te le sei trascinate per tutti i merdosi marciapiedi dell’urbe;
– abbandonare ogni genere di rifiuto ovunque (dove il termine ovunque può assumere significati fin quasi aberranti!);
– fumare in camera anche se ti ho chiesto di non farlo e c’è pure scritto e ti ho indicato i balconi dove stanno i posacenere e tu no, anzi: “ma perché anche in bagno è vietato?” Sì, idiota! e non è un problema morale, è che mi inzozzi casa, ziopiccoloborghese!
– poi fare la faccia dell’indignato ché ti ledo i tuoi diritti. mo’ denunciati il cervello, se ci arrivi!
– cacare e pisciare letteralmenteallacazzodicane! e poi guardare lo scopetto come fosse un reperto assirobabilonese, tivenisseunassirodiquieilbabilonesedilà!
– rubare asciugamani sciampini saponcini cuffiettine e persino la carta igienica, lacartaigienicadiopovero!
– rubare yogurt marmellate brioches nutella biscotti perchétantolehopagate! sìmaleavevianchegiàmangiateinquantitàtriplacretèin!
– rubare dal minibar perché non si può far pagare così tanto queste cazzate (però l’acqua è gratuita, gasata e no, e le coke/fanta/tamarindo vengono 1€ pezzentone e di là in sala c’è caffè tè e perepepè come se piovesse e pure aggratis;
– berti 16 caffè (gratis) e lamentarti che ne bevi troppi;
– farti il colore dei capelli sulle coperte;
– farti lo smalto delle unghie sulle coperte;
– farti, sulle coperte;
– venirti, sulle coperte;
– non annunciare il tuo arrivo e non rispondere ai miei pacati e gentili messaggi ché io ho un B&B non un hotel con portineria e turno di notte, ‘gnurant!
– dirmi, e t’ho chiamato apposta, testina! che arrivi “sicuramente” dopo le 19 e poi ti presenti alle 15 e t’incazzi perché non c’è nessuno in casa;
– andartene due ore dopo l’orario massimo consentito per lasciare la camera;
– farmi alzare alle 5 del mattino e poi fare colazione alle 11 “ché c’avevo sonno”, ‘gnissunquel!
– non pagare;
– non presentarti nemmeno;
– chiedermi il favore di tenere la prenotazione in sospeso per un giorno o due mentre cerchi un aereo e poi non farti più sentire, non rispondere al telefono, alle mail, niente;
– presentarti e pretendere una camera perché due settimane prima hai chiamato per avere informazioni “e la camera ce l’avevate”;
– lasciare il bagno in condizioni demenziali;
– lasciare la camera in condizioni demenziali;
– lasciare il tavolo della colazione ecc ecc;
– presentarti a colazione in mutande;
– ripeto: presentarti a colazione in mutande;
– portarti il giornale in camera e poi riportarlo in sala da pranzo quando hai finito; di leggerlo, presumo.
– abbandonare gli asciugamani bagnati sul letto;
– abbandonare le tazze umide di te/caffè/tamarindo sui mobili della camera senza il piattino;
– abbandonare la tazza di cappuccino in bagno;
– abbandonare i lisciacapelli bollenti sui comodini di legno;
– lasciare luci accese frigo aperto e aria condizionata a manetta sopratutto se stai fuori tutto il giorno;
– buttare le carte delle caramelle sul balcone;
– gettare bottigliette scatolette e contenitori pieni d’olio acqua sugo tonno yogurt latte nel cestino, quello della carta, quello in rete di ferro, quello senza il sacchetto, ché l’altro, quello senza i buchi, quello con il sacchetto, è nel bagno;
– riempire il minibar di cose tue, aperte, semiaperte, unte, e lasciare le bottigliette per terra oppure sul mobile a colare nelle fessure la condensa;
– urlare; a tutte le ore, eh!
– non usare lo sciacquone; ma te a casa come fai? la cresci fino al soffitto e ci modelli le piste per gli ufo di incontri ravvicinati del terzo tipo? deficiente!
– spargere il fango dei tuoi merdosi scarponcini a carrarmato in ogni dove e lamentarti delle cacche sui marciapiedi; quelle che hai rullato con il trolley, per caso?!
– lamentarti due ore due che l’Italia va male è tutto uno schifo pieno di ladri rubano tutti non se ne può più e poi chiedermi uno sconto perché non ti importa della ricevuta;
– guardarmi attonito mentre ti chiedo se vuoi la ricevuta o la fattura;
– incazzarti (giuro, si chiama GB ed è toscano) perché ti faccio la ricevuta invece dello sconto;
– distruggermi a unghiate la testata imbottita del letto (sempre GB, ma le unghie sono di GL, e la mia è solo invidia, sia chiaro) e avertene perché te lo faccio notare quando ancora una volta pretendi lo sconto; neanche t’avessi chiesto i danni, eh!
– sorridere, ringraziare, lodare il B&B e il servizio, fare una foto al buffet della colazione, poi dare un giudizio bassissimo su Tripadvisor o Booking perché il prezzo è troppo alto; va bene, ma che c’entra il 3 per la pulizia?
– prenotare una settimana e poi andartene dopo la prima notte; oh, e lamentarti se il prezzo per una notte è superiore al prezzo a notte per il soggiorno di una settimana;
– prenotare per uno, presentarvi in due e pretendere di pagare per uno; poi darmi un giudizio negativo;
– darmi un giudizio negativo perché la posizione del B&B è scomoda per dove doveva andare lui: dall’altra parte della città! ma cosa c’entro io?!
– protestare perché i prezzi sono troppo alti; vai da un’altra parte. no, io voglio venir lì, perché è bello.
– protestare perché i prezzi sono doppi in alta stagione, cioè per 10 giorni l’anno in concomitanza con le ultime tre fiere rimasteci; eh, ma io non vengo per la fiera! ah, perché a Riccione ti fanno lo sconto se non sai nuotare?
– protestare perché il bagno è in camera; no, ma mica in quel senso, sa? è solo un modo di dire. in realtà la stanza da bagno è… pronto… pronto?
@Shining
sulle prime mi avevi intrigato
una risposta simpatica di un albergatore ad una lista altrettanto vacua di cose che non piacciono a Sofri
mi ero sbagliato
mi domando perchè?
perchè non provi a vendere l’attività e a trovarti un’altra occupazione?
dico sul serio
mi pare che il tuo lavoro ti faccia del male alla salute
@Shining
sei un mito! Non so dove sia ma verrei nel tuo B&B solo per il tuo commento (e soprattutto perché paghi le tasse!).
@Shining, hai presente il sito delle hostess che fotografano le porcaggini dei passeggeri? L’ anno scorso ci ho messo una settimana a liberarmi dai peli pubici delle signorine della crew, manco fossero state una troup di coniglie d’ Angora coi pidocchi. E quelle tacco 12 che,per non vedere o buttare il rusco, ne han riempito l’ armadio? E quelle che c’ era un ragno e han chiamato l’ asl? ( abbiamo 30mila mq di giardino, vuoi non trovare un ragno?) E quello che non varca neanche il cancello, resta a 200 m dalla struttura, si volta e lascia un commento negativo su TA? E quelli che vogliono pagare con paypal, poi vogliono lo sconto e poi invece che 7 notti ne fanno una? Tu quante volte in stagione sgorgi i wc dagli assorbenti? Quanti asciugamani ti han rubato? quanti portachiavi? Quanti telecomandi? Quante volte ti han svegliato alle 3 di notte perchè han perso la chiave ma in realtá non avevano voglia di ribaltare la borsa? Per il resto metaforicamente ti sposo. @qwerty: per fortuna mica tutti sono così, gli altri ti ripagano ed è un lavoro bellissimo.
Shining, lavoro anch’io nel business e mi sono registrato solo per dirti che sei un grande / ti abbraccio.
@shining
penso il tuo sfogo sia davvero giustificato, troppa maleducazione in giro, troppe persone pensano che tutto sia dovuto.
Io, che sono un occasionale utilizzatore di alberghi, mi metto sempre nei panni di chi dovrà riordinare e cerco sempre di lasciare in ordine, cosi come vivo a casa mia.
Osservazioni giuste.
Oh, Qfwfq71, parlavo solo dell’1 o 2% dei clienti. Il resto sono normali/simpatici/noiosi come tutti. Ricordo Mario, anni 8: s’è fatto accompagnare indietro dalla mamma, qualche minuto dopo che erano usciti, perché gli avevo regalato una macchinina e voleva darmene una sua in cambio, per stare alla pari. Bello, no?
Ciao
Su tutto una cosa: l’odore che si crea nell’abitare le stanze degli arberghi,
@flu_no questa è la regola che bisognerebbe usare sempre e in qualunque circostanza: comportarsi come se quello che ti rifa la stanza\ti serve a tavola\pulisce il marciapiedi\insegna inglese a tuo figlio\[ad libitum] fossi tu.
@Shining. La colazione in mutande, vabbè: l’hai detto tu che sei un B&B, mica il Waldorf Astoria.
@Shining: grandissimo, ho cercato indizi per rintracciarti perché vorrei trasferirmi da te…:-)
SE FOSSE STATA UNA GARA AVREBBE VINTO SHINING
se
@Shining
mi permetto di aggiungere
1- chi si lamenta della presenza delle zanzare d’estate e lascia un brutto commento per questo
2- chi si lamenta perchè non c’è il bidet
3- chi il bidet lo usa come un wc
4- chi prenota perchè è in periferia , ma poi si lamenta perchè non ci sono le boutique vicine
5- chi mi scrive in francese quando ho specificato che parlo inglese e italiano