Titolo di apertura della pagina “Cultura” del Corriere della Sera di oggi:
Anche la scienza conferma
Chi legge libri è più felice
Fonte della notizia (la scienza che conferma): una ricerca pagata dal gruppo editoriale GEMS, che vende libri.
Sostanza della notizia: secondo la ricerca, usando un “indice di felicità” da zero a dieci, chi legge libri è felice 7,44. Chi non legge libri per niente invece è felice 7,21. Una differenza del 2,3%. E in generale la media italiana – che si immagina definita da molti altri fattori di felicità – è del 7,30. Quindi chi legge libri – e fa mille altre cose diverse – è più felice dell’1,4% rispetto a chi non li legge, e fa mille altre cose diverse.
Casi personali citati a conforto della notizia e della sua attualità: Petrarca e Montesquieu, con le loro testimonianze.
Pareri ascoltati a commento della notizia: Stefano Mauri, presidente di GEMS.
Rivelazioni ulteriori emerse dalla ricerca citate insieme alla notizia: “la maggior parte degli amanti dei libri legge dalle 19 all’una di notte. Oppure durante il fine settimana, anche nel primo pomeriggio”. E anche: “Su cento lettori, 69,63 non leggono su mezzi pubblici o privati”.
La differenza non è del 2.3%,com’è scritto, ma dello 0,23%.
Comunque davvero minima.Ci si dovrebbe chiedere,semmai,cosa fa chi non legge nel tempo che avrebbe utilizzato per questa “occupazione”.
No, è il 2,3. Ciao. L.
Secondo me invece chi legge molto si fa più domande. E chi si fa più domande, è più infelice.
Per essere davvero pignoli: la differenza tra i due valori e’ 0.23 (7.44-7.21=0.23). In termini percentuali, i lettori incrementano del 3.19% la loro felicita’ rispetto ai non lettori ((7.44-7.21)/7.21)). Oppure i non lettori sono il 3.09% in meno felici rispetto ai non lettori ((7.21-7.44)/7.44).
Capisco la necessità di evidenziare la fuffa che ci circonda, ma davvero dovevamo dedicare 3 minuti del nostro tempo a questa “ricerca”, discussioni statistiche incluse? Lo dico con un sorriso.
La Bandabardò canta “viva la cultura e la saggezza contadina”: penso come Giacomo86 che chi legge si pone più domande e quindi potenzialmente è più infelice. In ogni caso, non vi sembra follia discutere del 1.4%? In realtà in questi dati ognuno ci può leggere quello che vuole. Io ho un titolo diverso: “Gli smartphone distruggono il mercato editoriale: solo 3 italiani su 10 leggono sui mezzi”. Sì, ok, nessuno ha scritto di cellulari, ma non mi stupirei se qualcuno desse una spiegazione del genere mettendoci del suo..
Lo scrivo qui, penso di non essere fuori argomento.
In un articolo del Post (le “Virgolette” di Stoner che commenta la vicenda Rossi/Marquez) l’autore, nel ricapitolare l’episodio, sostiene testualmente che Rossi “ha dato un calcio alla sua moto, provocando la caduta di Marquez”. Considerato che persino uno dei giudici di gara ha dichiarato (ok: sembrerebbe che abbia dichiarato) che non c’è stato alcun calcio da parte di Rossi, mi chiedo come il Post possa essere così sicuro della propria ricostruzione.
@LucaSofri 7,44-7,21 =0,23 dai che non è difficile capirlo….
forse preferisci lettori proni,che non ti facciano rilevare errori che fai…
per questo quelli che ragionano con la propria mente li censuri…
sei un Rz “boy” come si deve;lo ammetto.
Bye