Matteo Renzi, dopo essere stato Presidente della Provincia, cominciò la sua vera carriera di successi diventando sindaco di Firenze nel 2009, anzi stravincendo le primarie per il sindaco di Firenze, con una campagna di aggressiva e vivace contestazione nei confronti del PD nazionale che aveva sostenuto più o meno apertamente candidati di più radicata e ortodossa fedeltà alla dirigenza. Furono primarie in cui Veltroni ed altri, forti del loro ruolo e potere nel partito, cercarono di creare e proteggere da subito dei propri prescelti, disincentivando ad appoggiare Renzi e criticando la sua candidatura. Facendo insomma di tutto per condizionare da subito il risultato e imporre i nomi decisi a priori.
A me pare che – non mi sfugge la differenza tra primarie del PD e primarie del centrosinistra – somigli molto a quello che Renzi stesso ha fatto con la candidatura Sala alle primarie per il sindaco di Milano, Sala che oggi sarà persino presentato alla Leopolda. Gli andrà meglio che a Veltroni, forse, grazie alla povertà di idee altrui: è un sistema che per un po’ funziona.