Nessuna persona ragionevole può meravigliarsi dei casini in cui si è già messa la giunta Raggi. Il risultato dell’addizione di una città forse irrecuperabile dal punto di vista della gestione pubblica a un partito notoriamente di demagoghi imbranati era abbastanza matematico. Persino il Post, nei suoi fallimentari auspici che le cose andassero in un altro modo aveva avuto gioco facile a immaginare andamenti simili:
Poi certo, è una città che è stata governata da Alemanno e i suoi, e quindi può sopravvivere a tutto, pure ai grillini che vincono e poi Virginia Raggi litiga coi grillini, e poi la sospensione dal partito, e tutta la routine di fallimenti e imbarazzi prevedibili.
Detto questo, rilevo alcuni comportamenti che non lasciano ben sperare sul fatto che esistano soluzioni o prospettive migliori, nel futuro.
1. I responsabili del PD, partito che non è vittima di Roma, ma carnefice, sono un po’ buffi a rallegrarsi del “mal comune mezzo gaudio” che di certo non li assolve: loro a Roma hanno concorso a creare un casino, il M5S non ne ha ancora avuto il tempo e sta demolendo solo se stesso, non siamo ridicoli con “Roma sta pagando le loro incapacità”.
2. Molti che accusano la giunta Raggi di mostrare la sua incompetenza e aggravare i problemi di Roma sarebbero più credibili se non avessero cominciato a farlo gratis dal minuto che Raggi si è insediata: leggere oggi le loro accuse fa l’effetto di Salvini che attacca gli immigrati, rumore di fondo.
3. Rallegrarsi dei fallimenti della giunta Raggi è un tic umano per chi è stanco delle spacconerie cialtrone e infantili della sua compagnia, ma non trattenere il tic rende simili a quelle spacconerie infantili. Poi si può anche rassegnarsi a che non ce la faremo mai, ma se ce la faremo sarà invertendo questa tendenza dell’asilo della politica e della vita.
Poi c’è una cosa buona e potenzialmente proficua, a volerla trovare, in quello che succede a Roma: magari, di fronte all’evidenza, l’idea che i problemi si risolvano con una secchiata di chiacchiere, odio e candida inettitudine, fa qualche passo indietro nelle nostre teste. Ma se ci fosse qualcosa di diverso a riempirle, aiuterebbe.
Diamo alla Raggi la possibilità di lavorare.Non credo che le dimissioni di alcune cariche siano di per sè un sinonimo di entrata in crisi.In effetti il godimento piddino fa ribrezzo,proprio perchè viene dai reposnsabili di questo stato di cose a cui la Raggi sta tentando,faticosamente,di rimediare.
Anche perchè non è un male che responsabili di traporti e spazzatura si dimettano,evidentemente non erano in linea con la volontà riformistica della nuova giunta,discorso diverso per assessori,ma comunque non certo grave(greve,semmai..)
Io piuttosto sono in ambasce al pensiero che la Raggi firmi-cedendo al ricatto dello smaargiasso Renzi-per le Olimpiadi,rimangiandosi promessa elettorale di non farle.Quella si che sarebbe veramente una sconfitta,e una caduta di stile.Uguale e contraria a quella di un piddino qualunque.Gli assessori passano,gli uomini restano,parafrasando De Curtis:no Virginia,NON firmare.
Condivido in pieno il discorso sul PD, ma queste dimissioni sono sintomo non di crisi ma di totale incompetenza. Questi dimissionari sono stati messi lì proprio da loro, con grande trionfalismo dopo che avevano messo a capo delle aziende municipalizzate degli esperti di livello internazionale. Ma sopratutto il controllo all’Anac lo fai prima di nominare qualcuno, non dopo. Da romano non gioisco e non mi rattristo, ne abbiamo viste troppe, ci mancava giusto il M5S, l’unico modo per salvare Roma è ricominciare tutto da zero, un pò come il discorso di Edward Norton in la 25a ora.
gentile luca glamorama
la invito a rileggersi e a farlo avendo riletto luca sofri
“magari, di fronte all’evidenza, l’idea che i problemi si risolvano con una secchiata di chiacchiere, odio e candida inettitudine, fa qualche passo indietro nelle nostre teste”
renzi ha la sue idea sulle olimpiadi, lei non la condivide
cosa c’entri in tutto questo il tratto smargiasso del carattere del pdc è ignoto
e il suo apprezzameneto è il contrario di quanto dice sofri
se anche renzi fosse smargiasso (e secondo me non lo è) l’idea di fare le olimpiadi a roma sarebbe buona o non buona lo stesso
come lo resterebbe che raggi fosse o no una madonna infilzata
anche la locuzione “piddino qualunque” è grave
è grave pensarla e grave dirla
perchè contraddice la sua stessa esortazione a dare alla raggi la possibilità di lavorare
ovvero dio essere valutata personalmente per le azioni di cui è reponsabile
e non collettivamente, a priori, per una appartenenza o ancora peggio per una idea
quanto al direttore di atac, riveda bene cosa ha fatto in concreto e vedrà che è andato anche oltre la volontà riformistica della giunta (io avrei detto riformatrice)
rettighieri ha fatto bene, molto bene, finora
mentre un assessore si è permesso di chiedergli di non spostare un dirigente
però rettighieri ha diretto la società che ha progettato e appaltato il traforo torino-lione…
quindi la esorto ad uscire dalle partigianerie a priori
esattamemnte come sofri ha fatto nei confronti del pd romano
(che è romano e ha responsabilità distinte e diverse, che so, da quello torinese, altrimenti poteeri dire, da torinese, che voi romani vi meritate solo che vi tagliamo i soldi che vi diamo del tutto immeritatamente, sia per come avere finora votato per governare la città come elettori sia per il pessimo servizio di città capitale che date alla nazione come cittadini della stessa: ma sarebbe una polemica stupida, non crede?)
Pere però che comportarsi come al punto 2. paghi elettoralmente. Altrimenti non lo farebbero tutti sempre (andando indietro nel tempo: tutti contro Renzi, i renziani contro Letta, i berlusconiani contro Monti, tutti contro Berlusconi eccetera)
PS in inglese la chiamano “character assassination”
@gianmario nava
ribadendo la locuzione piddino qualunque,e ovviamente evidenziando come il termine riformista sia perfettamente,grammaticalmente e sostanzialmente,pertinente,evidenzio come:
il Sofri jr non ha certo bisogno di avvocati difensori,anche perchè il mio libero pensiero prescinde da quanto scritto da altri:
il discorso su atac,che ha fatto bene o meno è opinabile,nel modo in cui è scritto da la netta impressione che tu non viva a Roma,e parli per sentito dire.E,forse,nemmeno Sofri jr vive a Roma.
La città è al collasso,attendendo che il programma della signora Raggi si realizzi,obnubilazione delle Olimpiadi compresa.
Cordialmente
Luca Glamorama
Purtroppo queste ordalie non tolgono un vot uno al partito di Grillo.
I loro voti vengono al primo turno da rancorosi e al secondo dalla destra che li vota per anticomunismo.
Appartengo alla categoria di persone che in questo momento si stanno facendo grasse risate per quanto sta succedendo a Roma.
Non è per partigianeria nei confronti del PD che, come hai ben detto, ha la sua parte di colpe.
Di certo non è per il piacere di vedere Roma ancora una volta nei guai.
È solo che non sopporto più Beppe Grillo, Virginia Raggi, il M5S e, soprattutto i suoi elettori.
Come hai ben detto tu stesso, una secchiata di chiacchere, una secchiata d’odio nei confronti del “sistema” e molta faccia tosta non possono risolvere i problemi di una città come Roma.
Come dimostrano alcuni commenti, l’ostacolo più grande alla ripresa di autorevolezza della politica è la povertà del dibattito, rappresentabile metaforicamente dal classico asilo Mariuccia, o come tifoserie schierate nelle curve d’appartenenza e “ultrà che si pestano” nei dintorni dello stadio.
Carenza o inefficacia di idee, proposte e contenuti, scarsa realizzazione di quelle poche che vengono messe in campo, inversamente proporzionali al turpiloquio, tweet ad effetto, spesso offensivi, storpiature dei nomi per ricavarne un neologismo dispregiativo, che dall’ “alto” (eletti, media, influencer) è scivolato, inevitabilmente, verso il “basso” (cittadini ed elettori, quelli rimasti).
Dal bordo del fiume. Osservare come tutto scorre. Irrilevanti commenti e tentativi di intervento. Il fiume scorre
@fp57
Siccome in questo blog non possiamo costruire tramezzi o spostare soldi, esercitiamo la nostra libertà di scrivere commenti, per irrilevanti che siano, come irrilevante, in questo contesto, è chi li legge.
per il sig. glamorana
non vivo a roma
la città non è al collasso
aleppo lo è
riformista è una corrente politica alla quale il M5S non appartiene
tuttavia ha una volontà riformatrice
so benissimo che sofri non necessita di fensori, ma se lo faccio che gliene cale?
rettighieri ha fatto bene, perchè negarlo?
lei è un grillino qualunque?