Dario Baldan Bembo, con quel nome, a noi ragazzini rimaneva piuttosto impresso: un po’ come Pace-Bigazzi-Pace o altri sciogllingua che nel suo caso però si riassumevano in una persona sola. Oggi compie settant’anni in cui ha fatto tantissime cose con la musica leggera italiana: sia in ambiti molto tradizionali, sia con cose più inventive o rimaste memorabili. Ha scritto la musica di “Piccolo uomo” e “Minuetto” di Mia Martini, ha suonato le tastiere in Amore e non amore di Battisti, è corresponsabile di “Djamballà” (datatissima e meravigliosa bizzarria anni Settanta) e “Soleado”. Poi molte canzoni così e così di Renato Zero (tra cui salverei “Amico”), e una cosa su cui non mi esprimo e che ha tormentato il paese per anni, “Amico è”. Ma già nel 1975 aveva avuto un successo pazzesco con una canzone sua che allora suonava piuttosto strana e originale, “Aria”, per noi ragazzini ascoltatori di Hit-Parade.
Musica per vecchi animali
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