“Chi, io?”

Tocca fare un piccolo aggiornamento alle balle salviniane sulla “bambina di Bibbiano”, per gli storici a venire, che ormai è materiale da farci almeno una tesi di laurea. Domenica Matteo Salvini è andato al programma di Barbara D’Urso: ho guardato un pezzo del programma dopo una segnalazione, è stata un’esperienza agghiacciante ma “istruttiva”, diciamo. A un certo punto Alba Parietti lo ha accusato – facendo peraltro a sua volta una certa confusione – di incoerenza sulla strumentalizzazione dei bambini e di avere “esibito la bambina di Bibbiano” a Pontida. Intorno a loro c’era un pubblico urlante, claques, una grande eccitazione, e Salvini non ha ritenuto – dopo che il tema era stato al centro di estese polemiche – di approfittare per dire “non era una bambina di Bibbiano” aggiungendo eventuali acrobazie su cosa lui avesse detto o no, fatto credere o no. Non ha ritenuto di mettere le cose in chiaro, o persino di mettere in difficoltà la sua interlocutrice smentendo quello che stava dicendo: “guardi signora, che io su quel palco non ho detto che fosse di Bibbiano”. Ha invece lasciato che lei dicesse che a Pontida accanto a Salvini c’era una “bambina di Bibbiano”, ha lasciato che questa cosa fosse ascoltata dal numeroso pubblico che guarda il programma di Barbara D’Urso (che è difficile immaginare sia lo stesso pubblico che legge le correzioni di Repubblica sulla storia, o le ricostruzioni del Post) e ha risposto soltanto, orgoglioso.

perché me l’ha chiesto la mamma

E questo, che ognuno può giudicare con la propria buona fede, lo racconto in realtà solo per dare il contesto nel quale pochi minuti dopo l’account di Twitter di Matteo Salvini – quello di cui sentiamo dire da anni che è elemento centrale della comunicazione di Salvini stesso, e che insieme a Facebook e al Papeete è il suo primo veicolo di comunicazione diretta con “gli italiani” – la mette così:

Cioè, la fonte ufficiale di comunicazione di Matteo Salvini ci fa sapere che Salvini ha “mostrato la bimba di Bibbiano sul palco di Pontida”.
Poi nessuno alzerà un sopracciglio e parecchi mi diranno “ma ci perdi tempo?”, tanto ormai siamo oltre: ma io volevo solo esprimere solidarietà e vicinanza umana (davvero) ai fan dell’ex ministro che si sono affannati in questi giorni a sostenere che la tesi che fosse di Bibbiano fosse stata diffusa solo dagli inetti giornalisti nemici. È davvero il momento di cambiare discorso.

 

 

Abbonati al

Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.

E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.

È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.

Abbonamento mensile
8 euro
Abbonamento annuale
80 euro