L’ultima volta che mi incapricciai a ricordare questa lettura reale delle cose lo feci dentro un lungo pezzo di presunta analisi, per le elezioni amministrative di quattro anni fa. Oggi, comprendendo la noia di tutti, sposto l’analisi in fondo e mi limito a riprendere solo questo, che mi pare come sempre trascurato.
il PD ha vinto di 17mila voti, il 3,4% dei votanti. Lo chiamerei uno scampato disastro, più che un successo: con tutto il rispetto per gli scampati disastri e per le vittorie ai punti. Ma le analisi sul modello Milano e sulla felice macchina da guerra elettorale milanese forse vanno un po’ ridimensionate.
Come dicevo, è un vecchio e affascinante tema: il tuo tiro da tre punti arriva un centimetro più in là e la tua nazionale di basket vince le Olimpiadi, trionfo, celebrazioni, titoloni, eccetera. Un centimetro più in qua – anello – e hanno vinto gli altri, trionfo, celebrazioni, titoloni, eccetera. Ed è giusto così, quel centimetro conta, come contano i 17mila voti. L’importante è non trarre da quel centimetro la conclusione che una squadra sia oggettivamente e definitivamente più forte e l’altra debba ripensare tutto il suo gioco, oppure viceversa.
Ieri in Emilia-Romagna Bonaccini ha fatto la differenza con la sua avversaria grazie al voto di 90mila persone su 2milioni e 300mila (di votanti, peraltro: gli elettori erano 3 milioni e mezzo). Sarebbero bastati 90 mila su 2milioni e passa che avessero votato per Borgonzoni invece che Bonaccini, e sarebbe cambiata tutta la storia di oggi e quella di tutti gli altri due milioni e passa. È una differenza comunque non così esigua, preziosissima, e decisiva per la sentenza democratica. Dimostra, tra l’altro, che in democrazia ogni voto conta. Ma per fare analisi generali sulla svolta, sui suoi pretesi fattori, su “ecco come battere Salvini”, meglio tenerla nella giusta misura: l’unica cosa che dice è che per battere Salvini sono state probabilmente necessarie molte cose diverse e non tutte replicabili, che basta un batter d’ali di farfalla eccetera, e che quello che è successo ieri non garantisce niente se non quello che è successo ieri. Un altro scampato pericolo, detta in breve: che coi tempi che corrono è diventato un progetto politico.
Quanto all’analisi del voto, dicevamo: bene.