Che i due maggiori quotidiani nazionali oggi abbiano ciascuno una diversa notizia principale sui progetti di limitazioni contro il contagio e nessuno dei due abbia quella dell’altro, la dice lunga sulla confusione informativa generale e sulla corsa alle ipotesi e bozze raccontate come realtà e sovvertite ogni giorno (vedi l’ultimo caso spettacolare di sabato). Repubblica annuncia un nuovo dpcm entro domenica, mentre il Corriere rivela che il coprifuoco lombardo sarebbe stato bloccato da Matteo Salvini.
La premessa è per dire che quindi boh, va’ a sapere quanto siano fondate entrambe le notizie, malgrado lo spazio dato a ciascuna da ciascun quotidiano.
Ma se quella del Corriere fosse vera come suggeriscono appunto questo spazio e le conferme di altri giornali, non è il caso di commentarne l’assurdità? Riassumo: lunedì sera la Regione Lombardia (non una voce, non un retroscena, non una cosa da verificare: un comunicato della Regione) fa sapere che la Regione stessa e “tutti i comuni” lombardi hanno proposto al governo un coprifuoco dalle 23 alle 5 a partire da giovedì, e che il ministro Speranza ha approvato la proposta, e se ne attende la comunicazione ufficiale. Per le successive 24 ore questa decisione – non da poco – viene citata e ripetuta da tutti i mezzi di comunicazione come un fatto compiuto, ma per le successive 24 ore nessuno la conferma come decisa, né i promotori lombardi della richiesta né il governo. E non si capisce se quindi sia un fatto compiuto o cosa ne stia succedendo o dove sia sparita.
E la spiegazione stamattina sarebbe che l’abbia “frenata” l’unico con nessuna voce in capitolo, ovvero Matteo Salvini? Ovvero, nei fatti istituzionali, un parlamentare della Lega che blocca una già formulata richiesta ufficiale della Regione e di “tutti i comuni” lombardi e avallata dal ministro della Salute? E Salvini la “frena” a quale titolo? (se lo chiede persino lo stesso vicedirettore del Corriere che ha dato la notizia, senza che però se lo chieda il Corriere)
La frenata improvvisa si spiega con lo scetticismo di Matteo Salvini, che ha stoppato il presidente leghista della Regione: «Prima di chiudere io voglio capire». Raccontano che in videoconferenza il leader del Carroccio abbia alzato la voce con Attilio Fontana, chiedendo al governatore un cambio di passo. «Voglio una sferzata di metà mandato — ha spronato Salvini —. Il governo respinge tutte le nostre richieste e a noi tocca portare la croce, imponendo misure impopolari che fanno infuriare i cittadini?». Insomma, Salvini vuole che i sindaci, da cui è venuta la richiesta del coprifuoco, accettino di smussare l’ordinanza.
Scusate il candore della domanda, ché ormai non ci meravigliamo più di niente: ma è normale?
p.s. vedo adesso che a notare l’assurdità è l’ex presidente del consiglio regionale ed ex leghista Davide Boni.