A margine della pessima conclusione della vicenda “legge Zan”, ma è una cosa che vale un po’ per tutto: se si vogliono ottenere le cose più giuste e migliori senza compromessi, senza insoddisfazioni, “senza se e senza ma”, senza sacrificare niente, il modo è uno solo: avere la forza per pretenderlo e ottenerlo, che in democrazia si traduce in voti. Lo puoi fare se al momento delle elezioni convinci abbastanza persone a votare per rappresentanti che condividano quegli obiettivi, oppure se riesci a coinvolgere abbastanza rappresentanti eletti su quegli obiettivi al momento delle approvazioni parlamentari.
Se nessuna di queste condizioni si verifica – che sia perché non sei stato abbastanza bravo o perché il mondo è crudele -, ovvero se sei minoranza, le possibilità sono due: continuare a concentrarti sulla gallina domani, e non cedere di un millimetro, a non fare sacrifici né compromessi, eccetera, lavorando bene per diventare maggioranza (ma devi diventare più bravo, perché il mondo resta crudele); oppure puntare all’uovo oggi, con la consapevolezza che un uovo sia meglio che niente e col timore di non essere in grado di fare di meglio. Entrambe le posizioni sono rispettabili, e quello che rende una più lungimirante dell’altra è la relazione tra l’uovo e la gallina: l’uovo oggi limita le mie probabilità di ottenere una gallina domani, oppure no?
Con molto rispetto parlando per le galline e per tutti.