Quando avevo cominciato a sospettare (lo scrissi qui) che i ponteggi che coprono stabilmente l’Arco della Pace a Milano – davanti al Parco Sempione – fossero motivati solo dall’opportunità di farci dei soldi con lo spazio pubblicitario e che nessuno ci lavorasse realmente (mi ricordavo che ne avessero appena tolti), mi vergognai un po’: sto diventando paranoico e dietrologo, pensai.
Adesso ho scoperto che simili sospetti circolano da un pezzo, per esempio sulle mura di Porta Romana, corroborati da robusti indizi: e che fu fatta persino una petizione a cui seguì qualche reazione cittadina (l’assessore Cadeo disse “ce ne occuperemo”, Sgarbi disse “basta non guardare”). Ma i cartelloni sono ancora lì. Intanto, leggo che quest’estate si dovrebbero ultimare i restauri all’Arco della Pace (che si trascinano da più di un decennio), e si esaurirebbe a giugno il contratto pubblicitario. Resto sospettoso, ma aspetterò fino ad allora.
Intanto, se la battaglia sul parcheggio a Santa Maria delle Grazie appare in qualche modo vinta, la foto di Maurizio mostra come stia messa Sant’Ambrogio.
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