Maurizio Lupi dovrebbe interrompere un momento il flusso delle sue dichiarazioni e interviste e riflettere su quello che pensa e su quello che dice. Già l’altra sera a Ballarò era andato baldanzosamente dicendo cose come “basta con questo moralismo e questa ipocrisia” e aveva alluso al fatto che ognuno di noi avrebbe comportamenti paragonabili a quelli di Silvio Berlusconi sia sul piano delle tentazioni sessuali sia su quello più generoso dell'”aiutare le persone in difficoltà”. Su entrambe le cose, se è in buona fede, gli basterebbe appunto fermarsi a pensare un attimo per rispondersi da solo: nessuna delle tentazioni sessuali di nessuno di noi crea imbarazzi e conflitti di interessi alla Presidenza del Consiglio e al governo dell’Italia (è la vecchia dissennata pretesa che gli uomini di grandi responsabilità siano “persone come le altre”: un corno). E nessuno di noi, per “aiutare le persone in difficoltà”, pensa sia giusto prevaricare le regole, mentire agli agenti di polizia e dare l’impressione di aiutare solo i propri amici o peggio.
Ma sulla questione del “moralismo” (della cui sostanza ho già scritto e oggi scrive sul Post Francesco Maggio) a Lupi sta sfuggendo la mano. Oggi dice al Corriere:
«Io attacco il moralismo imperante e l’invasione dell’etica nella politica»
E allora, onorevole Lupi:
1. “Imperante”, vuol dire un’altra cosa. In Italia imperano un leader e un partito che fanno scarsissimo uso di “moralismo”, salvo confondere le agitazioni integraliste dell’onorevole Giovanardi per moralismo. Ma il moralismo presuppone un’idea morale, che in Italia si vede poco, e di certo non impera.
2. Prova ne è che Lupi, importante esponente della maggioranza di governo, addirittura lo attacca, il moralismo. Attaccatelo un po’ meno, va’.
3. Altrettanto bizzarra è l’idea che in Italia ci sia un'”invasione” dell’etica nella politica. L’etica se n’è andata dalla politica da un pezzo, onorevole Lupi. E non è una buona cosa. Provate a riportarcela, nel tempo libero. La rivendicazione della estraneità dell’etica alla politica è così sfacciatamente folle, che si può solo pensare a un lapsus, o a una scarsa chiarezza. E se per caso si riferiva invece alle idee sullo “stato etico”, sull’ingerenza nelle scelte morali dei cittadini, beh: quelli che vogliono che sia lo stato a decidere se le persone devono nascere e morire effettivamente sono piuttosto invasivi, se è quello che intendeva.
Lupi è la quintessenza del CLino: chiunque abbia avuto la sventura di frequentarne alcuni, specie in ambito lavorativo, sa di cosa parlo.
L’etica non sanno dove stia di casa, tutto è lecito, purchè porti soldi e potere.
Anzi, mi ritorna in mente una cosa.
Anni fa mi trovavo in un paese dell’Est Europa insieme ad un sacerdote (ebbene si, sono un catto-comunista), e una ragazza del luogo, che aveva sentito parlare di CL, chiese al suddetto sacerdote di che cosa esattamente si trattasse.
Il sacerdote si fece pensieroso, e dopo qualche secondo d riflessione disse, con molta naturalezza: “Comunione e Liberazione è un movimento che utilizza il nome di Cristo per accaparrarsi soldi e potere”.
Amen
Lupi a ballarò ha anche detto:
la battutta di berlusconi in realtà salvaguarda gli omosessuali…..
“L’invasione dell’etica nella politica” è una cosa folle, io gli concedo il beneficio del dubbio, giudicandolo un cretino, perché nemmeno Licio Gelli avrebbe il coraggio di pronunciare questa frase in pubblico con connotazioni negative. Se al “moralismo” si tende a dare una nota negativa (per quanto in politica sia difficile distinguerlo dalla moralità), dell’etica come diavolo si può parlar male? Perchè lo zombie di Kant non viene a sbranarlo?!
Caro Sofri, non faccia sciocchi giochi di parole: “imperante” in quel contesto significa “diffuso” e, in virtù di ciò, “predominante”.
C’è qualcuno che nega che, dato che su Internet, nei programmi di approfondimento politico e sui giornali non si parla d’altro, che i lmoralismo non sia l’argomento politico imperante in questi giorni?
Suvvia…
Signor Santore, come si dice nell’articolo, Beppino Englaro avrebbe qualcosa da dire su quale sia il moralismo imperante, nel senso di imperante da posizioni di potere, non da un punto di vista etico, se ancora ha un senso usare questa parola.
Rob, il dubbio è una brutta cosa, meglio avere delle certezze. Il cielo stellato sopra di me, un galoppino senza vergogna davanti a me.
ottimo pezzo, che cade però su un assioma palesemente falso: il moralismo, da che mondo è mondo, NON necessita di un’idea morale. Tanto è vero che la moralistica Repubblica a sinistre del link alla notizia dei bagordi sessuali del premier, imbottisce la spalla di donne nude, starlette e pezzi piccanti. Che idea morale è mai questa?
Ma è inutile perdere tempo coi vari Lupi, Santore ecc. Sono in malafede e non li convinceresti in nessun modo a cambiare opinione. Se domani Berlusconi esce di casa e ammazza il primo che passa sarebbero capace di dire “chi di noi non ha mai avuto la tentazione di commettere un gesto assolutamente gratuito di violenza ecc.”. Con certa gente non vale la pena cercare di ragionare, è tempo perso.
Ecco, @alex, perchè “il moralismo non necessita di un idea morale” (@t_floyd): si può tranquillamente sostenere la malafede altrui, dall’alto della propria purezza, e convincersi d’essere migliori, ovviamente ;-)
Sulle obiezioni di Sofri, difficile non concordare ma forse ci va messo tutto, sul tavolo: l’immoralismo berlusconiano e l’ipocrisia del servizio fotografico con le donnine a fianco della condannasenz’appello; l’assenza di un codice etico di riferimento per qualsiasi incarico pubblico ma anche l’evasione fiscale-civile di everybody, ecc. In questo senso, forse, si possono leggere alcune frasi di Lupi ed altri che non credono alla provenienza aliena di tutti escluso PDL e Lega.
Alex io penso sempre che valga la pena. E’ vero che certe persone sono irremovibili (fino al prossimo cambio di padrone), ma ci sono tutte quelle in bilico, e ci siamo noi, che abbiamo sempre bisogno di contarci e di discutere, anche con le capre, per avere le idee più chiare
…già, le capre…
Veramente, io non ne posso più di sentirmi dire “sì ma anche Repubblica”, “sì ma anche D’Alema”.
Me ne frego di Repubblica e D’Alema. Non sono ME. Non sono Sofri. Non sono alex. Smettiamola di giustificare tutto con esempi alla czzo. Non si migliorerà mai se no.
@ro55ma
non penso di essere migliore. La malafede ci può essere a destra e sinistra (e c’è stata in molti casi quando si è discusso di berlusconi), ma credo sia possibile identificarla, come in questo caso, e quando c’è mi sembra inutile discutere. Se vuoi, Lupi è sullo stesso piano di quei comunisti che negli anni cinquanta giustificavano la repressione dei moti di Ungheria o di quei cardinali che contestualizzano le bestemmie, ti va bene, ora?
Ma chi, giustifica, cosa??? E’ (almeno) parziale e per alcuni, anche un pò ipocrita, raccontare che il problema è nella im-moralità della politica che ci ritroviamo grazie a 15 anni di Berlusconi. Consente di urlare il nostro sdegno (non di migliorare). Per provare a migliorare io sostengo solo di provare a confrontarci con una realtà un pò più vasta e che ci coinvolge, spesso. Non giustifichi Berlusconi (o Bossi o chi cavolo vuoi) se poni il problema di un’etica sociale, civile, oltre chè politica e che investe tutti, dalla scuola al sindacato, dal Parlamento alla bocciofila. Altrimenti ti sfoghi, sputi un pò di fiele in faccia a quello di turno e copri tutto il resto.
@ro55ma
Lupi giustifica il comportamento di Berlusconi, mi sembra ovvio. Si parlava di lui, mi sembra. Poi se vogliamo fare un po’ di benaltrismo…
@alex
la malafede è un atto cosciente, una “cattiveria ipocrita”. Se hai elementi su Lupi, da conoscenza/esperienza personale del personaggio, per sostenerlo, spiegacelo chè così capiamo tutti. Altrimenti puoi pensare che sbaglia, che non vede quello che dovrebbe vedere, che utilizza parametri etico-morali diversi dai tuoi e “inferiori” ai tuoi, ma non che è in malafede! I comunisti che giustificavano i carri armati russi non lo facevano per malafede, tutt’altro: erano profondamente convinti (quasi tutti) che fosse “inevitabile”, appunto. Che sbagliassero l’hanno dimostrato ed ammesso loro stessi (quasi tutti…) molto tempo dopo.
Beh Alex c’è qualche differenza tra il giustificare interventi repressivi, torture, esecuzioni di massa, e il giustificare allegre e innocue festicciole con escort.
@alex
io, non giustifico Berlusconi, come invece urlava @BillTheButcer e che lo faccia Lupi è ovvio. Che c’entra la malafede, la cattiveria, che c…o c’entra?-) Lupi pensa quello che dice, punto (attaccateli al muro per 5 minuti i retropensieri, altro che benaltrismo e simanchismo). Sbaglia? Si. Quel tipo di giustificazione è “miope”, da opportunismo politico, quello che vuoi. Ma non ne fà uno stronzo da zittire (e maledire, ecc.)
il moralismo è quando la regola viene prima dell’uomo. Il moralismo è avere la morale come dio.
E l’uomo non può essere perfetto e quindi va perdonato.
Da qui a difendere sempre e comunque il simpatico Berlusconi ce ne passa, ma quello che ha detto Lupi è corretto
@mico
Sta mettendo insieme due cose che non hanno niente a che vedere l’una con l’altra
@alex
Con la sua risposta, lei prescinde dalle argomentazioni evitando così di confrontarcisi. Tuttavia non ho elementi per affermare che lei lo faccia in malafede, e quindi non mi permetto di dirlo.
@rob
Io sarò anche irremovibile, ma che svariati siti internet, svariati programmi tv di approfondimento politico nonché i principali giornali non facciano del moralismo sulla vita privata del premier, per favore, lo racconti a uno che vive su Marte.
Ma uno per difendere certi ideali dev’essere un puro? Sappiamo che Berlusconi lo fa per convenienza elettorale, ma il punto che fa Lupi e’ preciso: anche un divorziato “festaiolo” come Mr B puo’ legittimamente voler difendere i valori della famiglia tradizionale. Piu’ e meglio di uno con la famigliola stile Mulino Bianco, ma a favore (ad es.) di divorzio breve, aborto on-demand, adozioni da parte di single o coppie di fatto liberamente assortite…
Moralismo e’ puntare il dito contro i festini dopo 40 anni di tiritera sulla liberazione sessuale.
E moralismo è anche non avere credibilità, quando dal pulpito di scagliano anatemi: a me pare evidente la correlazione fra essere italiano e un certo tipo di concezione del sesso (e soprattutto della donna). La nostra è una società arretrata inutile tirarla per le lunghe. Ma voi li aprite mai il NYT il WSJ Le monde Figaro etc etc? ditemi se MAI avete visto donne nude sulla prima pagina di un quotidiano SERIO, per di più quando un link a 5 mm ne dice di cotte e di crude sul premier che svilisce le donne, puttaniere etc etc. Immaginatevi il WSJ che attacca Clinton per il caso Lewinksky (è successo). Che credibilità potrebbe mai avere se di fianco alla notizia ci piazza ragazzine nude che sfilano sulla passerella, o la passerella di qualcuna che sfila sul lettore? Ecco io inizierei a riflettere su questo, potrebbe portarci lontano, magari anche a comprendere del perché – data la nostra società – non potremmo avere migliore rappresentante nel mondo. Altro che Italia svilita all’estero dal premier (che è vero, ma solo in parte), io che all’estero ci vivo vi assicuro che la prima cosa che notano TUTTI è il grado di scosciamento di donne nelle tv e nei giornali. Io capirei un attacco ETICO da pulpiti credibili. Così mi sembra talmente politicizzato e poco serio da scadere nel ridicolo.
Ehi ehi ehi, non imbrogliamo come fanno Lupi, il Giornale e compagnia. Lo scrivo grosso: NESSUNO PUNTA IL DITO CONTRO I FESTINI. È uno straw man argument, come dicono gli americani: attribuire all’altro tesi stupide per criticarle con facilità. Il dito è puntato sugli abusi, i reati, i pessimi esempi, eccetera: non si chiama una questura per chiedere favoritismi, non si raccontano balle alla questura, non si garantisce per un affido in cui l’affidatario si sbarazza dell’affidato, non si tollerano e incentivano sfruttamenti o autosfruttamenti di minorenni. E via discorrendo. Qui sta la differenza con Kennedy, che Lupi si è avventato a paragonare a Berlusconi: le avventure erotiche di Kennedy non hanno mai interferito, a quanto si sa, pubblicamente o privatamente col suo ruolo e i suoi doveri. Se si dimostrasse il contrario, i due sarebbero in effetti paragonabili: nel male.
Scusate, io non sarò così sottile nelle analisi, Lupi è, secondo me, semplicemente uno che si presta a prendere sberle “in conto terzi”. Mi fa venire in mente una celebre battuta di Gilberto Govi, (in cui la spalla gli dava la notizia della morte di un tale) :” se l’ha fatto avrà avuto la sua convenienza!”
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Anche io non spenderei tanta esegesi per le parole di Lupi. CL non considera il berlusconismo esclusivamente come un vettore di potenza ma come una forma di esperienza del reale mediante la quale ricercare la presenza di Cristo e realizzare, nella comunitarieta’ dei propri membri, la liberazione personale (la salvezza).
Lupi crede di arrivare, e probabilmente ci si sente, piu’ vicino al Cristo sedendo nella Camera dei Deputati di Berlusconi, esattamente come il missionario crede di esserlo tra le puttane e gli assassini di una favelas.
…ops.. fra @jamesnach e @pifo ce ne sarebbe per ricominciare e magari finire con l’appoggiare certe etiche e certe morali a muretti un pò traballanti.. 8-)
E’ incredibile. Mi chiedo se Lupi si è reso conto che a Ballarò a calpestato e buttato nel cestino tutta la sua vita politica (cellina) per difendere in una situazione indifendibile Berlusconi. gli ha venduto l’anima. Ma come proprio loro che hanno fatto una campagna ignobile contro il testamento biologico, loro che hanno issato la bandiera in tutti gli ospedali della morale e dell’etica (vedi aborto e procreazione assistita) ora a causa di Ruby si vendono e difendono tutto ciò!!! E’ veramente scandaloso.
Non è mica vero che le avventure erotiche di Kennedy non abbiano influito sul suo ruolo e i suoi doveri, anzi arrivavano addirittura a condizionare la sua agenda giornaliera. Per non parlare di tutte le volte in cui i servizi hanno dovuto intervenire per tacitare questo o quel petegolezzo o per evitare grossi scandali. E poi quanto a erotomania Kennedy non era certo secondo a Berlusconi.
Quanto ai presunti abusi non pare che, per ora, vi sia nulla di accertato, la magistratura ha stabilito che la procedura d’affido è stata corretta e che l’abuso di potere non è configurabile. Poi fate voi.
…e non dimentichiamo che Kennedy ha fatto uccidere Marilyn, no dico, Marilyn Monroe.
Però poi gli è andata male! Forse che il nostro voglia evitarsela?