Oggi ho ascoltato gli ennesimi commenti su “certo che bisogna ammettere Berlusconi è bravo”, diventati la versione 2000 delle sventate lodi che la sinistra ha tessuto per decenni nei confronti di Andreotti. Ed è normale, attribuire straordinarie capacità all’avversario è un modo per dare un senso alle proprie sconfitte e non confrontarsi con i propri fallimenti, e distanziarsi saggiamente dalla demonizzazione del nemico. Ma posto che Berlusconi è sicuramente un personaggio eccezionale, vediamo anche di darci una regolata e sottrarci a un tormentone da conversazione che è diventato pigro e rituale quasi quanto “non ci sono più le mezze stagioni”; “certo che è bravo, Berlusconi”.
Berlusconi non è bravo: Berlusconi lo è stato in passato, e ha costruito un capitale di dipendenza dalle sue parole nei media e negli italiani. Se le cose che ha detto in queste settimane le avesse dette un altro, non se le sarebbe filate nessuno: salvo un’atletica performance da Santoro, il resto è stata routine di boutades (ou-ou). Non è “lui che detta l’agenda”, come ha detto stasera Lilli Gruber: è l’agenda che si fa dettare solo da lui, rapita da una sindrome di Stoccolma. In parte siamo illusi che sfotterlo e criticarlo ci metta in una posizione di forza – e vent’anni ci hanno dimostrato che ci siamo cascati come polli – e in parte abbiamo costruito rendite di posizione da professionisti dell’antiberlusconismo, come avrebbe detto Sciascia.
Io non so se davvero esiste questa tanto esibita rimonta di Berlusconi: quello che so è che se esiste non è nata dalla bravura di Berlusconi, è nata dal suo semplice rimettere fuori il naso, per l’eccitazione di un paese deluso e annoiato da un anno di politica normale.
“l’eccitazione di un paese deluso e annoiato da un anno di politica normale”
Bella considerazione hai dell’Italia … mavacciappairatttttt !!!
la mia e’ una reazione “a caldo” alle tue parole.
chiedo un po’ piu’ di rispetto, luca sofri, sia per la complessita’ (del Paese) che per la semplicita’ delle opinioni. E chiedo anche considerazione per la semplicita’ delle proposte, anzi, della proposta.
tutto il resto, previsioni, spiegazioni, insulti, insinuazioni, svalutazioni le lascio a voi giornalisti.
sanno di rabbia e di deja vu
PRIMA IL LAVORO O PRIMA LA RESTITUZIONE DELL’IMU?
Ieri sera ho ascoltato una persona concreta. Che ha parlato di cosa farebbe se fosse al governo. Giustificando le sue scelte e dicendo che tutte le politiche si orienteranno a creare più lavoro.
Dicendo come farà ed indicando le risorse che utilizzerà.
Una persona che ha dimostrato, con affermazioni che davvero non mi aspettavo, di avere posizioni indipendenti dalla CGIL sulla riforma Fornero e sull’articolo 18.
Prima del programma di ieri sera avevo dubbi.
Dopo il programma di ieri sera voterò sia alla camera sia al senato il PD.
Con convinzione.
Il PD rappresenta, in questo momento, l’unico voto che consenta di tornare a progettare con SERENITA’ IL NOSTRO FUTURO.
—>PRIMA IL LAVORO Se la crescita sarà per tutti sarà anche nostra.
Se penso invece solo al mio personale tornaconto, dopo pochi mesi, lo ripagherò con gli interessi. E tornerò ad urlare contro la politica, contro il governo, contro la mia situazione.
Ma in quel caso la responsabilità per quella situazione SARÀ ANCHE MIA.
NON SCORDIAMOCI CHI HA GOVERNATO FINO AD ORA.
Voterò Bersani e voterò PD.
Convintamente, FINALMENTE.
Non trovavo le parole per descrivere i titoli d’apertura di TG e quotidiani, articoli, analisi, servizi: “ha costruito un capitale di dipendenza dalle sue parole nei media e negli italiani”.
Meno male che il peraltro c’è.
Sarebbe ora che gli avversari di b. iniziassero ad ammettere che b c’è da vent’anni soprattutto per questa sindorme di stoccolma citata: “ha costruito un capitale di dipendenza dalle sue parole nei media e negli italiani” e “abbiamo costruito rendite di posizione da professionisti dell’antiberlusconismo”.
C’è ancora tempo prima del 25 febbraio, speriamo che qualcuno lo utilizzi bene
Tocca a me ricordare che i conflitti di interessi di B hanno un ruolo tutt’altro che trascurabile in tutto ciò?
(Siamo arrivati al punto di darlo per scontato?)
In parte siamo illusi che sfotterlo e criticarlo ci metta in una posizione di forza (omissis) e in parte abbiamo costruito rendite di posizione
siamo, <abbiamo. Ma noi chi? noi del PD?
Vuoi vedere che il giornalista che fornisce solo informazioni vota PD e scrive a suo favore sperando magari di guadagnargli anche qualche voto come un qualsiasi attivista e attaccamanifesti di partito tipo Lilli Gruber?
Se cosi è, (e così è) è chiaro che, assieme a Lilli Gruber e tanti altri colleghi, avrebbe fatto volentieri a meno dell’esistenza non solo di Berlusconi – bravo o non bravo – ma, sprattutto, di quel 67% di elettorato che non vota PD.
E’ tutta colpa della stampa. Nessuno pubblica le dichiarazioni di Schettino sulla condotta delle navi. Perché pubblicare quello che dice Berlusconi sul rilancio dell’economia?
a mico: gia’…perche’?
‘B. è un personaggio eccezionale’ sembra un’affermazione banale, in realtà profondamente sbagliata. Di eccezionale (o meglio, di veramente incredibile) in B. c’è la credibilità che riesce a raccogliere tra la gente ma soprattutto nei media che lo trovano appunto ‘eccezionale’. Solo qui da noi un personaggio simile poteva raccogliere per 20 anni tutti questi consensi. Le ha tutte: ignorante, buffone, bugiardo, maniaco, maschilista, straricco, arrogante, corruttore, corrotto, superbo,………mi fermo qui
bé, forse è vero, è un personaggio eccezionale in quanto riesce a raccogliere in sé tutto il peggio dell’umano
@ribio
come riflessione sul” metodo”con cui formuli le tue opinioni. (l’ho inviata anche ad un altro “giornalista” qui nel Post) ti offro questa citazione
98% of what people say is about themselves. Are they criticizing you, or on their own case & projecting that onto you?