Uansaponatàim

Trent’anni fa, aprile 1983, uscì un disco abbastanza inutile ma indimenticabile, Faster than the speed of light, di Bonnie Tyler. Lei era una trentenne gallese con alterni successi alle spalle riciclata per l’occasione in prodotto anni Ottanta con l’ausilio di un parrucchiere preparato sulle tendenze britanniche del tempo e di un autore, Jim Steinman, celebre per la collaborazione con la musica circense di Meat Loaf, enorme cantante di notevole popolarità allora. Ma tra i due, e la casa discografica, ci furono allora tensioni e così Steinman passò un paio di canzoni pronte a Bonnie Tyler, e il resto del disco fu riempito di cover. Una di quelle due si chiamava “Total eclipse of the heart” e divenne insieme la massima riuscita dello stile da baraccone kitsch di Steinmann, un simbolo degli anni Ottanta più truzzi e un successo planetario. Era uscita in singolo qualche settimana prima, si dice che abbia venduto in tutto cinque milioni di copie. Ma per quanto meriti di essere presa in giro, fu una grande power ballad, e la successione dei versi uansaponataimaiuosfollininlove eccetera, è contagiosissima.
Ora Bonnie Tyler ha quasi 62 anni e a esatta conclusione di un percorso iniziato allora, rappresenterà il Regno Unito al prossimo Eurofestival.

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