Posto che la musica è un pezzo rilevantissimo del cinema da quando il cinema esiste, la scelta delle canzoni da includere nelle colonne sonore è diventata una parte sempre più preponderante nella confezione dei film, non solo con attenzione a quel che giova al film ma anche a quel che giova alla sua comunicazione e al suo godimento da parte del pubblico: e spesso le canzoni usate nei film ci rimangono attaccate più dei film stessi. Sarebbe interessante, in questo contesto molto affollato e studiato, fare delle ricerche sulle scelte fatte in particolare per un genere cinematografico meno immediatamente associabile con gli effetti principali costruiti dalle canzoni, quelli sentimentali, commoventi, o esaltanti, divertenti: ovvero il cinema che vuole fare paura, generare tensione. Che canzoni usa? Ne usa meno, naturalmente: ma il sito americano Slate ha scoperto una grande frequenza dell’uso di una canzone del 1968 del cantautore britannico Donovan: “Hurdy Gurdy Man”. Donovan era un floreale figlio degli anni Sessanta, incline a ballate lievi e amorevoli, e “Hurdy Gurdy Man” è un inno hippy con riferimenti al guru Maharishi Mahesh, quello dei Beatles. Ma musicalmente ha dei risvolti inquietanti e tenebrosi che le hanno dato nuova vita nel cinema di paura.
Musiche de paura
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Apripista dovrebbe essere “Zodiac” di David Fincher (beneficio del dubbio)