Per affinità con le cose dette qualche giorno fa, consiglio l’articolo di oggi di Mattia Feltri sulle riflessioni storiche di Alessandro Di Battista e tutto quello che ci sta intorno.
Altro che Di Battista, è il panorama che si è dibattistizzato (si segnala Paolo Becchi, ideologo dei Cinque Stelle, con questo capolavoro di logica e congiuntivo: «Armi ai curdi, poi però non lamentiamoci se alle due italiane venga tagliata la gola»), e l’unico a rendersene conto sembra essere Andrea Mazziotti, capogruppo di Scelta civica alla Camera, e titolare della più approfondita riflessione di giornata: «Faccio appello a tutti: smettiamola di rispondere scandalizzati alle stupidaggini storico-geopolitiche di Di Battista come se fossero cose serie».
Nel senso che esprime Mattia Feltri ci si è dibattistizzata almeno da 15 anni, che questo è il tenore delle discussioni da quando ho memoria.
Io invece mi permetto di consigliare questo, di articolo: http://www.keinpfusch.net/2014/08/da-movimento-samovar-di-cazzate.html (by Uriel Fanelli) perché secondo me porta delle interessanti riflessioni per capire come siamo arrivati da un legittimo tentativo di riavvicinare cittadini e politica alla situazione attuale.
Intendiamoci, i 5Stelle hanno rappresentato sicuramente una novità, e da parte mia massimo rispetto per chi li ha votati e chi ci ha creduto.
Conosco anche gente che ha votato per Forza Italia quando tale partito si presentò alle elezioni per la prima volta.
Per me avete fatto sicuramente bene, se queste novità vi sembravano potessero migliorare la situazione del paese (e anche andare nella stessa direazione delle voste convinzioni e interessi).
L’importante è non rimanerci attaccati per sempre pur di non accettare che avete scommesso sul cavallo sbagliato.
Ogni generazione ha il Di Battista che si merita.
A noi di rovinare i padroni non ci fa tristezza. La loro morte è la nostra vita
«Lotta Continua», 2 febbraio 1972