Articoli di: Luca Sofri

Estensione d’astensione

E poi c’è il giochino di confrontare quest’astensione con altre astensioni in altri referendum. Giochino scemo, come sanno anche quelli che lo fanno. Primo, perché stavolta – come è stato ampiamente già fatto notare – si è propagandata l’astensione, e... Continua

Tu guarda me: quanti esseri questi?

Un’altra cosa diventata un luogo comune di questa campagna elettorale e dei suoi strascichi è la formula quesiti-troppo-difficili, la-gente-non-ha-capito, questioni-troppo-delicate. Che se ci pensate implica le seguenti, in alternativa o concordanza: uno – “la gente è deficiente”; due – “delle... Continua

Arie

Sono in condizioni di connessione un po’ saltuarie e un po’ precarie. Chiedo scusa per le mail a cui non rispondo, soprattutto a quelli che vogliono discutere del referendum Continua

Da domani, ognuno per sé

Il risultato dei referendum si offre a un milione di considerazioni: cerco di scartare quelle più ovvie e già diffuse, e comincio con le altre. Partono tutte dall’assunto – derivato dai numeri – che a vincere non sia stato tanto... Continua

Wheeeedget!

Come ho già scritto, la nuova “Dashboard” del sistema operativo Apple, quello che si chiama Tiger, mi si è rivelata piuttosto inutile e spratica. Ho atteso invano che qualcuno mi spiegasse che non avevo capito l’uso corretto: niente da fare,... Continua

Responsabilità

Ho ancora una domanda a tutti quelli – promotori della legge, suoi sostenitori, astensionisti, votanti no, pigri, chemmefregammé – che porteranno la responsabilità dell’esistenza della legge 40 in egual misura. Con la legge 40 nasceranno più o meno bambini? No,... Continua

“Colleghi deputati!”

Il giochino del confronto tra le vecchie dichiarazioni dei politici e quelle odierne è spesso facile, banale, tirato per i capelli, e ormai un po’ noioso. Ma ci sono dei casi in cui invece mantiene un’efficacia sensazionale, quando leggi cose... Continua

Il destino segnato

L’apertura di Cultura di Repubblica, oggi è dedicata a un libro che racconta il periodo della contestazione alla facoltà di Sociologia di Trento. L’autore del libro si chiama Concetto Vecchio Repubblica Continua

Altri bambini

Leggo sull’ottima e terribile pagina “Radio carcere” del Foglio il seguente dato sulle carceri italiane: “71 bambini detenuti con meno di 3 anni” Il Foglio Continua

Lo capirebbe anche un bambino

Ludovico, otto anni: – perché quattro sì? – perché i referendum sono quattro, per abrogare quattro diversi articoli di quella legge – e cosa dicono? – uno dice che non si possono usare le cellule che si chiamano staminali degli... Continua

Silenzi

Lo dico un’ultima volta – ma non sono il solo, come si vede: il leader di una compagine liberale come dev’essere il centrosinistra che non spende ogni sua forza contro una legge illiberale come quella in discussione al referendum, non... Continua

Le notizie su misura

Ognuno la radio la fa come gli pare, e se va bene agli ascoltatori, allora va bene. Io, poi, ho cominciato da poco e benché mi sembri di averne capito molto, sono troppo vecchio per diventare bravo come quelli veri.... Continua

Ce la suoniamo e ce la cantiamo

Non voglio demotivare nessuno, ma trovo sproporzionato lo sforzo di comunicazione che stanno spendendo tra loro molte persone già assai “alfabetizzate” sul referendum. C’è un gruppo percentualmente assai relativo di noi italiani che passa le giornate a mandarsi SMS, scrivere... Continua

Il posto dove ho vissuto

Io non so perché si sia ammazzato Cristiano Colombini, di Ponsacco. Ma leggo che la provincia pisana è un posto dove hai 32 anni, lavori alla Piaggio, fai il rappresentante sindacale, e ti minacciano di ammazzarti. Andassero affanculo, vigliacchi Repubblica.it Continua

Pane per i vostri denti

Poi non è che uno può sapere tutto: io dei Bread, per esempio, non avevo la minima idea, salvo “Guitar man”. Se c’è qualcun altro come me, là fuori, gli segnalo che è uscito questo bel “tribute” con le loro... Continua

Piovono lacrime

È un vecchio dubbio che ogni tanto tiro fuori per condividerlo con qualcuno. Di solito quel qualcuno mi ascolta pazientemente, mi guarda come se fossi scemo, e cerca di cambiare discorso. Mi sento come Linus quando parla a Sally del... Continua