Articoli su: Moby

Moby, a un certo punto

Nel 2000, Moby era da tutte le parti. Aveva fatto un disco, Play, pieno di invenzioni e trovate che attingevano in parte dall’elettronica e dalla house music – le cose che aveva fatto fino ad allora – e in parte... Continua

Magic

I don’t really care if the music is innovative or what genre it’s in. I don’t care if it’s me singing or someone else singing. All I care about is that magic moment that came when I was three and... Continua

Get ‘em out by friday

Nella classifica delle scadenze più odiose dell’anno, metterei al primo posto il momento dell’alba del giorno d’estate in cui sei sul traghetto della Moby e vieni svegliato di soprassalto dalla registrazione in quattro lingue del messaggio che dice che stai... Continua

Un giorno in traghetto

Finalmente anch’io come Piero Ottone: ho un aneddoto di nautica e ne trarrò una severa lezione sul Belpaese. In realtà io l’avevo già letto in una lettera al Venerdì, qualche settimana fa, che i traghetti per le Eolie farebbero schifo:... Continua

Late bloomers

Negli affari della musica, la promozione e il marketing hanno un’influenza sul successo di un disco pari a quella di qualsiasi altro prodotto industriale, sia un detersivo, un’automobile o uno yogurt. Anzi, è il caso di dire che nessuno di... Continua